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Palazzo di Giustizia a Reggio, sottoscritta convenzione con Ministero della Giustizia per avvio del cantiere

Palazzo di Giustizia a Reggio, sottoscritta convenzione con Ministero della Giustizia per avvio del cantiere

È stata sottoscritta la convenzione tra il Ministero della Giustizia e l’Unità tecnico amministrativa presso la presidenza del Consiglio dei Ministri che apre l’iter per il riavvio del cantiere del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, il cui completamento prevede 30 milioni di euro e tre anni.

Presenti, alla sottoscrizione, fatta dal sottosegretario alla Giustizia, bFrancesco Paolo Sisto e dal direttore delle Risorse Materiali e delle Tecnologie, Massimo Orlando e l’Uta – Unità Tecnico amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri, rappresentato da Giuseppe Fuscoil sindaco ff del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace ed il consigliere comunale con delega al Palazzo di Giustizia Carmelo Romeo, che lo hanno definito «un ulteriore importante passo in avanti nel percorso che ci porterà alla consegna definitiva del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria».

L’Uta, infatti, «è la nuova stazione appaltante che – si legge nella convenzione – provvedrà all’espletamento delle gare d’appalto necessarie all’affidamento dei servizi tecnici e delle opere necessarie a realizzare” il nuovo Tribunale».

«Il Ministero della Giustizia – hanno spiegato – ha agito in maniera consequenziale rispetto a quanto concordato nel protocollo sottoscritto con il Comune lo scorso mese di gennaio. Un ringraziamento particolare alla Ministra Cartabia ed al Sottosegretario con delega all’Edilizia Sisto per aver dato concretezza, in maniera solerte, agli auspici concordati. Da parte nostra continueremo ad assicurare la massima collaborazione e la piena disponibilità dell’Amministrazione per fare in modo che il percorso a suo tempo avviato possa proseguire in maniera spedita». 

«Il completamento del Palazzo di Giustizia – hanno proseguito – rappresenta certamente uno degli obiettivi primari nel processo di trasformazione che la città sta vivendo. In quest’ottica la collaborazione avviata con il Ministero della Giustizia costituisce un viatico fondamentale che ci consente di abbattere i tempi di realizzazione, dilatati dal contenzioso giudiziario, e raggiungere speditamente un obiettivo di portata storica, in grado di fornire un impulso decisivo non solo al sistema della giustizia sul nostro territorio, ma in generale alla rigenerazione del tessuto urbano in una parte importante della nostra città».

«Questo – ha commentato il presidente della Corte d’Appello, Luciano Gerardis – è un grande passo in avanti. È una convenzione che consentirà immediatamente alla stazione appaltante di partire con il bando. Di questo devo essere grato al ministero che sta dando un impulso straordinario. Credo che per la prima volta si possa essere speranzosi e fiduciosi per una tempestiva ultimazione dei lavori. Da questo momento in poi gli appalti verranno gestiti direttamente da questa stazione appaltante».

«La firma – ha spiegato il sottosegretario Sisto – vuol dire passare dalle parole ai fatti. Questo è un ministero che fa e che garantisce la presenza sui territori. Non una presenza formale ma una presenza che dare ai territori delle risposte. Questa è un’iniziativa del 2004, un percorso doloroso di un’opera pubblica nel Sud. Dobbiamo avere la capacità di dare sprint a quest’iniziativa. La forma mai come in questo settore è sostanza. Non possiamo più accontentarci del punto di partenza. Non ci interessa più lo start ma la scritta ‘arrivo’».

Per il direttore generale del ministero della Giustizia, Massimo Orlando, si tratta di «un ulteriore passo per dare a Reggio Calabria un palazzo di giustizia finalmente adeguato».

«È un’opera – ha concluso – che è costata già varie decine di milioni di euro e non può rimanere incompiuta. L’opera costa ancora 36 milioni di euro. Noi siamo ragionevolmente convinti che potremmo realizzarla in 3 o 5 anni. Sappiamo che gli imprevisti sono dietro l’angolo. Non vogliamo fare promesse ma prendiamo l’impegno di ultimare il palazzo». (rrc)