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Terme Luigiane

Salerno (Idm): Sia risolta questione delle Terme Luigiane

Franco Salerno, commissario cittadino di Acquappesa- Guardia Piemontese di Italia del Meridione, ha chiesto certezze in merito alla questione delle Terme Luigiane, soprattutto in vista della nuova stagione che è alle porte.

Per il commissario, infatti, la notizia del possibile acquisto del pacchetto di controllo della società che gestisce le Terme Luigiane da parte della Regione Calabria non ha certo placato gli animi e rassicurato i più e, mentre le altre realtà termali si stanno preparando ad affrontare la nuova stagione, alle Terme Luigiane «è fermo, immobile, forse in attesa di un miracolo».

«La situazione di stallo – ha spiegato – che ha compromesso l’attività del complesso termale nella stagione passata, a cui ha fatto seguito il totale abbandono dell’area e quel rimbalzarsi continuo di accuse tra i comuni e la società appaltante, tra proclami e bandi fantasma, ancora la fanno da padrona. Pasqua è arrivata e con essa anche quella che per molti operatori è l’inizio della nuova stagione estiva. E proprio da loro arriva il grido di allarme più forte. Come Italia del Meridione, abbiamo più volte attenzione la questione, chiedendo una risoluzione definitiva di quella che ormai può essere definita una brutta pagina della politica locale e regionale».

«Nei giorni scorsi, in qualità di commissario cittadino di IdM – ha riferito – mi sono recato presso alcune strutture ricettive che fanno parte del complesso termale e situate nel comprensorio, è tutti lamentano la totale assenza d’informazione e di considerazione. In molti sono stati contattati dai propri clienti e in tanti chiedono a loro chiarimenti sulla situazione delle Terme».

«Alla beffa, dei continui tira e molla e delle varie passerelle – ha proseguito – anche il danno dimmagine, verso chi vorrebbe scegliere la nostra regione e i nostri territori come meta turistica. Nuovamente come Movimento ci facciamo portavoce delle richieste ed esigenze di chi vive grazie all’indotto delle Terme, di chi aveva un lavoro e ora non l’ha più, di chi con sacrificio ha investito nella propria terra e da cui oggi si sente tradito».

«Siamo stanchi dei continui rinvii – ha concluso – dei padri e padroni che hanno alla fine solo creato il deserto e propio intorno ad una fonte naturale di acqua e salute. Vogliamo certezze e le chiediamo subito, perché non sia troppo tardi per salvare la stagione estiva ormai alle porte e questo grande patrimonio». (rcs)