Il consigliere comunale Nino Minicuci, già candidato sindaco per la coalizione del centrodestra, attacca il sindaco Falcomatà per la scelta «folle» di avere fissato le elezioni del Consiglio metropolitano per domenica 24 gennaio.
Inizialmente previste per il 29 novembre, le elezioni a causa dell’emergenza sanitaria sono state rinviate per legge con un termine “fissato in centottanta giorni dalla proclamazione del sindaco del comune capoluogo”.
Minicuci si è rivolto nuovamente al sindaco Falcomatà chiedendo lo spostamento delle elezioni del Consiglio metropolitano: «Appare del tutto incomprensibile come il primo cittadino abbia pensato di fissare le elezioni per il 24 gennaio, in un periodo in cui la Calabria e l’Italia intera dovranno prevedibilmente fare i conti con una terza ondata di contagi. Le decisioni politiche del Pd paiono schizofreniche: il 24 gennaio va bene come data per le elezioni del Consiglio metropolitano, il 14 febbraio invece per lo stesso partito è una data giudicata come ‘attentato alla salute’ per far votare i calabresi alle elezioni regionali.
«Sarebbe auspicabile – sottolinea Minicuci – non lasciarsi sopraffare da sentimenti di convenienza politica, ergendosi a paladini della salute pubblica (o infischiandosene beatamente) a seconda di quale data si preferisce per andare alle urne.
«Così come evidenziato lo scorso 22 ottobre, si palesa inoltre un evidente problema di democrazia e partecipazione al voto. Con le elezioni previste al 24 gennaio, i comuni di Siderno e Delianuova saranno impossibilitati ad avere una partecipazione all’interno dei Comizi elettorali. Siderno, in particolare, è il terzo centro più grande della provincia di Reggio Calabria e merita considerazione al pari di Delianuova e di tutti gli altri comuni metropolitani. Ribadisco come sia ingiusto impedire a due cittadine importanti del nostro territorio di essere presenti con i propri rappresentanti alle elezioni del Consiglio Metropolitano.
«Inoltre, si prevede di presentare le liste entro il prossimo 4 gennaio non tenendo conto che i giorni precedenti non saranno giorni utili per la raccolta delle firme nonché per la sottoscrizione delle accettazioni delle candidature. Ci dica il Sindaco Falcomatà come si può fare per ovviare a questa problematica.
«Infine, si palesa evidente anche un problema di opportunità. Alla luce della recente inchiesta che ha portato il primo eletto del centrosinistra (nonché braccio destro di Falcomatà e uomo di primo piano nello scacchiere cittadino del Partito Democratico) ad essere arrestato con la gravissima accusa di aver falsificato il voto elettorale, ritengo sia doveroso per rispetto dei cittadini e di tutti i colleghi presenti all’interno dei vari consigli comunali della Città Metropolitana, attendere i possibili sviluppi ulteriori delle indagini, che già oggi hanno evidenziato come a Palazzo San Giorgio ci sia un Consiglio comunale che potrebbe non avere la giusta composizione tra maggioranza e minoranza». (rrc)