La storia di Rocco Commisso, il magnate calabrese di Marina di Gioiosa Ionica, naturalizzato americano, nuovo patron della Fiorentina, è raccontata oggi dal Corriere della Sera, in una bella pagina firmata da un altro calabrese, il giornalista Tommaso Labate, notista politico del quotidiano, anche lui originario di Marina di Gioiosa.
Emerge da questo ritratto tutta la “calabresità” di Commisso, con l’orgoglio delle sue origini e la passione – tipica di chi è nato in questa terra – di affrontare qualunque sfida, certo di poterla superare. «È stato un ragazzo di Calabria costretto ad emigrare» – scrive Labate. E via il racconto del calabrese Rocco che è il percorso di un successo meritato, dopo anni di sacrifici e di impegno. Dai primi, difficoltosi, giorni di scuola negli Stati Uniti, per via della lingua al primo prestigioso incarico da manager alla Pfizer, fino a conquistare con Mediacom un ruolo da protagonista nella scena mondiale dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Una bella pagina che i calabresi, quelli che sono andati via, quelli che vogliono rimanere, devono leggere: vi troveranno lo spirito e l’orgoglio di chi, da buon calabrese, non si arrende mai. Perché il successo – scusate l’azzardo, ma mica tanto – è nel nostro dna. (s)