L’Agenzia delle Dogane e del Monopolio sequestra merce contraffatta all’Aeroporto di Reggio

I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Calabria hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo orologi, occhiali e cinture contraffatti,  riportanti marchi di noti brand di moda all’Aeroporto dello Stretto.

«I prodotti, nonostante il tentativo di renderli molto simili agli originali  si legge in una nota – per caratteri, struttura, veste grafica e dimensione dei marchi, si sono in realtà rivelati delle imitazioni. Le caratteristiche  costruttive, la tipologia dei materiali impiegati e il grado generale di confezionamento, rifinitura  ed assemblaggio sono risultati non in linea con gli standard qualitativi delle produzioni originali. Tale attività si inserisce nel quadro degli interventi mirati a contrastare il proliferare del mercato  del falso sui brand del lusso, i cui prodotti sono sovente realizzati con materiali pericolosi per la  salute dei cittadini». 

«La commercializzazione di merce contraffatta incide – viene evidenziato – pesantemente anche sull’economia del nostro Paese provocando deviazioni del traffico commerciale lecito e concorrenza sleale, perdita  di posti di lavoro e di entrate erariali». 

«Al trasgressore è stata applicata l’ammenda prevista dal nuovo sistema sanzionatorio – conclude la nota – applicabile ai casi di introduzione nel territorio dello Stato di merci che violano diritti di proprietà  intellettuale». (rrc)

La sede dell’Agenzia delle Dogane rimane a Reggio

La sede dell’Agenzia delle Dogane rimarrà a Reggio Calabria. È quanto ha stabilito il Tar del Lazio, dando così ragione alla Città Metropolitana di Reggio Calabria che, nel 2018,  su impulso del sindaco Giuseppe Falcomatà, aveva avviato un complesso iter giudiziario per contestare il nuovo regolamento che prevedeva il trasferimento della sede da Reggio a Catanzaro.

Contestualmente, mentre la Città Metropolitana ha proposto un nutrito appello alla prima sentenza, l’Avvocatura dello Stato ha invitato il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Dogane a revocare il regolamento che prevedeva lo spostamento della sede. Provvedimento effettivamente adottato anche alla luce delle argomentazioni contenute nell’appello inoltrato dalla Metrocity, di fatto producendo il mantenimento della sede a Reggio Calabria. Atto al quale si è poi opposta la città di Catanzaro, che ha prodotto ricorso contro la revoca chiedendo contestualmente il pagamento dei danni.
Proprio nei giorni scorsi è giunta la sentenza definitiva sulla vicenda, con la quale il Giudice amministrativo del Tar del Lazio ha dichiarato il ricorso della città di Catanzaro, con l’opposizione dell’Avvocatura della Città Metropolitana, improcedibile in quanto ricorre il caso della cessazione della materia del contendere non avendo il comune di Catanzaro – come messo in evidenza da Palazzo Alvaro – proposto ricorso o motivi aggiunti contro il nuovo regolamento che per motivi fiscali e traffico commerciale ha ritenuto di collocare la sede sempre nel territorio metropolitano di Reggio Calabria.
«Una vittoria certamente importante per il nostro territorio – ha dichiarato il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace – che fin dall’inizio di questa vicenda, attraverso l’impegno personale del sindaco Giuseppe Falcomatà, si è battuto con assoluta determinazione affinchè non si arrivasse allo spostamento di sede dell’Agenzia. Un presidio certamente centrale nella governance regionale, che la nostra Città Metropolitana ha difeso con le unghie con i denti, promuovendo le legittime istanze del territorio non solo a livello politico, attraverso la mobilitazione pubblica dell’opinione pubblica, ma anche dando mandato all’avvocatura dell’Ente di procedere dal punto di vista giudiziario per difendere le prerogative della comunità reggina».
«Merito della vicenda – ha concluso Versace – che dopo una fiammata iniziale è caduta in una sorta di oblio mediatico, va ascritto soprattutto a chi, come il sindaco Falcomatà, in quella circostanza si attivò con solerzia per evitare che il nostro territorio potesse subire una spoliazione di questa importante istituzione statale. La vittoria definitiva di fronte al Tar del Lazio è un segnale importanti di quanto le battaglie giuste, a difesa del territorio, vadano combattute con convinzione, cosi come a fatto Falcomatà, al di là di staccati politici. La maglietta che indossiamo, al di là delle legittime appartenenze, è sempre e solo quella amaranto della Città di Reggio Calabria». (rrc)

