5 novembre 2018 – la Repubblica di oggi dedica un ampio servizio nelle cronache, a firma di Corrado Zunino, sul “liceo degli aspiranti medici”: è il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio che prepara gli studenti al test di ingresso a Medicina ed è diventato capofila del progetto del Miur. Una bella soddisfazione per la preside Giuseppina Princi, per la città e per tutta la Calabria.
L’introduzione di lezioni di Medicina al liceo – scrive Zunino – nasce nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, «su intuizione di alcuni genitori e e capacità di ascolto di una preside illuminata. Nei sei anni che ci separano da quell’idea, le lezioni si sono già diffuse sul territorio italiano».
«La novità – sottolinea il giornalista di Repubblica – ha prodotto questi risultati: dopo sei anni (due cicli scolastici) il 98 per cento degli studenti calabresi che nel triennio finale è andato a lezione di Biomedicina ha poi superato il tets di Medicina all’università, “e senza aver partecipato a corsi privati”.Dall’altra parte, un terzo di coloro che, volontariamente, hanno abbracciato la “nuova sezione” a carattere medico, l’hanno poi abbandonata comprendendo di non essere adatti. Scoprire da soli di non essere fatti per una facoltà è il miglior orientamento pre-universitario possibile».
Il Miur – spiega Zunino – lo scorso agosto, abbraccia il progetto, indice un bando e dà al “Da Vinci” la patente di scuola capofila di tutti i licei che aderiranno alla piattaforma difgitale. Sono 178 gli istituti che fanno richiesta, ne vengono accettati 54. Una sezione per istituto, al massimo. Un prossimo provvedimento potrebbe consentire ai migliori del Liceo biomedico di entrare all’università senza passare dal test. (rrm)
Ottimo articolo, magnifica vetrina per la Calabria, la preside Princi e il Liceo Da Vinci. Peccato che al titolista sia proprio passato di mente di mettere da qualche parte (anche appena in evidenza nel sommario) che si tratta di un istituto di Reggio Calabria. Che non produce solo malaffare e ‘ndrangheta, ma alleva, con largo successo, eccellenze, anche in campo scolastico, che tutta l’Italia c’invidia. (s)