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Catageios

SERRASTRETTA (CZ) – Riprende la rassegna “Catàgeios. L’antro dell’artista”

A Serrastretta riprende Catàgeios. L’antro dell’artista, la rassegna ideata da Pramantha Arte, con due mostre personali che s’inaugurano oggi, sabato 13 giugno, alle 17.30, a Palazzo Pungitore: si tratta della personale Diventare albero di Kristina KurilionokRabbia e protesta. Cambiamento di Auksė Petrulienė.

Le mostre, inoltre, si potranno visitare domenica 14 giugno dalle 10.30 alle 12.30.

Con Diventare albero, la pittura di Kristina Kurilionok si misura con la semplificazione e l’essenzialismo: un’insolita bicromia mette a tema il rapporto intimo tra psyche e natura e, questa volta, a fare da anello di congiunzione tra le due dimensioni è l’archetipo dell’albero. Simbolo assoluto di vita e conoscenza, rigenerazione e nutrimento, mistero e sacralità, l’albero entra nella scena pittorica dell’artista come irresistibile richiamo delle origini.

«In questa occasione – hanno spiegato i curatori – Auksė Pertrulienė porta in Pramantha un’installazione di disegni legata ad una contestazione politica a difesa dell’ambiente, iniziata lo scorso 2017, quando l’artista, insieme al fotografo Darius Petrulis, scesero in strada iniziando un’azione di protesta a cui aderirono molti cittadini della città di Kaunas per fermare quella che fu definita “la guerra degli alberi” nella speranza di interrompere l’abbattimento ingiustificato di Ippocastani in nome di una barbara “riqualificazione” urbana, votata alla cementificazione a scapito della vivibilità, come spesso accade nell’impiego scellerato dei fondi pubblici in questi casi. Nel dicembre del 2018, le fotografie di quella protesta vennero installate lungo quelle stesse strade a memoria della battaglia svolta che – seppur non risolutiva – ottenne qualche risultato».

«I disegni – ha spiegato l’artista – nacquero un anno dopo la drammatica “guerra degli alberi” di Kaunas, quando il comune iniziò a tagliare massicciamente gli alberi delle città, sfidando le proteste dei cittadini. Nell’Agosto del 2017 abbiamo trascorso due settimane a proteggere un vicolo di 217 ippocastani. I disegni sono la testimonianza delle esperienze che abbiamo affrontato lì. Sono la testimonianza della verità. Testimonianza del male accaduto, del crimine commesso. Abbiamo visto il grottesco da molto vicino; non si è trattato solo della caduta di grandi vecchi alberi, ma anche della caduta dei diritti umani e delle autorità municipali, che hanno mostrato il loro potere e le loro disgustose bocche di menzogna».

«La vicenda degli alberi lituani – hanno concluso i curatori – e la reazione di Auksė Petrulienė, rappresentano in Catàgeios l’emblema di un richiamo alla responsabilità civile e artistica rispetto ai soprusi di un sistema culturale gretto, che in nome della speculazione è pronto a distruggere quell’umanità e quella naturalezza che solo una città pensata per la vita può ancora mantenere. Rabbia e Protesta. Cambiamento diventa per noi – grazie ad Auksė e alle sue impressionanti creazioni – l’occasione di riappropriarci di parole e di azioni spesso disintegrate dalla retorica e dall’astrazione dell’attualità in materia ambientale». (rcz)