REGGIO – Ecco il programma di eventi “Epicurè”

Si chiama Epicurè i miti del gusto, la serie di eventi promossi dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace e che prenderanno il via domani.

La manifestazione “Epicurè i miti del gusto”, nelle parole del Presidente della Camera Antonino Tramontana, rappresenta un ulteriore tassello nel novero delle numerose attività che la Camera ha realizzato per celebrare Bronzi50: dagli itinerati turistici ai pacchetti destinati alle scuole; dalla promozione mirata sul web e i canali social alla presenza su testate nazionali di settore, sempre nell’ottica di promuovere e valorizzare l’offerta turistica ed enogastronomica ed il patrimonio culturale del territorio reggino. 

A partire dal prossimo 28 ottobre e per tre fine settimana consecutivi, si svolgeranno presso la tensostruttura sita sulla Via Marina bassa in prossimità della Stazione Lido: laboratori; incontri; convegni con esperti e degustazioni mirate alla valorizzazione delle risorse enogastronomiche del territorio, delle tipicità dolciarie, delle lavorazioni tradizionali e delle tecniche di decorazione (con il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di Belle Arti), esaltando così gli aspetti storici e culturali legati al cibo. Le iniziative sono dedicate agli adulti ma anche ai più piccoli, richiamando l’attenzione proprio delle nuove generazioni sui temi del mangiar sano e dei consumi a km zero.

Presente alla conferenza stampa la Vice Presidente della Regione Calabria Giuseppina Princi, la quale ha evidenziato come il valore dell’iniziativa risieda non solo nell’importante opportunità di valorizzazione del territorio e di promozione turistica ma soprattutto nella capacità di lavorare assieme ed in maniera sinergica dimostrata da Istituzioni, Associazioni e imprese.

Un buon esempio di come si possa effettivamente fare squadra anche in una realtà non semplice come la nostra: questo il concetto ribadito dall’Assessore comunale Angela Martino, la quale ha voluto sottolineare come la scelta della location, individuata nel cuore della città, dà ancora più valore e forza attrattiva ad una kermesse che mira a coinvolgere tutta la cittadanza per fare conoscere ed apprezzare ancora di più realtà produttive di eccellenza.

È toccato, poi, alle Associazioni presentare nel dettaglio il programma degli eventi.

L’evento “Le tradizioni golose” curato da Conpait animerà il primo fine settimana, da venerdì 28 a domenica 30 ottobre p.v. Un evento che, come illustrato da Davide Destefano di Conpait, si snoderà attraverso laboratori e convegni con protagonisti il gelato e il bergamotto, e non mancheranno le degustazioni anche di altri prodotti tipici e della pasticceria.

Reinterpretare nel format dello “street food” due prodotti identitari come il peperoncino e il bergamotto, tra degustazioni e convegni. Così Claudio Aloisio di Confesercenti ha sintetizzato il filo conduttore del secondo evento, “Pepotto: il peperoncino incontra il bergamotto”, che si svolgerà nel fine settimana dal 4 al 6 novembre 2022. 

Chiuderà la manifestazione l’evento “Le dolci arti” curato da APAR. Dall’11 al 13 novembre 2022, nelle parole di Antonello Fragomeni, il cioccolato, gli occhi dei bronzi e i profiteroles saranno i padroni assoluti della scena in un connubio tra arte e pasticceria che coinvolgerà e stupirà tutti. Saranno inoltre presentate in anteprima le vetrine natalizie.

Alle ore 18:00 del 28 ottobre 2022 la cerimonia di inaugurazione alla presenza della Vice Presidente della Regione Calabria Giuseppina Princi e dei partner istituzionali.

IL FERRAGOSTO DEI BRONZI: È L’ANNO ZERO
DOPO 50 ANNI DI ASSURDA NONCURANZA

di SANTO STRATI – Buon anniversario, Bronzi. Se per voi, eroi venuti dal mare, è un compleanno in fondo modesto (cosa sono 50 anni contro i 2500 portati splendidamente?), per i nostri amministratori locali e regionali è forse l’occasione giusta per rimediare a cinque decenni di noncuranza e trascuratezza. Per carità non parliamo dei restauri che vi hanno fatto più belli e più affascinanti che mai, bensì dell’opportunità che sin dal vostro primo giorno sulla spiaggia di Riace avrebbe dovuto essere colta per trasformarvi in testimonial eccezionali, non solo della cultura magnogreca e della grecità mediterranea, ma di una terra che trasuda cultura in ogni angolo, ma non riesce a farlo sapere.

Anche quest’anniversario risulta maldestramente organizzato (pur con le dovute eccezioni): si aspettava da anni la ricorrenza, si è aspettato l’ultimo momento per non-organizzare qualcosa di importante e di significativo. Che facesse da traino. Alcuni forestieri in fila al Museo per vedere i Bronzi (sotto un sole cocente perché nessuno provvede a mettere una tenda provvisoria che offra riparo dalla calura) hanno osservato con mestizia: «sembra che la città non sappia di avere questi tesori: altrove avrebbero riempito le strade di colore, di nastri, avrebbero creato un clima di festa, ma a parte la meravigliosa offerta del Museo, non si avverte nessun coinvolgimento». Parole sante, che non hanno necessità di commenti.

