;
Martedì alla Camera dei Deputati si presenta il Museo Digitale che racconta la Calabria

Martedì alla Camera dei Deputati si presenta il Museo Digitale che racconta la Calabria

di PINO NANOL’appuntamento è di quelli che si annunciano solenni, alla Camera dei Deputati, in Sala Stampa, martedì 25 luglio alle ore 18. Il tema centrale dell’incontro questa volta è una novità assoluta e nazionale. La Calabria ha finalmente un suo Museo Digitale e a presentarlo per la prima volta in pubblico ci sarà Simona Loizzo, deputato della Lega, Componente della 7^Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Al centro dell’incontro che vedrà protagonista Fabio Gallo, antropologo esperto di sistemi digitali della cultura, ideatore fondatore e promotore del Museo- ci sarà appunto Calabria Excelsa, il Museo Digitale della Calabria, «Il primo Museo italiano – dice Fabio Galloche adotta una lingua unica, universale, silenziosa e incisiva: l’immagine». 

In venti anni Fabio Gallo con il suo gruppo di lavoro coordinato dall’umanista Eleonora Cafiero, e dallo storico dell’arte Viviana Normando alla quale è affidata la direzione del Museo Digitale, ha realizzato centinaia di migliaia di immagini digitali in alta risoluzione finalizzate sia alla valorizzazione che alla tutela dei Beni Culturali da possibili calamità naturali.

Utile ricordare che se non fosse stato per la digitalizzazione della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami effettuata dalla Fondazione circa un mese prima del crollo avvenuto il 30 agosto 2018, non sarebbe stata possibile la sua ricostruzione. Bene, oggi, una selezione dei contenuti digitali disponibili, confluiscono nel Museo Digitale che non vuole essere sostituzione della presenza dell’osservatore presso i Musei italiani, ma, al contrario, un invito a godere sia degli stessi Musei da vivo, che del paesaggio, delle aree archeologiche, dei contesti naturali e ambientali, dei cammini, dei Borghi italiani e molto più. 

«Noi – dice Fabio Gallo – abbiamo avuto l’ardire di fare».

Gli avete anche dato un nome?

«Si chiama Digital Cultural Heritage Museum “Italia Excelsa” ed è il primo Museo Digitale italiano che nasce per tutelare la Memoria, diffondere l’Identità del Patrimonio Culturale italiano, in chiave innovativa e “visuale”, offrendo di esse al mondo della Rete un’approccio tecnologicamente innovativo e visualmente eccellente. È un Patrimonio della cultura Digitale italiana accessibile a tutti gratuitamente per garantire diritto alla cultura e alla conoscenza del patrimonio italiano. È dedicato al mondo digitale di oggi e di domani, perché chi lo frequenta possa conoscere, amare, rispettare e fare proprie le radici culturali identitarie dell’Italia».

Come nasce l’idea originaria?

«Nell’epoca in cui la società dell’informazione e della comunicazione si uniscono in un solo strumento di lavoro, che si colloca nel palmo della mano attraverso tablet e smart phone e che si aprono come finestre sul mondo, un semplice “click” su Calabria Excelsa attiverà migliaia di scatti fotografici. Sono fotogrammi realizzati secondo standard innovativi e visualizzabili in formato 16/9, Orbicolare e in Virtual Tour Full Screen. Oltre naturalmente che in micro video emozionali, e tutto questo offre agli utenti della Rete la possibilità di conoscere della Calabria, il suo volto inedito, mai raccontato, come dono delle Civiltà del Mediterraneo all’Occidente».

Fabio, sembra quasi un progetto avveniristico?

«Vado per sintesi. Il Museo di cui le sto parlando si manifesta interamente in rete per mezzo di una imponente quantità di opere d’arte. Sono scatti d’autore singolari, un progetto dinamico ed in continua evoluzione curato dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, e che opera da 20 anni nel campo della digitalizzazione dei Beni Culturali. Il Museo Digitale della Calabria che andremo a presentare è senza dubbio oggi il più Grande Patrimonio Culturale Digitale mai realizzato per la Rete al servizio di questa terra e della sua gente. Mi creda, un vero Capolavoro. Può sembrarle retorico, ma qui, nella Magna Grecia, l’Europa può ritrovare se stessa».

Fabio Gallo ne parla con grande entusiasmo perché in realtà lui lavora a questo progetto da anni e dall’inizio di questa avventura nel futuro.

«Calabria Excelsa – sottolinea lo studioso – si fa interprete dei dettami della Convenzione di Faro in merito a diritti e responsabilità riguardo il Patrimonio Culturale che come sostenuto dall’art. 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani garantisce il diritto di “prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici”. La Convenzione si concentra sulla promozione della sostenibilità, dell’accesso e dell’uso della tecnologia digitale nel contesto del Patrimonio Culturale, impegno cui assolve la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” proprio con l’istituzione del Museo Digitale della Calabria “Calabriaexcelsa”».

Ma è un prodotto aperto a tutti? Chi può accedere oggi al Museo?

«Assolutamente si. Il Museo Digitale della Calabria è accessibile a tutti gratuitamente, e animato da una mission etica, che è quella di garantire il diritto allo studio e alla conoscenza, in modo speciale a chi non potrà mai viaggiare liberamente come i diversamente abili. “Calabriaexcelsa”  si pone in rete come strumento di contrasto alla povertà educativa finalizzato all’inclusione sociale. Dunque, un vero e proprio punto di svolta e apertura verso nuovi pubblici, in particolare le fasce sociali tradizionalmente escluse dai consumi culturali».

Come lo si può raccontare a chi non lo ha ancora visto per la prima volta?

«Vede, il Museo Digitale che presentiamo martedì per la prima volta alla Camera dei deputati aiuta a comprendere meglio segni e tempi del Mediterraneo, disponendo la sensibilità dell’osservatore attento ad attivarsi verso un cammino più ragionato e consapevole rispetto ad una regione, la Calabria, mai “ultima spiaggia”, ma approdo di civiltà millenarie in diaspora.I segni di tutto questo sono ancora visibili nei siti culturali e naturali della nostra regione».

Immagino abbiate una mission importante?

«Quello che posso dirle è che il Museo Digitale della Calabria offre una buona ragione a tanti che lo desiderano, ma magari non sanno ancora come, di scrutare, in silenzio, i dettagli di una Civiltà che si chiama “Mediterraneo”, poiché siamo convinti che solo conoscendoci meglio potremo rispettarci e guardare ad Orizzonti Umani, per il bene comune. Sa cosa penso? Che anche il futuro, perché possa chiamarsi “Pace”, necessita di un compromesso: e cioè la nostra disponibilità ad incontrare e conoscere gli altri. Agli scatti d’autore è affidato il potere di fermare il tempo, e caricare l’osservatore di nuovi sentimenti ed energia positiva verso la Calabria».

Per visitarlo cosa bisogna fare?

«Basta un Click. Lo strumento di diffusione del Museo è la Rete, il luogo dove le generazioni si incontrano e condividono conoscenza da ogni luogo del mondo, capace di rendere condivisibile l’esperienza umana, trasformandola in un bagaglio che può essere di tutti, ovunque ed in ogni momento». (pn)