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Il Convegno "Dermatologia senza confini - Post Covid"

SOVERATO – Il Convegno “Dermatologia senza confini – Post Covid”

Domani mattina, dalle 8.30, a Soverato, al Teatro Comunale, è in programma il convegno Dermatologia senza confini-Post Covid, presieduto dal dottor Giancarlo Valenti, direttore della Struttura Operativa Complessiva di Dermatologia della A.O. “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e giunto alla sesta edizione.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catanzaro, l’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani e il Comune di Soverato.

«Quest’anno – ha dichiarato Valenti – abbiamo proposto una triplice forma e abbiamo dispiegato le nostre forze in modo itinerante, con momenti di formazione e confronto prima a Paola, poi a Catanzaro e, infine, sabato 3 dicembre saremo a Soverato, al teatro comunale. In questo modo, abbiamo voluto accorciare le distanze tra lo specialista ospedaliero e quello che lavora sul territorio. Tutto ciò per fare squadra, migliorare le sinergie e crearne di nuove, tutto a favore del benessere del paziente».

«Il programma di sabato – ha precisato Valenti – sarà, come sempre, di alto spessore scientifico. A partire dalle ore 8.30 tratteremo le più importanti patologie dermatologiche, come la psoriasi, la dermatite atopica e il melanoma. Verranno presentate le principali novità diagnostiche e terapeutiche ed un ampio spazio sarà dedicato alla prevenzione».
«Ci soffermeremo sulla dermatologia del terzo millennio – ha aggiunto Valenti – Il lavoro delle case farmaceutiche ha consentito di mettere in commercio nuovi farmaci biologici che trattano efficacemente tante patologie come la dermatite atopica e la psoriasi. Nella nostra Unità Operativa abbiamo strumenti tecnologici-diagnostici-terapeutici, come la dermatoscopia ad epiluminescenza e la terapia fotodinamica, che ci consentono di ottenere risultati eccellenti. Senza dimenticare la Melanoma Unit che, da oltre 10 anni, grazie ad un approccio integrato e multidisciplinare, ci consente di prendere in carico il paziente e seguirlo a 360°».