I Frati Minini di Paola hanno voluto ricordare Padre Bonaventura Gaona, in occasione del pio transito.
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco Gaona e Barbara Scialpi. Fin dalla sua infanzia rivelò uno spiccato amore per la preghiera e rivestiva di questo suo amore anche i momenti di gioco consoni all’età infantile. Promuoveva, infatti, vere e proprie gare tra i suoi coetanei aventi ad oggetto prediche su argomenti di dottrina cristiana in cui rivelava già non comune competenza.
Appena tredicenne, malgrado la contrarietà della madre, attratto dalla figura eremitica di San Francesco di Paola e in particolare dalla vita quaresimale caratterizzante la sua Regola, chiese di entrare a far parte dell’Ordine dei Minimi.
Malgrado la sua tenera età e proprio in virtù delle sue doti eccezionali rivelatrici di già grande cultura letteraria e sperimentate e note virtù, la sua richiesta fu accettata.
Emise la professione all’età di sedici anni e si dedicò agli studi filosofici e teologici. Ordinato sacerdote e per le sue doti ormai ben note, fu destinato subito all’insegnamento ed alla predicazione.
Amava la solitudine, frequentava solo la cella, il coro, il confessionale e si distingueva per la sua umiltà; in riconoscimento delle sue doti, fu eletto Correttore del Convento di S. Andrea delle Fratte a Roma, ma si oppose ad una proposta di elezione a Correttore Generale. Erano ben noti tra i suoi confratelli i suoi celesti rapimenti durante le sue frequenti contemplazioni del Crocifisso e della Vergine SS.ma e di notte recitava inni e preghiere da lui stesso composti. Esercitò, assiduamente, le virtù della penitenza e della povertà evangelica. Nutriva tale zelo per la salvezza delle anime che desiderava recarsi in Giappone per incontrarvi il martirio. Dotato del dono della profezia, operò miracoli, sia in vita che dopo la morte, avvenuta il 18 novembre 1643.
La sua stanza fu trasformata in cappella e gli oggetti a lui appartenuti conservati come reliquie per la fama di santità che lo accompagnò in vita e dopo morto, raggiungendo perfino le Fiandre. A distanza di undici mesi, il corpo, dissepolto, fu trovato intatto e ancora profumato e dal suo naso scorreva sangue vivo.
Per volontà del Papa Innocenzo X, fu deciso di dare sepoltura alla salma nella cappella della Natività di Maria della stessa Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte dove tuttora si trova.
A Martina Franca esiste una via e una scuola a lui intitolate.
Preghiera per ottenere la beatificazione del venerabile Bonaventura Gaona
Dio onnipotente, che ti sei degnato di suscitare nella Chiesa il tuo servo e nostro confratello P. Bonaventura Gaona, il quale ti amò così teneramente e con grande zelo si adoperò con il suo ministero alla salvezza delle anime, degnati di concedere qualche segno evidente della sua santità e della sua valida intercessione. Te lo chiediamo perché la Chiesa possa proporre il suo culto ai fedeli, a tua maggior gloria e della Chiesa stessa, che è madre feconda e gloriosa di santi. Amen. (rcs)