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Sostegno a imprese femminili, Intrieri, Ferraro (Idm): Bene bando, ma serve incontro in Regione

Fausto Intrieri, della direzione regionale di Italia del Meridione, e Maria Ferraro, segretaria nazionale Italia del Meridione Donne, hanno accolto positivamente il bando, in pre-informazione, Sostegno alle imprese femminili, con una dote finanziaria di 5,7 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo di imprese femminili che presentino progetti caratterizzati da elementi di innovatività, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile, con un occhio di riguardo verso le piccole aziende.

Un bando importantissimo, se si considera che, grazie ad esso, «le imprese femminili possono accedere agli aiuti che, erogati sotto forma di contributi in conto capitale, possono coprire l’80% delle spese ammissibili. Ciò rende lo stesso molto appetibile, pertanto è facile prevedere un consistente numero di domande. L’imprenditoria femminile è un settore in larga crescita; prima della pandemia molte sono state le aziende in rosa che si sono imposte sul mercato, anche se ancora le regioni del sud rimangono le cenerentole d’Italia. In Calabria molte sono le realtà aziendali femminili che hanno conquistato importanti vetrine e questo bando darebbe l’opportunità a molte altre d’imporsi e dare un impulso positivo all’economia dei propri territori e quindi della regione».

Tuttavia, il bando, per Intrieri e Ferraro, hanno troppe criticità, che richiedono un incontro in Regione: «innanzitutto – hanno detto – chiarire se il Bando è a sportello o a graduatoria. Inoltre, le risorse stanziate risultano insufficienti in rapporto alla media degli investimenti richiesti ad agevolazione. In più, considerata l’ampia tipologia di investimenti ammessi e trattandosi di nuove iniziative che necessitano di investimenti iniziali consistenti per dotare l’azienda di tutti i beni materiali ed immateriali necessari per renderla produttiva e competitiva, si prevede che le domande tenderanno al valore massimo dei 500.000 euro di investimenti. Se così sarà, potranno essere finanziate solo 14 nuove iniziative».

«Tutto questo – hanno spiegato – porterebbe naturalmente anche ad un consistente numero di ricorsi che causeranno un allungamento dei tempi di definizione delle graduatorie definitive e, di conseguenza, delle procedure di erogazione. Tutti elementi che andrebbero a compromettere il risultato del bando».

Italia del Meridione si fa, quindi, portavoce di tali criticità e richiede un incontro con la Regione Calabria per discutere e definire le predette problematiche e propone le seguenti modifiche al Bando: 

  1. a) Un consistente incremento del Fondo di Dotazione da € 5.700.000 ad almeno 20.000.000. Ciò consentirebbe il finanziamento di almeno 50 richieste, che potranno aumentare in presenza di una richiesta media più bassa.
  2. b) L’incremento della % dell’Anticipazione rispetto al 40% previsto. Si eviterebbero così difficili interventi di sostegno bancario per la realizzazione degli investimenti, quasi impossibile ottenerli per una nuova iniziativa.
  3. c) Per il settore del Turismo, un incremento della % di Ammissibilità delle opere murarie e assimilabili dal 30% al 70%, così come previsto nelle maggior parte dei bandi Ministeriali/Invitalia, vedi Contratto di Sviluppo, Nuove Imprese a Tasso “0”. In tale settore, infatti, le spese più rilevanti sono proprio quelle relative alle Opere Murarie 
  4. d) La semplificazione delle procedure di erogazione dei Fondi.

«Tutto ciò – hanno spiegato ancora – incrementerà l’efficacia del bando stesso, che non sarebbe più percepito come un “Bando prettamente elettoralistico” ma, proprio come dovrebbe essere, un Bando tecnico ed equilibrato in favore delle imprese calabresi». (rrm)