;
Occhiuto ha informato il Consiglio regionale sulla Vertenza Calabria

Occhiuto ha informato il Consiglio regionale sulla Vertenza Calabria

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha portato la Vertenza Calabria in Consiglio regionale, il prezioso documento frutto dell’incontro con i segretari generali nazionali e regionali di CgilCislUil da sottoporre al Governo.

Nel corso dell’informativa, il Governatore si è soffermato sui temi al centro del confronto con i sindacati, nel corso del quale sono state fissate cinque priorità: la realizzazione della Strada statale Jonica 106, lo sviluppo della Zes di Gioia Tauro, l’Alta Velocità ferroviaria, la semplificazione burocratica nella produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sblocco delle assunzioni nella sanità.

Sulla Statale 106, «su cui qualche tempo fa il Consiglio regionale ha votato una mozione all’unanimità, perché su questi temi non può esserci solo un’azione del governo regionale», ha ricordato Occhiuto, spiegando che «ho chiesto al governo di inserire nell’allegato Infrastrutture del Def una parte specifica sulla Statale 106, una parte che la qualifichi come un’opera strategica non solo per la Calabria ma per tutto il Mezzogiorno e per il Paese. Nei mesi passati, con l’assessore Dolce che ringrazio per l’impegno, ho avuto diverse interlocuzioni con i vertici dell’Anas, con il ministro delle Infrastrutture, con la Ragioneria generale dello Stato, per chiedere che il governo designi alla Statale 106 oltre alle risorsa già a disposizione almeno altri 3 miliardi, e spero che il governo accolga questa richiesta, ma se anche dovesse farlo non riterrei l’impegno del governo sufficiente».

L’auspicio di Occhiuto, dunque, è quello di «anche dopo il voto del Consiglio regionale, è che la Statale 106 possa essere finanziata con un’apposita norma in legge di bilancio che stabilisca fin da subito di destinare tutto il finanziamento necessario per la conclusione dell’opera fino a dicembre» che, sempre per il Governatore, «sarebbe un risultato straordinario».

Per quanto riguarda la Zes, «ho chiesto al governo che ci sia chiarezza sugli investimenti, e ai sindacati e a tutti gli attori sociali di fare un’azione di moral suasion presso il governo» ha proseguito Occhiuto nell’informativa, spiegando che, secondo lui, il progetto del rigassificatore a Gioia Tauro «sia importante per sviluppare l’aerea retroportuale di Gioia Tauro».

Il Governatore, poi, ha ricordato di aver rispolverato, subito dopo il suo insediamento «questo progetto che è in pancia a Sorgenia, che oggi è una società di fatto di proprietà dello Stato essendo partecipato al 72% da F2i che è il fondo di Cassa Depositi e Prestiti, e ho verificato che le autorizzazioni sono stranamente tutte valide e operative. Si tratta di un investimento che va da 1,3 a 1,8 miliardi, produrrebbe un terzo del gas che attualmente l’Italia importa dalla Russia, ed è una infrastruttura che ha collegata a sé la piastra del freddo».

Alta velocità. Occhiuto, ricordando della necessità di «garantire tutte le risorse occorrenti per l’Alta Velocità ferroviaria», ha riferito che «insieme ai sindacati abbiamo chiesto di dare certezza per la dotazione finanziaria di queste opere».

Per quanto riguarda la sanità, Occhiuto ha spiegato che «credo che l’opera di rifondazione che stiamo facendo dalle ansi, dal piano operativo alla ricognizione del debito, produrrà risultati: nella sanità ci sono mille micro centri di potere amministrativo, all’interno delle aziende sanitarie e nel nostro sistema, che se non funzionano rendono difficile produttore risultati».

Il Commissario ad acta, poi, ha spiegato un problema ricorrente: che si potrebbero fare i concorsi senza aspettare i Ministeri, «ma il fatto è che non si presenterebbe nessuno, perché i giovani medici che escono da un policlinico universitario possono scegliersi il posto di lavoro, e ovviamente sceglierebbero una sede meno complicata della Calabria. Ecco, su questo è utile che ci sia un impegno di tutti: io ho verificato che spesso i commissari fanno procedure a tempo determinato e non a tempo indeterminato perché queste ultime hanno tempi molto più lunghi. Noi siamo una regione commissariata».

Il presidente, in chiusura, ha espresso il desiderio «che ci fosse la partecipazione di tutte le forze sociali al processo di formazione delle soluzioni ai problemi della Calabria, vorrei che ci fosse anche all’interno di questo consiglio regionale» e ha espresso soddisfazione che «la politica, il Consigli regionale, i sindacati abbiamo colto la gravità della condizione della Calabria e si siano uniti per risolvere insieme i problemi».

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha riferito che «anche su questa bella pagina di politica e di relazioni sindacali, è pronto a fare la propria parte, ma anche perché consideriamo la sinergia tra Istituzioni e forze sociali, tesa a porre all’attenzione nazionale alcuni punti chiave per lo sviluppo della Calabria, positiva  e apprezzabile».

«All’indomani della Festa del 1 maggio – che quest’anno ha avuto come sfondo la crisi più profonda dal dopoguerra -, proprio questo modo di procedere unitariamente – ha proseguito il presidente Mancuso – per affrontare questioni decisive per lo sviluppo della Calabria,  ci pare essere il modo più utile per sottolineare che, accanto ai temi della pace e della sicurezza del lavoro, nelle aree più svantaggiate del Paese c’è la necessità   di intervenire con maggiore slancio e determinazione, per rimuovere i divari occupazionali, di genere e generazionali che al momento vanificano l’articolo 4 della Costituzione a garanzia del diritto al lavoro». 

«Ci attendiamo – anche da questa iniziativa che dà risalto alla condivisione del percorso di riscatto della Calabria e alla mobilitazione di tutte le energie positive – scatti in avanti – ha concluso – per la soluzione di questioni come l’Alta velocità, lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro e l’avvio della Zes, lo sblocco delle assunzioni della sanità e l’ammodernamento della SS 106 per la quale il Consiglio regionale ha approvato il 28 febbraio scorso all’unanimità una specifica mozione». (rrc)