Crotone e Reggio Calabria sono le Province più a rischio di corruzione. È quanto è emerso dal nuovo sistema di misurazione dell’Anac – Agenzia Nazionale Anti Corruzione, basato su 70 indicatori che rilevano i livelli di istruzione, benessere economico, capitale sociale e criminalità.
Crotone, infatti, si è posizionata seconda, mentre Reggio sesta. Un dato preoccupante ma, come ha riferito l’Anac all’Ansa, «gli indicatori possono essere considerati campanelli d’allarme non sono un giudizio, né una condanna».
«Possiamo paragonare la corruzione a un iceberg – ha spiegato il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia all’Ansa – del quale si vede solo la punta pur essendo la parte sommersa di dimensioni molto maggiori di quello che appare. Non è tuttavia esente da una elevata incidenza statistica, soprattutto in determinati contesti, e da fattispecie ricorrenti che, messe a sistema, possono aiutare sia la prevenzione che il contrasto».
Quella proposta dall’Anac, infatti, è «una piccola rivoluzione» in quanto utilizzando le informazioni contenute in varie banche dati, l’Autorità ha voluto individuare una serie di ‘indicatori di rischio corruzione’, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione», ha spiegato ancora all’Ansa. (rrm)
