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Mariateresa Fragomeni

Mariateresa Fragomeni: È necessario ottenere giusta quantità di fondi per il Sud

La candidata a sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, ha ribadito la necessità di ottenere la giusta quantità di fondi per il Sud con il Recovery Plan.

«Sia dall’aula della Camera che da quella del Senato – ha spiegato – è arrivato il via libera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Mario Draghi riguardo il Recovery Plan da 248 miliardi, tra fondi europei e risorse nazionali. Quella del Recovery Fund doveva essere l’occasione, unica e imperdibile, per colmare le differenze tra Nord e Sud. Ora, invece, rischia di essere un’occasione storica persa, che potrebbe addirittura aumentare il distacco tra Nord e Sud. Secondo le indicazioni dell’Unione Europea, infatti, al Mezzogiorno doveva essere destinato almeno il 60% delle risorse, indispensabili per colmare le carenze croniche del nostro territorio tra infrastrutture, ferrovie, ospedali, scuole, università, e servizi sociali in genere».

«Il Governo – ha aggiunto – applicando metodi basati su criteri diversi da quelli indicati dall’Ue, ha invece destinato al Sud circa, e al massimo, il 40% delle risorse. E la situazione continua a essere quantomeno poco chiara perché non è ancora manifesto se questo 40% sia o meno comprensivo delle somme già stanziate, e quindi già destinate al nostro territorio, al di là del Recovery Fund. In questo caso si tratterebbe di un vero e proprio “scippo” ai danni del Mezzogiorno. Il problema non è salvaguardare solo e unicamente gli interessi di una parte, o di un singolo territorio, ma risolvere una questione storica, e permettere al Sud di risollevarsi, finalmente, da una situazione che dura ormai da troppo tempo. Non è una battaglia campanilistica quella che, da più parti, anche con azioni eclatanti, sta portando sindaci e amministratori del Mezzogiorno a manifestare in piazza o nei luoghi delle istituzioni, ma di azioni che hanno l’obiettivo di far capire che la rinascita del Sud serve a tutto il Paese, se cresce il Sud cresce anche l’Italia intera».

«Vorremmo sapere, innanzitutto – ha proseguito – qual è la ricaduta degli investimenti nazionali, Regione per Regione, territorio per territorio, e se i progetti fondamentali indicati dalle amministrazioni locali sono stati approvati. Palazzo Chigi ha parlato di “un intervento epocale per riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica”, per la ministra del Sud, Mara Carfagna, la cifra di 82 miliardi destinata ai Comuni del Mezzogiorno “renderà possibile, se investita bene e investita tutta, di far crescere nei prossimi cinque anni il Pil del Sud più di quello del resto d’Italia. Oltre il 22% per il Sud, contro una media nazionale del 15”, e le amministrazioni del Sud avranno a breve 2.800 nuovi assunti, altamente specializzati, per gestire la programmazione delle risorse».

«Ma dobbiamo esserne certi – ha concluso – abbiamo bisogno di fatti concreti, non è più il tempo solo di promesse. Il premier ha anche assicurato che da qui in poi il contributo che il Parlamento può dare è solo all’inizio, e che il Parlamento avrà quindi un ruolo determinante nei mesi a venire. Noi ce la metteremo tutta, ma serve la collaborazione e la solidarietà di tutti, perché questo dei fondi per il Sud è un problema che riguarda tutti i cittadini, gli amministratori, e non soltanto del Mezzogiorno. Un problema che va risolto ora, e in maniera limpida ed efficace». (rrc)