Si chiama Simpara – Salvaguardia degli impollinatori del Parco dell’Aspromonte il progetto avviato dal Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Finanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito di una azione di sistema in tutti i Parchi Nazionali promossa dalla Direttiva Mattm per contribuire ad affrontare le implicazioni ambientali, economiche e sociali del declino degli insetti impollinatori, riconoscendone il ruolo insostituibile per gli equilibri ecosistemici, in collaborazione con l’Università degli studi della Tuscia, il progetto ha lo scopo di indagare i rapporti esistenti tra pianta, impollinatori e loro ambiente, allo stato attuale minacciati da diversi fattori e problematiche.
I dati disponibili evidenziano, infatti, un aumento nelle morti invernali delle api e crescenti morie durante il periodo primavera-estate. Il declino degli impollinatori è associato a una serie di fattori che spesso agiscono in sinergia tra loro: distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat, inquinamento da agenti fisici e chimici, cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive.
Il progetto segue l’analisi che l’Ente Parco ha avviato in questi anni in relazione allo studio di diverse componenti del patrimonio di biodiversità ed ha lo scopo di mappare sul nostro territorio le varie specie di impollinatori.
Il gruppo scientifico ha iniziato l’attività di mappatura presso i Piani di Carmelia nel comune di Delianuova e proseguirà la prima fase dello studio fino al mese di luglio. (rrc)