Il deputato de L’Alternativa c’è, Francesco Sapia, che ritiene illegittima la legge istitutiva di Calabria Zero, ha interrogato il governo per chiedere «se non ritenga, in sede di Consiglio dei Ministri, di deliberarne l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale».
«Con questa legge si dà il via libera – ha spiegato Sapia – ad una vera, antitetica ed illegittima sovrapposizione e/o complementarietà di poteri tra la figura del presidente della giunta regionale e quella del commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale cui è sottoposta la Regione Calabria».
«I consiglieri regionali di centrodestra – ha incalzato il deputato di Alternativa – hanno completamente dimenticato che per tutta la durata del commissariamento i poteri amministrativi, organizzativi, gestionali e normativi del commissario governativo alla Sanità vanno tenuti al riparo da ogni interferenza degli ordinari organi di gestione della Regione».
«Invece la legge regionale approvata – ha continuato il deputato di Alternativa – confonde i ruoli del presidente della giunta e del commissario alla Sanità calabrese, coincidenti nella persona dell’onorevole Roberto Occhiuto. Inoltre la legge dà all’Azienda Zero poteri e funzioni superiori a quelli delle Asp, invece dirette da commissari che fanno capo al governo, in quanto nominati secondo le norme della seconda legge Calabria».
«Ancora, l’Azienda Zero – ha concluso – che di fatto si pone al di sopra del dipartimento regionale Tutela della salute, determina un accentramento di poteri pericoloso e inammissibile. Concordo, infine, con i consiglieri regionali di De Magistris Presidente, Ferdinando Laghi e Antonio Loschiavo, i quali a ragione, lamentano il mancato rispetto delle regole interne al Consiglio regionale e delle minoranze consiliari». (rp)