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Mostacciolo

SPEZZANO ALBANESE (CS) – Si parla della tradizione e del valore del ‘mustazzolu’

Domani sera, a Spezzano Albanese, alle 19, all’Anfiteatro “Vincenzo Pesce”, si parlerà della tradizione e del valore antropologico rivestito du mastazzolu (o mustazzolu) matrimoniale di Spezzano Albanese.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna estiva promossa dal direttore artistico Andrea Solano e moderato, per l’occasione, dal direttore dell’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni Alimentari, Valerio Caparelli.

L’evento culturale, che metterà in mostra l’importante scultura dolciaria e il Llambadhor, singolare e ricco abito da sposa arbëresh indossato da Anna Maria Misurelli, sarà aperto dal sindaco Ferdinano Nociti, e registrerà gli importanti contributi di Padre Antonio Gattabria, diacono dell’Eparchia di Lungro; Italo Elmo, studioso delle tradizioni popolari; Giorgio Durante, presidente dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria; Francesco Pingitore, produttore dolciario della Pasticceria F.lli Pingitore; Giovanni Russo, apicoltore; Massimiliana Bomentre, pasticcera amatoriale.

Nel corso dell’incontro, patrocinato dall’amministrazione comunale e sostenuto dalla Regione Calabria, si esibiranno Cosimo e Damiano Scaravaglione, con musiche e canti arbëreshë con cui i due artisti sottolineeranno in particolare gli elementi identitari che richiamano il rito e il significato della gara della rottura del mostacciolo da parte degli sposi: un gioco dove gli sposi si fanno aiutare dai propri invitati a tirare una parte del dolce. Lo sposo usa una sola mano, convinto della sua forza, mentre la sposa pone il suo atto con entrambe le mani. Quasi sempre è la moglie ad avere la meglio e a reclamare il premio per il trionfo della gara: ovvero, avere metaforicamente il pieno dominio nella casa coniugale.

Il mostacciolo può essere ritenuto una vera e propria scultura di farina, miele, mosto di vino e altro, che presenta dimensioni, forme, disegni e decorazioni, scelti solitamente da chi commissiona l’opera dolciaria, e rappresenta la bravura, l’estro, la fantasia e l’originalità del mastazzolaro che modella a mano il prezioso impasto.

Di solito, per il rito dei matrimoni si usano le colombe, i cuori, l’uva e le cornucopie a rappresentare rispettivamente l’armonia della coppia, l’amore tra i due sposi e la prosperità che ci si augura per la propria famiglia.

Le dimensioni del mostacciolo, una volta molto più ridotte e con decorazioni più semplici e leggere, ora sono molto più grandi e con decorazioni più ricche e varie.

Oggi, l’usanza di utilizzare questi capolavori di arte pasticcera si è diffusa molto anche nei paesi limitrofi, scelti per festeggiare qualsiasi altro lieto evento.

Il dolce tipico di Spezzano Albanese e l’abito da sposa arbëreshë vengono sostenuti attraverso specifiche iniziative promozionali portate avanti dall’amministrazione comunale al fine di elevare i processi di valorizzazione dei propri marcatori identitari, nell’ottica di esportare oltre i confini regionali la grande ricchezza culturale materiale e immateriale di questo suggestivo angolo di Calabria. (rcs)