LA REGIONE HA REGISTRATO IL MIGLIOR DATO DI PRESENZE TURISTICHE DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI;
SI SCOPRE LA CALABRIA E IL TURISMO VOLA: 224MILA TURISTI SCELGONO LA REGIONE

SI SCOPRE LA CALABRIA E IL TURISMO VOLA
224MILA TURISTI SCELGONO LA REGIONE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Calabria svetta ai vertici del turismo. Secondo i dati forniti ieri mattina in conferenza stampa, la regione nei primi mesi del 2025 ha registrato il miglior dato di presenze turistiche degli ultimi cinque anni, raggiungendo quota 464.240 dei pernottamenti (+10,1%) rispetto allo stesso periodo del 2024.

Rialzo più che significativo anche per gli arrivi: oltre 224 mila turisti con una crescita pari al 10,4%. Andamento in controtendenza rispetto al dato provvisorio nazionale che registra, nello stesso arco temporale osservato, una contrazione sia degli arrivi (-7,2%) che delle presenze (-3,2).

L’analisi storica, inoltre, evidenzia come il primo quadrimestre del 2025 si configuri come il periodo più performante in termini di crescita tendenziale post-pandemica, sia sul fronte delle presenze che su quella dell’evoluzione degli arrivi. Più che rilevante anche il confronto con l’andamento provvisorio dei flussi su base nazionale

A trainare il risultato prioritariamente la componente estera. In particolare, il turismo internazionale mostra una crescita rilevante: gli arrivi dei non residenti aumentano del 45,8% e le presenze del 50,1%, con una permanenza media stabile a 3,0 giorni. Il tasso di internazionalizzazione è pari al 16,9% (+4,09 punti percentuali), con una punta del 25,9% ad aprile. In altri termini, per ogni 100 turisti che hanno scelto di trascorrere una vacanza in una località calabrese, 17 provengono dal mercato estero.

In forte espansione anche il comparto extra-alberghiero, che registra un incremento del 30,7% degli arrivi e del 21,0% delle presenze, consolidando il trend di diversificazione dell’offerta ricettiva regionale. Tra i 10 mercati esteri top player figurano Germania, Polonia, Francia, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Canada, Regno Unito, Brasile e Paesi Bassi che rappresentano il 59,0% degli arrivi e il 63,8% delle presenze rispetto al dato complessivo dell’incoming regionale. Al Canada il primato per giorni di permanenza media (4,5 giorni) immediatamente seguito dalla Germania (4,4 giorni).

Quelle che emerge, dunque, è un’evoluzione incoraggiante, caratterizzata da un consolidamento della domanda domestica e da un rafforzamento significativo della componente internazionale. In particolare, si registra un’evoluzione positiva e strutturata dei flussi turistici in Calabria: 224.292 arrivi che hanno generato 464.240 presenze con una crescita rispettivamente pari al 10,4% e al 10,1% rispetto ai primi quattro mesi del 2024. A trainare l’andamento complessivo è stata prioritariamente la componente estera. I turisti non residenti hanno, infatti, registrato 37.862 arrivi (+45,8%) e 113.580 presenze (+50,1%) con una permanenza media pari a 3,0 giorni, in lieve crescita (+0,09 giorni) rispetto al 2024.

E, inoltre, nel periodo osservato, il tasso di internazionalizzazione, ovvero la quota percentuale di arrivi esteri sul totale, ha raggiunto il 32,4%, in netto aumento di ben 10,52 punti percentuali rispetto al valore registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Tendenza al rialzo, infine, anche della quota domestica, seppur in chiave meno significativa: 186.430 arrivi e 350.660 pernottamenti con un incremento rispettivamente pari al 5,2% e all’1,3%.

«L’aumento delle presenze turistiche in Calabria – si legge nel rapporto –rappresenta un segnale concreto della crescente attrattività della destinazione, indicatore essenziale di sviluppo non solo per l’incremento dei flussi, ma anche per la loro capacità di generare valore e permanenza sul territorio. Il prolungamento della durata media dei soggiorni e la maggiore apertura ai mercati esteri sono esiti tangibili delle politiche di rafforzamento dei collegamenti aerei e dell’accessibilità internazionale».

«La dinamica dei prezzi – si legge – incide ancora sulla mobilità domestica, ma l’espansione della componente estera apre prospettive nuove. A partire da questi risultati, diventa sempre più necessario investire in una strategia integrata che metta a sistema qualità dell’accoglienza, promozione internazionale e sostenibilità dei flussi turistici».

L’identikit del turista che sceglie la Calabria

Dall’analisi dei dati rilevati emerge che il 66,6% dei turisti che ha visitato la Calabria è di genere maschile, mentre il 33,4% è femminile. La segmentazione anagrafica evidenzia, inoltre, una prevalenza dei visitatori di età compresa tra 46 e 65 anni (57,0%), seguiti dalle fasce giovanili (31,7%) e, infine, dalla quota degli over 65 (11,3%). Con riferimento alla tipologia di viaggio, il 42,7% dei turisti si è spostato in gruppo per raggiungere le località.