Tavolo tecnico tra Autorità di Sistema Portuale e Agenzia delle Dogane per implementare la digitalizzazione

Importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, presieduta da Andrea Agostinelli, e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, diretta da Marcello Minella, finalizzato alla istituzione di un tavolo tecnico permanente, funzionale all’implementazione della digitalizzazione, già sottoscritto con l’Associazione dei Porti Italiani e con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili al fine di dare concreta attuazione al rilancio del sistema portuale.

Attraverso il tavolo tecnico si punterà alla incentivazione digitale delle procedure amministrative e di controllo dei due Enti, attraverso anche la condivisione delle comuni risorse. 

Nello specifico, le attività che saranno avviate riguardano il completamento della digitalizzazione delle procedure del sistema portuale e logistico di Gioia Tauro nell’ambito del PON (Piano Operativo Nazionale) con particolare riguardo all’efficientamento interattivo del Port Community System relativo alle attività di imbarco e sbarco, ingresso e uscita dai nodi e varchi portuali e al pagamento delle tasse, con la verifica della possibile implementazione del monitoraggio informatico degli accessi e dei transiti portuali relativi ai mezzi e alle merci.

 Particolare attenzione sarà rivolta allo sviluppo delle potenzialità della Zona Economica Speciale della Calabria, presso i porti della circoscrizione dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio (Gioia tauro – Crotone _ Corigliano Calabro – Vibo Marina e Taureana di Palmi), mediante anche l’istituzione di Zone Franche Doganali intercluse.  (rrc)

Porto Gioia Tauro: il sindaco Alessio contro i tentativi di delegittimazione

Il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio reagisce ai tentativi di delegittimazione del Porto. In una nota stigmatizza le azioni che sono orientate a creare disorientamento e impoverire la più grande realtà della Piana.

«Prima – si legge nella nota del sindaco Alessio – il tentativo di impedire il trasferimento della sede della direzione regionale dell’agenzia delle dogane e monopoli della Calabria nel suo luogo naturale, cioè nel porto di Gioia Tauro che rappresenta oltre il 90% dell’attività doganale di sdoganamento delle merci provenienti in Calabria da tutto il mondo.

Adesso l’inserimento nello schema di decreto del Capo di Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza che prevede la soppressione della Polizia frontaliera nel Porto di Gioia Tauro, che nel corso degli ultimi anni ha subito un notevole decremento di personale passando dalle 54 unità del 2013 alle circa 20 odierne, nonostante l’aumento dei traffici marittimi dopo che lo scalo di transhipment è passato nelle mani della MSC e quindi di Aponte.

A causa della riduzione del personale, si riscontrano oggigiorno quotidiane difficoltà nel garantire l’espletamento della totalità dei servizi ordinari, tra cui il servizio di vigilanza e sicurezza portuale che, oramai, da tempo, risulta pressoché inesistente e che negli anni passati ha contribuito notevolmente a contrastare la criminalità organizzata e i traffici illeciti.

In alcuni livelli istituzionali non è ancora entrato in testa che il porto di Gioia Tauro è un grande porto nazionale ed europeo al servizio del Paese e della Comunità Europea e che quindi va difeso e tutelato dando la giusta attenzione che merita.

Bisogna dire basta a tutti questi tentativi maldestri di delegittimare il porto di Gioia Tauro attraverso azioni che lo impoveriscono anziché potenziarlo e rilanciarlo. Per questo motivo lancio un appello alla Regione Calabria, alla Città Metropolitana, all’Autorità Portuale, ai Sindaci della Città degli Ulivi e a tutti i rappresentanti istituzionali regionali e nazionali affinché, assieme, difendiamo gli interessi della Calabria e del suo grande porto internazionale e mondiali qual’è appunto il porto di Gioia Tauro che non può più essere oggetto di impoverimento, ma bensì un importante volano di sviluppo dell’intera Calabria». (rrc)