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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assegno di Vedovanza, requisiti, somme e domanda

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assegno di Vedovanza, requisiti, somme e domanda

di UGO BIANCOA determinate condizioni, il titolare di una pensione indiretta o di reversibilità, derivante dalla contribuzione dei lavoratori dipendente, ha diritto al c.d. assegno di vedovanza. È quanto ha chiarito l’Inps con la circolare n. 98 del 6 maggio 1998, che ha recepito la sentenza della Corte di Cassazione n. 7668 del 1996.

Il provvedimento dei giudici ha precisato che l’assegno familiare spetta al coniuge, titolare di pensione ai superstiti, inabile al lavoro, con invalidità totale oppure l’indennità di accompagnamento. La prestazione, in aggiunta sulla rata di pensione di reversibilità, non è automatica, ma prevede l’invio telematico di una domanda. Vediamo più da vicino chi sono i destinatari del beneficio e come richiederlo.    

Quali sono i requisiti? 

Essere titolare di una reversibilità liquidata nel fondo dei lavoratori dipendenti privati e pubblici. Rientrano in queste pensioni: SO (Fondo pensione lavoratori dipendenti); SO-S (Fondo pensione lavoratori dipendenti in convezione internazionale); SO-P (Fondo pensione lavoratori dipendenti della piccola pesca); SO-MIN (Fondo pensione lavoratori cave e torbiere); SO-BANC (Gestione speciale del personale degli enti creditizi):Pensioni di reversibilità fondo volo, elettrici, autoferrotranvieri, esattoria, telefonia, gas, dazio e ex Inpdai.

Ed ancora, la reversibilità Ferrovie dello Stato, PI (dipendenti Inps, Inail), Enpals (lavoratori dello spettacolo) e Inpdap (pubblico impiego); Essere dichiarato “inabile al proficuo lavoro” dai medici Inps. Nel caso di titolare di invalidità civile al 100 % oppure dell’indennità di accompagnamento, non necessita un nuovo accertamento sanitario, Non superare il limite di reddito indicato dalla Tab. 19 “Nuclei familiari composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli, pubblicata dall’Inps in allegato alla circolare n. 65 del 15 maggio 2024 e valida dal 1 luglio 2024 al 30 giugno 2025.

Limite di reddito valido: 

Per redditi familiari fino a 33.274,22 euro l’assegno è pari a 52,91 euro; Per redditi familiari da 33.274,23 a 37.325,55 l’assegno è ridotto a 19,59 euro; Per redditi familiari oltre i 37.325,56 l’assegno non spetta. 

Qual è la decorrenza? 

L’assegno di vedovanza viene erogato a partire dal mese successivo alla morte del coniuge. Se la richiesta dell’assegno viene presentata in ritardo rispetto all’inizio del diritto, gli arretrati possono essere versati, ma solo per un periodo massimo di 5 anni. Il pagamento termina alla fine del mese in cui vengono meno le condizioni per riceverlo, ad esempio in caso di nuove nozze.

Come si richiede?

La domanda va inoltrata all’Inps solo in modalità telematica: Direttamente dal sito web dell’istituto, mediante le credenziali SPID, CIE o CNS; Tramite gli Enti di Patronato che predispongono ed inviano on line la richiesta; Rivolgendosi ai contact center al numero gratuito da rete fissa 803164 oppure allo 06 164 164, a pagamento da rete mobile.

Quali sono i documenti necessari?

Carta d’identità ed il codice fiscale del richiedente; Data di vedovanza; Categoria ed il numero di pensione di reversibilità derivante da lavoro dipendente; Verbale di invalidità civile; Ultima dichiarazione dei redditi (in caso di richiesta degli arretrati i modelli dichiarativi degli ultimi cinque anni). (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]