Era il 7 settembre 1943 quando le truppe angloamericane entrarono a Rosarno.
I militari, che provenivano da Gioia Tauro, furono informati da Vincenzo Tocco e Rocco Fida, che conoscevano l’inglese per essere emigrati in America, che in città c’era un solo carro amato, guidato da re soldati tedeschi che, per dare l’impressione di una presenza consistente di truppe, facevano la spola tra largo Ospizio, piazza Vignaioli e piazza Calvario, dove indirizzavano il fuoco contro i nemici.
I tedeschi, ormai braccati dagli Alleati che si erano divisi in tre squadre per entrare in città, batterono in ritirata, ma non prima di lanciare alcuni colpi di cannone contro il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, che si trovava a Piazza Bellavista.
I soldati in fuga, saltarono in aria sul Ponte Metramo, precedentemente minato da altri soldati tedeschi che, tuttavia, ignorarono la presenza di altri commilitoni in città.
La città, ormai, era occupata dagli Alleati e, il giorno dopo, 8 settembre 1943, Badoglio firmò l’armistizio e la dichiarazione di guerra alla Germania.
(rrc)