di EMILIO ERRIGO – Rimarrei immobile e in religioso silenzio per ore e ore, davanti alle tante opere d’arte orafa millenaria di Calabria, ammirando gioielli, brillanti, anelli, monili, girocolli in oro e brillanti, orecchìni a goccia, sculture, tessuti di ginestra, gelsomino e lino, tinteggiati a caldo usando estratti vegetali e radice di noce, castagno, gelso, petali di fiori naturali di campo, tessuti pregiati, lenzuola matrimoniali e federe in puro lino colorati e ricamati da mani delicate, come dei veri ed autentici quadri d’autore famosi, ceramiche a base di creta d’Aspromonte, Serre, del Pollino e della Sila, modellata dalle mani esperte dei Maestri ceramisti di Calabria, fotografi e grafici del paesaggio, terrestre, costiero e subacqueo. Sono tantissime le opere di artisti e artigiani, ideate e create dai moltissimi Maestri e Maestre, dell’Artigianato Calabrese, veri Artisti di fama internazionale, dell’Arte pittorica e fotografica, interpreti fedeli ed autentici dell’ingegno creativo e rappresentativo, di Donne e Uomini della Calabria antica e contemporanea.
Sono migliaia e migliaia, gli inventori, scrittori, scultori, intarsiatori, pittori, sarti, ceramisti, orafi, gioiellieri, argentieri, corallai, impagliatori, canestrai, cannizzari, cestai, viminai, maestri d’ascia, mastri forgiari e ferrari, agricoltori, pescatori, liutai, tamburellai, zampognai, gemmologi, maestri incastonatori di pietre preziose e brillanti, falegnami, allevatori, dolcieri, cioccolatieri, ristoratori, gelatieri, pasticcieri, profumieri, insaccatori e essiccatori di salumi, produttori di formaggi, mastri tonnaroti, maestri estrattori degli oli essenziali di bergamotto, cedro, arance amare e dolci, mandarini e limoni, olivicoltori, artigiani dell’ agroalimentari, vignaioli e viticoltori , produttori artigiani delle gustosissime conserve sott’olio, pesci sotto sale e tanto altro ancora, da elencare, raccontare e dire bene di loro. Sono tanti e infiniti i prodotti frutto del duro e costante impegno personale e famigliare, antichi mestieri da praticare e portare avanti con tanta fatica, passione, dedizione, da tramandare da padre in figlio , arti ,mestieri e attività millenarie, sia alimentari, che manifatturiere, creazioni orafe preziose note ed esportate in tutto il mondo, valorizzate e impreziosite in ragione del loro riconosciuto pregio artistico internazionale.
Quello degli Artigiani e Artisti di Calabria è un mondo e un ambiente culturale tutto da scoprire e conoscere a distanza ravvicinata.
Le Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura , presenti nelle cinque province della Calabria, custodiscono con orgoglio ,cura e attenzione, nei Registri delle Imprese, sempre aggiornati, i loro nomi, cognomi, date e luoghi di nascita, le vie dove erano e sono ancora ubicati questi Artigiani e Artisti Calabresi.
Occorrerebbe dedicare più di un libro, per elencare tutti i loro notissimi nomi, cognomi, storie famigliari e personali, singolarità e originalità di questi veri e autentici geni delle arti orafe e tessili antichissime , arti e mestieri antichissimi, per realizzare opere d’arte e creazioni orafe preziose, destinate ai ricchi e nobili del tempo .
Sono dei veri e propri ingegneri, architetti e designer delle loro creazioni artigianali e artistiche, tipiche di un territorio meridionale ancora tutto da godere a proprio piacimento e libertà . Così come non è conosciuto l’ambiente costiero, collinare, montano sempre verde, ancora per la maggior estensione incontaminato e puro come l’acqua minerale purificante, che sgorga in grande quantità dalle alte montagne degli Appennini Calabro-Lucani, con bassissima presenza di nitrati.
La storia testimone degli avvenimenti e luce della verità, ci narra che questi artisti e artigiani di Calabria, sono giunti con i popoli mediterranei , guerrieri, invasori, conquistatori e colonizzatori, i quali motivati da un irresistibile desiderio di dominazione dei territori fertili , ricchi di preziose risorse idriche del sud Italia, portarono con loro oltre che le inevitabili distruzioni e saccheggi, anche l’arte greca, egiziana, turca, albanese, antichi mestieri manuali e artigianali, praticati nelle regioni e città mediterranee di provenienza, tra i quali spiccano mastri costruttori di muri a secco, detti anche “armaceri”, liutai, profumieri, produttori di strumenti musicali di ogni genere, tipici dell’area ellenica, a corda e a fiato, realizzati con cura utilizzando le materie prime presenti nei territori conquistati con la forza delle armi convenzionali e non.
I guerrieri invasori ricorrevano all’incendio delle aree agricole durante le stagioni calde, per intimorire gli abitanti dei luoghi conquistati mettendo a ferro e fuoco , per lo più le proprietà e beni delle famiglie di pescatori e agricoltori, residenti nei territori costieri marittimi, collinari e pianure litoranee.
La presenza forzata di questi guerrieri invasori e conquistatori, predoni e ladroni di ogni ricchezza, presente nei territori meridionali sia situati in ambiti costieri Jonici, che Tirrenici, ha portato come naturale positiva conseguenza, anche la pratica di antichissimi mestieri sconosciuti prima di allora, le loro elevate capacità artistiche, intelligenze costruttive di edifici difensivi, torre costiere di osservazione, castelli, monasteri e conventi dei religiosi provenienti da paesi e culture lontani da ogni sapere in Calabria e Sicilia.
Oggi rimangono a noi, le opere frutto evidente del loro ingegno, della loro cultura artistica, artigianale e letteraria, veri e proprie opere d’arte millenaria dei popoli mediterranei sbarcati molti secoli addietro, anni prima e dopo la nascita di Gesù Cristo, in terra di Calabria.
I Musei e i 404 Comuni del Meridione calabro d’Italia, sono pieni di queste opere d’arte dell’antichità, nei territori del Sud, si possono ancora osservare e visitare, storici edifici, capire quanta arte ingegneristica era patrimonio dei guerrieri invasori e conquistatori della Calabria.
Ora tutti questi beni culturali, storici, artistici, architettonici, che sono rimasti a noi, dovrebbero essere messi in sicurezza, restaurati e resi visitabili ai tanti migliaia di turisti e crocieristi che ogni anno, sempre più in gran numeri, giungono in Calabria. L’ambiente ancora integro, incontaminato, i Borghi ellenici o grecanici, romani, bizantini, normanni, svevi, angioini, aragonesi, albanesi, spagnoli, borbonici, italici e Calabresi.
Tanti Borghi storici abbandonati e lasciati da molte decine di anni, privi di cura, manutenzione periodica, attenzione e custodia, potrebbero essere riqualificati costituire dimore storiche da vivere e far rivivere, messe a disposizione di quanti intendono trascorrere il loro tempo in libertà e serenità, lontani dalla eccessiva modernità e spesse volte insostenibile civiltà contemporanea.
Passeggiare in questi luoghi della storia e dell’arte, crea forti e piacevoli emozioni, benessere psicofisico, senso di libertà e felicità contaminante e appagante.
Venite e ritornate in Calabria, non ve ne pentirete, nella certezza che dopo questa breve o lunga permanenza, vi sentirete bene, più sicuri, felici, liberi e forti!
[Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, docente universitario, generale in riserva della G.di F. e attuale commissario strsordinario di ARPA Calabria]