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Memoria Rende

RENDE (CS) – La Giornata della Memoria celebrata in nome della resistenza

Al Palacultura di Rende, insieme agli studenti del Liceo si è celebrata la Giornata della Memoria.

L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rende, si è svolto in nome della resistenza.

«Non vogliamo raccontare – ha affermato l’assessore alla Cultura Marta Petrusewicz, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione superiore della città – solo delle atroci sofferenze subite dagli ebrei, i rom, gli omosessuali, i disabili e gli infermi nei lager nazisti: c’è anche un sottotesto che vede delle storie di lotta, di testimonianza di vita nonostante la morte certa. È di queste storie che vogliamo raccontarvi».

A loro, infatti, i docenti hanno assegnato il compito di elaborare pensieri e recensioni rispetto alle letture fatte: oltre a C’era anche l’amore nel ghetto di Edelman, edito da Sellerio.

Le ragazze e i ragazzi hanno infatti letto Il mediano di Mauthausen di Francesco Veltri edito da Diarkos, e L’inferno di Treblinka di Vasillij Grossman, pubblicato da Adelphi.

«Bisogna dare voce –  ha concluso l’assessore Petrusewicz – a chi si è ribellato contro la più grande potenza militare del tempo nel tentativo di dare a se stessi e anche agli altri un segnale di vita e di speranza».

A dialogare con le studentesse e gli studenti anche Ludmila Ryba, che ha curato la traduzione in italiano del testo scritto da Edelman: «Attraverso le parole dell’autore abbiamo una testimonianza autentica di ciò che fu la Shoah oltre la tragedia dello sterminio: gesti di militanza e solidarietà attiva. Lo stesso scrittore sottolinea come la cultura debba coltivare l’amore che è dovere».

Il giornalista Francesco Veltri ha, poi, narrato la storia di Vittorio Staccione, calciatore-operaio che pagò con la morte nel campo di concentramento di Mauthausen il suo essersi schierato a fianco degli ultimi: «Ancora oggi mi emoziono quando penso al tragico epilogo della sua vita. Eppure egli rappresenta l’esempio di quanto la sua storia di militanza e passione sia sopravvissuta alla morte stessa».

Durante l’iniziativa sono stati letti gli elaborati preparati dal liceo scientifico “Pitagora”, dal liceo classico “Gioacchino Da Fiore” e dall’IIS “Todaro-Cosentino”.

Il coro polifonico della parrocchia della Santissima Trinità di Saporito ha eseguito alcuni canti scritti dai deportati nei campi di concentramento al confine con l’Olanda oltre ad una composizione composta al Ferramonti di Tarsia. (rcs)