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Porto di Gioia Tauro

Movimento 5 Stelle: Porto di Gioia Tauro, stop a balletto di competenze tra Enti

I parlamentari del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, Anna Laura Orrico, Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Alessandro Melicchio, hanno dichiarato che «abbiamo più più volte evidenziato l’impellente necessità di azione da parte della Regione Calabria al fine di consentire il passaggio delle due aree insistenti nel Porto di Gioia Tauro attualmente di competenza dell’ente regionale Corap, l’area industriale del retroporto ed il raccordo ferroviario, rispettivamente all’Autorità Portuale e ad Rfi».

«Adesso – hanno aggiunto – questa riunione sia risolutiva di entrambe le problematiche poiché non abbiamo più tempo da perdere. A causa della mancata concessione dell’area del retroporto, all’Autorità portuale non sono stati spesi i due milioni di euro previsti per il 2020, e adesso non possiamo permetterci di sprecare altre occasioni».

«Nella manovra finanziaria dello scorso anno, infatti – hanno proseguito i parlamentari calabresi – fu inserita con un nostro emendamento, una spesa di 6 milioni di euro per il triennio 2020-2022, per la realizzazione di opere di riqualificazione, in particolare nell’ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano dell’area industriale del retroporto di Gioia Tauro. La mancata cessione dell’area del retroporto, da parte della Regione Calabria all’Autorità portuale, ha fatto sì che le risorse stanziate per l’avvio dei cantieri nel 2020 rimanessero bloccate presso il Mit».

«Pertanto – hanno detto ancora – dei due milioni messi a disposizione per il 2020 (ancora recuperabili nel 2021) non è stato speso un centesimo, mentre l’area industriale retroportuale continua a trovarsi in condizioni indegne di un paese civile! Questa volta l’esito di questa riunione dovrà essere positivo e l’Autorità portuale, ente attuatore dei lavori, dovrà essere messa in grado di avviare i cantieri sbloccando le risorse destinate alla riqualificazione dell’area industriale per il 2021 e 2022, senza perdere gli altri finanziamenti per cui abbiamo lavorato tanti mesi insieme all’ultimo Governo Conte». 

«Adesso auspichiamo che la riunione – hanno aggiunto ancora i parlamentari pentastellati calabresi – abbia un esito positivo anche per quanto riguarda la cessione del raccordo ferroviario di 4 chilometri ad Rfi (che collega la stazione di Rosarno allo scalo gioiese), trasferimento previsto dall’art 208 del Decreto Rilancio di luglio scorso. Sono passati più di sette mesi, troppi, dalla conversione del decreto e ancora non ci si rende conto di quanto grandi saranno i benefici del trasferimento del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e del relativo impianto, al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale; esso consentirebbe l’ammodernamento delle strutture ferroviarie gioiesi ed il loro inserimento all’interno della rete nazionale». (rrm)