;
Scienza Aperta Rende

RENDE – ScienzAperta, i laboratori di sismologia e vulcanologia

Oggi, a Rende, alle 9.30, presso la sede rendese dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, prende il via ScienzAperta, la manifestazione a diffusione nazionale ideato dal Laboratorio di Didattica e divulgazione scientifica dell’ente di ricerca.

L’iniziativa, giunta alla nona edizione, nasce dall’esperienza maturata nell’ambito della Settimana della cultura scientifica e tecnologica, promossa dal Miur.

L’obiettivo è uno: «far conoscere, con specifici percorsi didattici, il lavoro dei ricercatori», e questo sarà possibile grazie a una serie di eventi distribuiti in diverse fasce orarie, con percorsi e lavoratori didattici, incontri con i ricercatori e visite guidate volte allo scopo di incuriosire, interessare ed emozionare il pubblico di tutte le età. In particolare, nella sede dell’Unical, la sede dell’Istituto proporrà esperimenti e percorso guidati alla scoperta del pianeta Terra.

Dopo l’incontro di domani, è in programma un secondo incontro giovedì 9 maggio.

«ScienzAperta – ha dichiarato Piero Del Gaudio, responsabile della sede Ingv di Rende – è momento di confronto e apertura verso il territorio sui temi della ricerca scientifica. Essa rappresenta, infatti, l’occasione per condividere con la comunità il nostro lavoro all’interno dell’Ingv».

«La Calabria – ha proseguito il vulcanologo Del Gaudio – è caratterizzata da una diffusa attività sismica che in tempi storici si è manifestata più volte con livelli energetici molto elevati, provocando effetti disastrosi su quasi tutto il territorio. All’interno della sede di Rende è presente l’Osservatorio Nazionale Terremoti, sezione dell’INGV che gestisce il servizio di sorveglianza sismica del territorio nazionale. Tra le attività svolte dalla nostra sede particolare rilevanza assume il progetto MASSIMO, acronimo di Monitoraggio in Area Sismica di SIstemi MOnumentali, nato con l’intento di produrre uno strumento dedicato alla tutela di strutture a valenza storico-artistica, attraverso il quale studiamo la risposta del patrimonio architettonico e monumentale regionale alle sollecitazioni sismiche. Tali studi hanno come obiettivo la mitigazione del rischio, fornendo anche linee guida alle istituzioni che hanno in carico tale patrimonio su eventuali interventi da effettuare. Tra i monumenti monitorati dal nostro Istituto, c’è anche il Complesso Monumentale di Sant’Agostino a Cosenza».

«È molto importante – ha evidenziato il vulcanologo De Gaudio – far uscire la ricerca al di fuori dei laboratori: divulgazione scientifica  significa diffondere conoscenza, raccontare il nostro lavoro nei diversi ambiti d’interesse mantenendo un costante dialogo con la comunità non solo scientifica, ma aperto al territorio e, in particolare, alle giovani generazioni. Per questo abbiamo da tempo avviato rapporti di sinergia con gli istituti scolastici e gli enti pubblici con i quali abbiamo intrapreso diverse iniziative a carattere divulgativo e di promozione scientifica». (rcs)