Nel complesso, le scelte dei visitatori riflettono una domanda diversificata ma ancora fortemente orientata alle motivazioni funzionali e professionali, con segnali incoraggianti sul piano culturale, balneare e sportivo, in attesa della piena stagionalità estiva. In particolare, l’analisi delle preferenze espresse dai visitatori in Calabria evidenzia la netta prevalenza del cluster Business e Meeting Industry, che rappresenta il 45,4% del totale. Si conferma dunque il peso rilevante dei viaggi legati a motivazioni professionali, istituzionali e congressuali in questa fase dell’anno, tipicamente meno orientata al turismo leisure. Seguono le preferenze per il comparto Cultura, Storia e Tradizioni con il 16,4%, e per il Mare e Turismo Balneare, che raggiunge già il 13,8% nonostante il periodo non ancora propriamente estivo, segnale di una domanda anticipata o legata a brevi soggiorni nei litorali. Il segmento Sport e Tempo Libero si attesta al 13,0%, sostenuto anche dalla fruizione delle aree montane e delle attività ricreative invernali. Più contenute, ma comunque significative, le scelte orientate verso il Turismo delle Radici e Familiare (4,4%), il Natura e Outdoor (3,6%), e l’Enogastronomia (2,4%), espressioni di un interesse crescente per esperienze identitarie e di prossimità. Chiude la graduatoria il Turismo Religioso e Sociale, che si attesta allo 0,9%, in linea con la stagionalità e con l’assenza di ricorrenze liturgiche maggiori nel periodo osservato

La distribuzione dei flussi per tipologia ricettiva

Nel primo quadrimestre del 2025, il sistema ricettivo calabrese mostra una dinamica complessivamente espansiva, pur con differenziazioni tra le due principali tipologie ricettive.

In particolare, gli esercizi alberghieri evidenziano una moderata crescita degli arrivi (+5,8%) e delle presenze (+6,2%) rispetto allo stesso periodo del 2024. La permanenza media si attesta a 1,9 giorni, in lieve crescita rispetto all’anno precedente. Questo dato indica un consolidamento del comparto alberghiero, che beneficia di un prolungamento della durata del soggiorno, in particolare nel mese di aprile (2,1 giorni).

Parallelamente, gli esercizi extra-alberghieri registrano una performance nettamente superiore, con una variazione positiva del +30,7% negli arrivi e del +21,0% nelle presenze. La permanenza media, pur riducendosi leggermente rispetto al 2024 (-0,22), resta su livelli significativi (2,7 giorni). Si conferma, quindi, una significativa espansione dell’ospitalità extra-alberghiera, che continua ad attrarre quote crescenti di domanda, anche nella stagione invernale, tradizionalmente meno favorevole a questa tipologia. E, infatti, il rapporto tra le presenze in esercizi alberghieri e quelle in strutture extra-alberghiere, pari a 2,5 nel quadrimestre, si riduce rispetto al 2024, segnalando un progressivo riequilibrio strutturale dell’offerta turistica. Tale dinamica suggerisce una crescente competitività e attrattività dell’ospitalità extra-alberghiera, sostenuta da una domanda sempre più orientata verso formule di soggiorno flessibili e personalizzate.

Nel primo quadrimestre del 2025, la domanda turistica domestica in Calabria si concentra prevalentemente nei bacini di prossimità del Mezzogiorno. La Calabria stessa si conferma primo mercato di origine con 48.355 arrivi (25,9%) e 85.848 presenze (24,5%), a testimonianza della rilevanza del turismo interno regionale e del peso del segmento di breve raggio. Seguono la Sicilia, con 31.001 arrivi (16,6%) e 61.080 presenze (17,4%), e la Campania, che registra 26.108 arrivi (14,0%) e 50.597 presenze (14,4%), delineando un asse sud-occidentale strategico per i flussi turistici interregionali. La Puglia contribuisce con 20.900 arrivi (11,2%) e 37.178 presenze (10,6%), consolidando la centralità del Mezzogiorno nel sistema della mobilità turistica domestica. Anche il Lazio presenta una quota rilevante, pari al 9,5% degli arrivi e al 9,1% delle presenze, mentre la Lombardia si attesta al 6,4% per entrambi gli indicatori, rappresentando la prima regione del Nord per flussi verso la Calabria. In seconda fascia, per pernottamenti, si collocano Emilia-Romagna (2,8%), Toscana (2,4%), Veneto e Piemonte (2,2%). Le restanti regioni italiane presentano quote inferiori all’1,8%, pur concorrendo alla composizione di una domanda complessivamente diffusa e variegata su scala nazionale.

Per quanto riguarda gli spostamenti, dal report è emerso come per raggiungere la Calabria nel primo trimestre 2025, normalizzata su scala logaritmica, evidenzia una netta prevalenza dell’auto privata (1,87), seguita dall’aereo (1,12). Gli altri mezzi risultano meno significativi: pullman o altro mezzo stradale (0,83), treno (0,34) e nave (0,08). La forte dipendenza dalla mobilità individuale sottolinea la necessità di strategie di rafforzamento dell’accessibilità sostenibile. (ams)