«Servono sinergie per affrontare criticità, socializzare idee e sostenere il concetto di confronto in Calabria». È quanto ha dichiarato Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria nel corso del Consiglio generale del sindacato di fine anno.
«Cooperazione, concertazione e contrattazione sono la strada maestra per avviare una nuova stagione per il lavoro nel sistema agro-ambientale calabrese», ha detto Sapia, ricordando come «occorre dare piena operatività all’Osservatorio regionale agricolo, maggiore prevenzione e informazione sul tema della sicurezza, contrastare l’illegalità nei campi tramite il confronto regionale e il rinnovo del Cpl agricoli, sostenere il valore dell’agricoltura sociale anche attraverso una legge regionale specifica, costruire un modello di sviluppo agricolo partecipato, etico e sostenibile».
Nella bonifica calabrese – ha continuato Sapia – sarà essenziale garantire centralità del lavoro e presidio territoriale, efficienza organizzativa e amministrativa, servizi all’agricoltura e investire sulla multifunzionalità della bonifica, non scaricare sui lavoratori le vecchie inefficienze amministrative e gestionali. Mentre per la lotta al dissesto idrogeologico e la salvaguardia del patrimonio ambientale calabrese, c’è bisogno di più alberi e più lavoratori forestali, attraverso investimenti e immediato ricambio generazionale. I tagli delle risorse statali dai vari Governi nazionali non sostengono il concetto della transizione ambientale».
«Saremo impegnati a contrattare – ha proseguito – tutele e opportunità di welfare per le lavoratrici e i lavoratori del sistema agro-ambientale calabrese attraverso la contrattazione di secondo livello. Per questo ribadiamo l’importanza del confronto, applicare le norme contrattuali, rinnovare il Cirl forestale e avviare nuove opportunità contrattuali, come la recente sigla del contratto regionale per il sistema allevatoriale calabrese e il confronto in atto sul contratto regionale per gli imbarcati su natanti di cooperativa di pesca».
«Il settore ittico calabrese ha, però – ha ricordato – bisogno di ulteriori investimenti, forme di ristoro, luoghi istituzionali di confronto regionale e progetti di ricerca, fare rete per affrontare gli effetti negative delle normative europee. Preferiremo sempre – ha concluso Sapia – il dialogo e la proposta, per coltivare un cambiamento partecipato per il lavoro nel sistema agro-ambientale calabrese, avendo come stella polare la tutela del lavoro di qualità e ricambio generazionale».
Tonino Russo, Segretario Generale della Cisl calabrese, nell’intervento conclusivo ha dichiarato: «il percorso delle assemblee organizzative della Cisl ai vari livelli è stata una straordinaria occasione per analizzare mutamenti sociali e guardare agli scenari che abbiamo di fronte. Occorre, anche in Calabria, essere all’altezza delle nuove sfide rappresentante dalla transizione ecologica e digitale, dalle trasformazioni del mercato del lavoro e della società».
«Come Cisl Calabria – ha concluso – dobbiamo accettare la sfida del cambiamento nonostante le ataviche criticità che interessano la nostra regione, contribuire ad una reale crescita e un reale sviluppo, da concretizzarsi attraverso l’impegno e la responsabilità di tutti i soggetti istituzionali e sociali regionali, ognuno per la propria parte, per il lavoro, le persone e le famiglie calabresi». (rcz)