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Anna Laura Orrico

Orrico (M5S): Agonia dei lavoratori di Abramo non finirà presto

«Sono uscita dal tavolo convocato sulla vertenza Abramo con una certezza: l’agonia dei lavoratori non finirà tanto presto». È quanto ha detto la deputata del M5S, Anna Laura Orrico su Facebook, dopo il tavolo al Mimit, che si riunirà il 27 novembre.

«Il percorso sperimentale che la Regione Calabria – ha spiegato – ha inteso proporre per salvare i lavoratori è appena iniziato; tutte le aziende coinvolte nella vicenda, compresa Tim, intendono assumersi la responsabilità di trasferire le commesse esistenti o attivarne di nuove altrove e, con esse applicare la clausola sociale sui lavoratori Abramo, solo se ci saranno gli incentivi della Regione destinati a disoccupati o lavoratori percettori di ammortizzatori sociali; il Ministero del lavoro si è presentato con la dichiarazione “stiamo facendo degli approfondimenti” per risolvere il problema della Cassa integrazione non erogata negli ultimi 3 mesi; i Commissari hanno proposto per la fase di cessazione dell’attività che si apre l’8 novembre, di prorogare gli ammortizzatori sociali finché sarà possibile e fin tanto che il progetto della Regione Calabria non si concretizzi».
«Tralascio lo sconcerto – ha aggiunto – nell’apprendere che al Ministero del lavoro sono venuti ad un tavolo di crisi senza una risposta, perché è evidente che non è chiaro ai burocrati e alla Ministra Calderone che ci sono mille famiglie sul lastrico».
«Nel frattempo, il Presidente Occhiuto – ha proseguito – ha comunicato che il progetto di dematerializzazione delle cartelle sanitarie al quale dovrebbero essere destinati i lavoratori di Abramo si basa: su una manifestazione di interesse predisposta dall’Istituto Poligrafico di Stato per 5 milioni di euro, alla quale hanno risposto Tim e PosteItaliane, una delle due risulterà aggiudicataria e poi potrà subappaltare la commessa ad una azienda ulteriore che, attraverso gli incentivi regionali, avrà assorbito i lavoratori Abramo precedentemente formati grazie appunto ai bandi su formazione e lavoro messi in campo».
«Ci sono, però, diversi dubbi sulle tempistiche e sulla sostenibilità economica nel lungo periodo di questo progetto – ha rilevato – come hanno sottolineato i sindacati, ma il nodo principale è: questi lavoratori dovranno essere licenziati per accedere ai bandi e, quindi, essere appetibili per le aziende che dovranno impiegarli prima nella formazione e poi nei servizi di dematerializzazione?».
«Per evitare il doloroso passaggio della disoccupazione – ha spiegato – la Regione ha parlato di un nuovo bando che uscirà tra 10 giorni destinato alle aziende che assumeranno lavoratori attualmente percettori di misure integrative del reddito (ovvero gli ammortizzatori sociali). Tuttavia, questi bandi che impegnano risorse europee devono rispettare determinati parametri e requisiti, quindi il matching non è così scontato (d’altronde già il primo bando che doveva consentire ai lavoratori della commessa Fibercop di passare a Konecta si è rivelato un flop)».
«Prossimo appuntamento mercoledì 27 novembre – ha concluso – il tavolo si riunirà con l’auspicio che tutti questi dubbi si siano trasformati in certezze positive per i lavoratori. La mia sensazione è che le tempistiche non siano brevi, continueremo a vigilare». (rp)