Proseguono le dimissioni del centrodestra al Comune di Reggio: dopo i consiglieri di Forza Italia, a lasciare Palazzo San Giorgio sono stati i consiglieri Nicola Malaspina, di Reggio Attiva, Demetrio Marino, di Fratelli d’Italia e Massimo Ripepi, di Coraggio Italia.
Con le dimissioni di Malaspina, «Reggio Attiva – si legge in una nota – si aspetta, da parte del sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza, uno scatto d’orgoglio ed una manifestazione di amore nei confronti della città. Speriamo vivamente che, preso atto della situazione, ormai divenuta ingestibile, la maggioranza faccia in modo che la città torni al più presto al voto».
Per il movimento, infatti, «i reggini non meritano di assistere a questo ulteriore teatrino inscenato dal centro sinistra, finalizzato solo ed esclusivamente alla spartizione di poltrone. Mettetevi l’anima in pace questa legislatura è ormai finita. Reggio ha bisogno di ricominciare per cercare di risorgere dalle macerie nella quale, questa amministrazione la ha condotta».
Per la deputata Wanda Ferro e il commissario provinciale Denis Nesci di Fratelli d’Italia, «l’amministrazione Falcomatà è giunta al capolinea», che è «giusto tornare al voto» e che «siano i cittadini a scegliere da chi essere governati, perché un facente funzioni delegittimato dagli stessi partiti che dovrebbero sostenerlo, è il segnale tangibile che questa esperienza amministrativa sia giunta al termine».
Ripepi, infine, ha definito le sue dimissioni come «un atto doveroso di responsabilità e di amore verso la Città».
«Ad uscire male da questa vicenda – ha proseguito – è l’andamento della cosa pubblica, che proprio in questi giorni è oggetto di operazioni politiche e non certo di programmazione. Delle correnti politiche, perché di partiti veri e propri di certo non si può parlare, che si contendono numeri a Palazzo San Giorgio. Una sommatoria il cui risultato certamente non potrà essere positivo e che nasconde tante incognite negative. “Coraggio Italia” e le altre forze del centro destra, si oppongono fortemente a queste logiche».
«Chi continuerà a sostenere l’amministrazione Falcomatà e il facente funzioni Brunetti – ha concluso – sarà complice di questo disastro amministrativo e morale. Reggio Calabria non può dimenticare neanche le vicende dei brogli elettorali, forse oggi considerate marginali rispetto alla vicenda “Miramare”, altro spaccato del fallimento di questa Amministrazione». (rrc)