Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, in una interrogazione scritta depositata in Consiglio regionale, ha chiesto alla Regione, «quali iniziative intende assumere per risolvere l’emergenza rifiuti che sta causando un serio rischio igienico-sanitario nella Sibaritide, stabilendo funzioni e ruoli dei vari attori coinvolti».
«Non c’è affatto chiarezza – ha spiegato Tavernise – sui ruoli che i diversi attori, sindaci, Ato Cosenza, Aro, struttura commissariale dell’autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, devono svolgere in questa fase di passaggio al nuovo sistema definito dalla legge regionale 20 aprile 2022, n. 10. Una certezza però c’è: secondo i dati raccolti dal portale “Open” realizzato da anci e conai, il Veneto guida la classifica delle regioni italiane sulla raccolta differenziata e il riciclo, con il 76%, mentre la Calabria è in penultima posizione, con l’insoddisfacente dato del 48%».
«Solo a luglio 2022 – ha proseguito Tavernise – il commissario straordinario dell’autorità rifiuti e risorse idriche Calabria ha affermato alla stampa che grazie al rigoroso lavoro messo in campo i comuni e le ato hanno tutti gli strumenti necessari a che la gestione dei rifiuti sia, e rimanga, ordinaria amministrazione e mai più emergenza. Allo stesso tempo ha sostenuto la possibilità, per la regione, di intervenire a supporto degli enti territoriali in difficoltà. La realtà, però, ci racconta l’ennesima emergenza igienico-sanitaria nella Sibaritide, con cumuli di rifiuti per strada e cassonetti stracolmi, soprattutto nel comune di Corigliano Rossano, dove risultano non raccolti oltre 300 tonnellate di maleodorante spazzatura».
«Da tempo – ha detto ancora il consigliere regionale – si assiste al mancato raggiungimento del numero legale dei componenti dell’assemblea dell’Ato Cosenza. Tanto ha portato il commissario straordinario dell’autorità rifiuti e risorse idriche Calabria ad adottare una serie di delibere, sostituendo la stessa Ato Cosenza, al fine soprattutto di consentire la prosecuzione dei contratti. Da ultimo nell’agosto scorso si è tenuta un’assemblea Ato Cosenza con lo stesso commissario straordinario dell’autorità rifiuti, sulle criticità che persistono nella provincia di Cosenza».
«I sindaci – ha ricordato – hanno chiesto al commissario l’individuazione del sito e della piattaforma per l’eco-distretto, sottolineando l’endemica carenza degli impianti di trattamento e smaltimento pubblici, ma anche la necessità di rivedere gli oneri di conferimento e trovare soluzioni immediate per il contenimento dei costi con i gestori degli impianti a servizio dell’Ato».
«La situazione, insomma, vede certo direttamente coinvolta l’Ato Cosenza – ha concluso – per cui ripetutamente ho richiesto le dimissioni del presidente Manna, ma ora è tale per cui la regione non può non intervenire e per risolvere l’emergenza e per chiarire ruoli e funzioni dei vari enti nella fase di passaggio al nuovo sistema per come definito dalla recente legge regionale». (rrc)