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Il presidente Occhiuto: Questo Governo sta dando risposte alla Calabria

Sanità, il presidente Occhiuto: Abbattuti del 60% i tempi per pagamenti

Il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha evidenziato come «nell’ultimo anno e mezzo, da quando cioè il governo nazionale ha deciso di affidarmi l’incarico di commissario per la sanità in Calabria, la nostra Regione ha ridotto notevolmente i tempi dei pagamenti nel settore sanitario».

«La media dei tempi di pagamento del sistema sanitario regionale della Calabria – ha spiegato – è passata dai 131 giorni del 2021 ai 55 giorni del 2022, e nel 2023 puntiamo a fare ancora meglio. E anche prima del 2021 i tempi medi dei pagamenti erano praticamente cementificati: 148 giorni nel 2016, 140 giorni nel 2017, 153 giorni nel 2018, 144 giorni nel 2019, 139 giorni nel 2020».

«Abbiamo, dunque, accelerato in questa direzione – abbattendo di circa il 60% i tempi medi – e soprattutto abbiamo, cosa mai fatta in oltre 12 anni di commissariamento nazionale, accertato il debito della sanità, operazione che ci consentirà nei prossimi mesi di pagare puntualmente i fornitori e di tornare a spendere per assicurare il diritto alla cura ai calabresi – ha aggiunto –.  La procedura di infrazione della Commissione europea nei confronti dell’Italia riguarda una norma già modificata in seguito ad alcuni rilievi sollevati della Corte Costituzionale: i pignoramenti e le procedure esecutive resteranno, dunque, bloccati non più fino al 2025, ma solo fino al 31 dicembre del 2023».

«Una riduzione temporale che, comunque – ha proseguito – non ha impedito alla Regione di chiudere nei tempi previsti il percorso della circolarizzazione del debito, adesso in fase di accertamento e di validazione. Per i prossimi mesi abbiamo due obiettivi da raggiungere, e a portata di mano: riuscire entro la metà dell’anno ad azzerare il debito accertato, facendo diventare la Calabria una Regione a ‘debito zero’; e chiudere definitivamente i bilanci dell’anno 2022, dando così finalmente un quadro di certezza ai conti sanitari calabresi, attuali e soprattutto futuri. Il percorso è ancora lungo, ma in poco meno di 17 mesi sono stati fatti passi da gigante mai registrati prima». (rcz)