Questa sera, a Reggio, alle 21.00, presso il terrazzo del Museo Archeologico Nazionale, l’incontro con l’archeologa Flavia Zisa.
L’evento, organizzato in collaborazione con il Cis della Calabria, rientra nell’ambito delle Notti d’Estate al MArRC 2019, organizzate dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
La studiosa interverrà sul tema Kore pudica e Kore orgiastica: le due ragazze di Hades.
La studiosa presenterà i risultati di una ricerca sull’iconografia di Kore-Persefone, in particolare sui materiali ritrovati nell’area dell’antica Locri. La tradizione della narrazione figurata del rapimento di Kore da parte di Hades, secondo archeologa , ha subito nei secoli una rielaborazione, finché, in un momento storico preciso – individuato nella fine del IV secolo a.C. – non fu compiuta una scelta che s’impose nel tempo fino a sostituire l’immagine precedente.
Prevalse, cioè, il racconto del ratto violento, nella raffigurazione di Kore nuda, sottratta contro voglia al mondo terreno, e quindi, la Kore orgiastica, invece che dell’amore consensuale. La figura di Kore “pudica”, consenziente al rapporto con il Signore degli Inferi, verrà cristallizzato in una singola scena, fino a ridursi a una sola icona, splendida e scenografica. Come spiega la studiosa, la Kore “orgiastica” risulterà vincente rispetto a una dimensione cultuale in origine molto più complessa e articolata.
«Sono felice – ha dichiarato la studiosa Flavia Zisa – di poter presentare i miei studi al Museo di Reggio Calabria. La mia idea su come cambia la figura di Kore-Persefone nel mito antico e nell’iconografia è il risultato di una ricerca condotta sui documenti e sui materiali archeologici in gran parte ritrovati a Locri e parte della collezione del MArRC. La figura di questa ragazza-dea è cambiata molto nella storia dell’arte. La più conosciuta è quella “berniana” del ratto di Persefone, nella narrazione del suo rapimento in un atto improvviso di Hades. I reperti custoditi al Museo archeologico reggino raffigurano Kore vestita e ci raccontano un’altra storia: fu piuttosto una “fuitina d’amore”, per usare un’espressione siciliana, la ragazza era consenziente e fu un matrimonio d’amore».
Domenica 7 luglio, l’ingresso è gratuito per tutti, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con la promozione #iovadoalmuseo.
Il MArRC, inoltre,ha aderito alla campagna promozionale promossa dal MiBAC istituendo la prima domenica del mese ticket free tutto l’anno. Una occasione “appetitosa” per poter visitare l’esposizione permanente e le mostre temporanee, come “Paolo Orsi. L’archeologia tra Calabria e Sicilia”, a cura del direttore Malacrino con Maria Musumeci, già direttore del Museo Archeologico Regionale di Siracusa, appena inaugurata. (rrc)