E allora, questo anniversario deve costituire il punto di ripartenza per utilizzare, anzi sfruttare (è il termine più adatto) la propulsione mondiale che i bronzi possono costituire come attrattori di quel turismo culturale (non d’élite) che riempie i musei, i luoghi d’arte, i siti archeologici, le chiese, i conventi, i castelli, etc. Quel turismo che dovrebbe diventare l’industria numero uno per la nostra terra. L’industria dell’accoglienza, quel modo di essere che è dentro il DNA dei calabresi che sentono innata l’ospitalità e il riguardo verso il forestiero. Qui, però, non si tratta di nobilitare (perché non ce n’è bisogno) la passionale capacità di accoglienza del popolo calabrese, bensì di trasformare un’affinità in un business che porti prima di tutto occupazione per le giovani generazioni e quindi benessere e prosperità al territorio.

La Calabria mai come in questo momento, sta vivendo una particolare condizione di meta preferita per i vacanzieri non del tipo “mordi e fuggi”, bensì luogo ideale per chi vuole scoprire luoghi, genti e ricchezze del territorio. Questa terra è ricca di tutto ma sono i calabresi, per primi a ignorarlo, quando non – peggio ancora – fanno in modo di non farlo sapere agli altri. C’è un patrimonio artistico e culturale splendido e invidiabilissimo: i Bronzi costituiscono un attrattore unico e formidabile per chiunque. E chi arriva a far visita ai Bronzi nella loro bellissima casa che è il Museo archeologico di Reggio, sarà tentato di scoprire le tante altre meraviglie di questa terra: tre parchi nazionali, una ricchezza paesaggistica senza eguali, siti archeologici pieni di sorprese (pensate ai magnifici mosaici della Villa Romana di Casignana pressoché sconosciuti) e, non ultima, un’offerta eno-gastronomica da incanto.

La Calabria è una terra ricchissima, ma i calabresi continuano a non saperlo: ci sono opportunità da cogliere in tutti i campi, a cominciare da quello del turismo. Gli attrattori del turismo sono la cultura, il tema religioso, le vie del vino e della buona tavola: tanti eccellenti motivi per far scoprire la Calabria e far innamorare chiunque venga per curiosità, vacanze, lavoro. Non si può continuare a pensare che bastino sole, mare e pesce fresco. Scusatemi la citazione, lo scrivevo esattamente 50 anni fa, quando ho cominciato fare il giornalista: non è cambiato nulla, purtroppo.

Da quel 21 agosto, quando i carabinieri sommozzatori portarono a riva le due statue, dono dello Jonio e ricompensa inaspettata per i calabresi dimenticati e abbandonati da tutti, in 50 anni non c’è stata alcuna iniziativa seria per valorizzare questo straordinario e unico tesoro che il mondo ci invidia. Non è necessario attendere il riconoscimento ufficiale dell’Unesco, i Bronzi sono di fatto patrimonio dell’umanità e la loro incomparabile bellezza rappresenta il pretesto per cambiare radicalmente la politica del turismo in questa regione.

Certo, non basta saper “vendere” abilmente a livello di marketing i Bronzi: non ci può essere turismo se mancano le infrastrutture, i trasporti, i collegamenti, la formazione del personale in ambito ricettivo. Gli ospiti vanno accolti, curati e tenuti nella massima considerazione, cosa che avviene nella quasi totalità delle strutture esistenti, ma non basta: servono i servizi, le strade, opportunità di spostamenti per chi non utilizza l’auto, per chi vuol venire a passare un week end per un bagno di cultura (e un’ottima cena, perché no?). Occorre pensare ai due aeroporti di Reggio e Crotone, sottoutilizzati, che potrebbero servire migliaia di potenziali visitatori, occorre valorizzare i porti turistici, rimettere in sesto stazioni ferroviarie abbandonate e proporre percorsi originali alla scoperta del territorio. Altro che le navette dagli aeroporti inventate dall’attuale assessore regionale al Turismo, che non servono a nessuno se non ai titolari di pullman e corriere.

Dunque, buon compleanno Bronzi, ma gli auguri preferiamo farli ai calabresi e a questa nostra terra: che finalmente trovi amministratori illuminati che sappiano utilizzare ciò che già c’è (e con i Bronzi si parte largamente avvantaggiati) ma siano in grado di avere una visione strategica per il futuro. Per il bene dei nostri ragazzi e per la riconoscenza (spesso anonima, ma ottimo passa-parola) che verrà loro da quanti scopriranno questa terra e le sue meraviglie. È un sogno, speriamo non diventi illusione. (s)