Dopo la sentenza della Cassazione che aveva in parte demolito i capi d’accusa nei suoi confronti, Mimì Lucano, l’ex sindaco di Riace, simbolo dell’accoglienza, ha sperato fino all’ultimo in un proscioglimento. Invece, il giudice dell’udienza preliminare, Amelia Monteleone, a Locri, lo ha rinviato a giudizio con altre 26 persone, tra cui la compagna Llem Tesfahun, con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio.
«Sono senza parole – ha detto Mimì Lucano subito dopo la sentenza – Sono stato rinviato a giudizio anche per i capi di imputazione che la Cassazione ha demolito. Evidentemente quello che vale a Roma non vale a Locri. Ma vado avanti con coraggio, la verità si farà luce da sola».
Il processo a Lucano e agli altri imputati è fissato per l’11 giugno. Il divieto di dimora nel suo paese non è stato revocato. (rrm)