Francesco Sapia, deputato di Alternativa c’è, ha chiesto, in una interrogazione al presidente del Consiglio, Mario Draghi, «in che modo sia stato individuato il commissario straordinario dell’Asp di Crotone e la sua sostituzione».
«L’alto profilo Mario Draghi – ha detto Sapia – salterà dalla sedia quando verificherà che l’Atto aziendale dell’Asp di Crotone, già ufficializzato dalla stessa azienda, contiene in varie parti un copia-incolla di quello dell’Asl di Frosinone. Soprattutto, Draghi si scomporrà nel vedere che la scopiazzatura è stata perfino palesata nel documento. Infatti, a pagina 13 dello stesso Atto, l’Asp di Crotone è diventata l’Azienda sanitaria di Frosinone, a riprova che i responsabili non hanno nemmeno controllato ciò che stavano firmando».
Ho comparato i due documenti – ha proseguito il parlamentare – e non c’è dubbio sul fatto che l’Atto aziendale dell’Asp di Crotone riproponga in vari punti quello dell’Asl di Frosinone, parola per parola. Ciò non può essere considerato un fatto normale o fisiologico e si aggiunge alle tante, evidenti anomalie circa l’organizzazione e la gestione del Servizio sanitario calabrese. Non ha senso che il governo commissari la Sanità della Calabria, che il parlamento converta appositi decreti legge per tutelare la salute e che poi succedano simili episodi, che a me non piacciono affatto e credo nemmeno all’opinione pubblica».
«Delle due l’una: o la Sanità calabrese ha bisogno di una cura forte ed efficace, oppure – ha concluso Sapia – le iniziative del governo, da cui mi aspetto risposte chiare sul riferito copia-incolla, sono pura apparenza, tutto fumo e niente arrosto». (rp)