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Seminario Innovazione sociale e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie

RENDE – Il seminario “Innovazione sociale e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie”

Domani, a Rende, alle 10.00, presso il Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia del Dipartimento di Culture, Educazione e Società, il seminario Innovazione sociale e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie: esperienze a confronto.

L’incontro è stato scelto da 100 studenti delle quinte classi provenienti dall’Istituto d’Istruzione “Pitagora” di Policoro (MT), che parteciperanno all’iniziativa grazie al Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) rivolto alle azioni di orientamento, continuità e sostegno alle scelte dei percorsi formativi.

Intervengono il prof. Giancarlo Costabile, del Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia dell’Unical, per l’aspetto pedagogico-sociale, l’ingegnere Giulia Fresca, per gli aspetti tecnici di innovazione del riuso e valorizzazione dei beni e il giornalista Michele Inserra, Capo Redattore de Il Quotidiano del Sud, per l’esposizione di casi reali che hanno avuto ampio risalto sulla stampa.

Un tema importante, quello che sarà trattato, per esplorare la problematica dei beni confiscati e, al tempo stesso, proporre buone pratiche ed esempi virtuosi che possano coinvolgere soprattutto le giovani generazioni.
L’esperienza insegna che l’impatto di un bene confiscato valorizzato va oltre l’aspetto simbolico, seppur importante, legato al riscatto della comunità dal potere mafioso.
Inoltre, se i beni sono realmente trasformati in ‘produttori’ di valore sociale, con azioni collettive e anche attività economiche sostenibili, possono essere considerati occasioni di sviluppo locale. (rcs)