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Pino Falduto

Piano Strutturale Reggio: le modifiche di “Buonsenso” dell’arch. Pino Falduto

Continuano i malumori a Reggio sul Piano Strutturale Comunale approvato da poco e sottoposto nelle scorse settimane alla cittadinanza. C’è un fronte comune che vede cittadini da un lato e imprenditori dall’altro che teme il blocco di qualunque nuova iniziativa edilizia e l’inevitabile ulteriore declino della città. Una serie di proposte di correzione arrivano dal comitato Buonsenso Italia, rappresentato dall’arch. Pino Falduto, un imprenditore molto conosciuto in città (è il patron del Centro commerciale Porto Bolaro nonché ideato del mega progetto Mediterranean Life, oltre ad essere stato assessore comunale ai tempi del sindaco Italo Falcomatà).

«La Città di Reggio – scrive l’arch. Falduto – sta vivendo un periodo di profonda crisi economica e di un forte processo di spopolamento, causato dalla mancanza di opportunità di lavoro e dal degrado urbanistico e ambientale frutto di decenni di cattiva amministrazione del territorio. La causa principale di questi processi deriva direttamente dall’incapacità di governare le attività edilizie che negli anni hanno interessato l’intero territorio comunale. Un Piano Regolatore fatto solo per creare ricchezza ai pochi latifondisti del tempo, ha generato ,nel momento in cui lo Stato si è reso latitante, la Città che oggi ci ritroviamo».
L’arch. Falduto premette che «in questi decenni si sono sprecati gli slogan che inneggiavano alle bellezze naturali e culturali senza sprecare ricette sul turismo. Naturalmente ogni persona sensata sa bene che il turismo si sviluppa solo se sono presenti gli elementi di base e cioè attrattori turistico-culturali e le strutture ricettive. I primi esistono e sono di rilievo mondiale, i secondi invece sono carenti e di scarso valore, a causa di un Piano Regolatore che non si è minimamente occupato delle potenzialità turistiche e ha voluto tenere la città schiacciata, con uno skyline inesistente, cosi come l’ha sempre definita Nicola Gunta “una città di nani e per nani”».
«Abbiamo – afferma Falduto –, in questi anni, tutti sognato che arrivasse una Amministrazione illuminata in grado di correggere le storture di norme e vincoli urbanistici, imposti da professionisti asserviti ai baronati di un tempo e a burocrati che si sono sempre trincerati dietro la forma e mai alla sostanza e al buonsenso. L’11 gennaio 2020 il Consiglio Comunale ha approvato con la Deliberazione n.1 il Piano Strutturale Comunale: finalmente sembrava fosse giunto il momento tanto atteso e desiderato, purtroppo, la realtà degli atti approvati disegna un quadro per certi versi peggiore di quello esistente e cioè la cristallizzazione della situazione esistente .
«Perdere la possibilità, offerta, dall’adozione del PSC per poter definire la questione dell’Abusivismo Edilizio e creare le condizioni per un nuovo skyline della Città è contro i principi di una sana Amministrazione Pubblica. Il PSC approvato purtroppo non affronta in modo risolutivo le due questioni, anzi, li cristallizza per il prossimo futuro. L’assessore arch. Mariangela Cama, nelle varie occasioni pubbliche di presentazione del PSC ha, com’è nel suo stile, offerto la massima disponibilità a correggere o adeguare l’atto prodotto, nel clima di collaborazione nell’interesse della Città, ci permettiamo di sottoporre i seguenti suggerimenti e proposte che secondo la nostra modesta esperienza possono affrontare in modo definitivo e nell’ottica dello sviluppo della città le due questioni di cui prima , in particolare bisogna integrare ed emendare gli atti approvati con le seguenti proposte:

• Nuovo Elaborato contenente la rimodulazione del Regime delle Tutele, con la nuova perimetrazione fatta tenendo conto della reale consistenza delle condizioni del vincolo alla data odierna.

• Nuovo Elaborato contenente l’indicazione delle aree costiere da destinare al turismo nautico tenendo conto delle reali condizioni dei luoghi alla data odierna. • Nuovo elaborato contenente l’indicazione esatta delle aree dov’è necessario realizzare opere ( Dighe Foranee, muri e strada arginali ) per mettere in sicurezza o valorizzare lo sviluppo della Costa e degli Alvei dei Torrenti;

• Art.111- aggiungere tra le destinazioni d’ uso principali Attività Turistiche prevalenti;

• Integrazione dell’allegato “A” con l’aggiunta della voce 43 con” Valore Perequativo” con l’acronimo ( V P ) che sta ad indicare il Valore in termini di superficie degli edifici esistenti

• Integrazione dell’allegato “A” con l’aggiunta della voce 44 con ” Stile Architettonico Prevalente” con l’acronimo ( SAP )».

Il documento è stato trasmesso a Palazzo San Giorgio all’attenzione del Sindaco Giuseppe Falcomatà e della Segreteria generale. Chi volesse conoscerlo nella sua versione integrale, lo lo può leggere qui:  PROPOSTE BUONSENSO PER IL PSC. (rrc)