S’inaugura sabato, a Catanzaro, il Mudiac, il Museo Diffuso d’Arte Contemporanea, promosso da Altrove in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Mudiac si sviluppa nell’area urbana della città di Catanzaro e mette a sistema le numerose opere d’arte presenti nello spazio pubblico della città, con l’obiettivo di valorizzarle e renderle pienamente fruibili, come mezzo capace di trasmettere la vocazione turistico-culturale della città capoluogo di Regione.
Opere d’arte che sono il risultato di un processo di rigenerazione urbana iniziato nel 2014 attraverso il festival Altrove, evento d’arte pubblica che si è distinto in Italia e in Europa per qualità e risultati.
Tra queste trovano spazio le opere di artisti di primo piano nel panorama internazionale dell’arte urbana: Gonzalo Borondo, Clemens Behr, 108, Erosie, Giorgio Bartocci, Alberonero, Sbagliato, Andreco, 3ttman, 2501, Domenico Romeo, Gue, Ekta, THTF e tanti altri, localizzate tra i quartieri centrali e quelli più periferici della città.
Sarà possibile visitare MUDIAC attraverso un sistema di percorsi e itinerari digitali che saranno fruibili attraverso il sito ufficiale del museo: www.mudiac.it
Mudiac nasce per essere della comunità e creato con la comunità, per rinnovare il tessuto creativo e far crescere il senso di riappropriazione degli spazi, dando valore a ciò che esiste. La costruzione partecipata rappresenta uno degli elementi fondanti del progetto: negli scorsi mesi sono stati organizzati una serie di laboratori, incentrati sullo sviluppo degli aspetti di fruizione e racconto del museo, che hanno visto la partecipazione di numerosi cittadini.
Mudiac è uno spazio di esplorazione, conoscenza e racconto esteso sul territorio.
È uno strumento che permette di volgere lo sguardo alla cultura ed alla sua fruizione spostando l’attenzione sul patrimonio, non come elemento distaccato dalla quotidianità, ma come attivatore collettivo che aggiunge valore ai luoghi. Innescando percorsi di partecipazione e di riattivazione ha l’obiettivo di far riscoprire al territorio la propria identità aggregando e rafforzando la comunità che ne diventa custode. I luoghi della comunità diventano ambiente di creazione e sperimentazione aperti a tutti i processi cognitivi e percettivi, sociali e tecnologici.
Un processo inclusivo capace di generare impatto urbano, sociale e culturale. Inoltre, inserendosi nel dibattito sempre più diffuso sull’arte pubblica come strumento per la riabilitazione dei luoghi, Mudiac entrerà a far parte della rete dei Musei diffusi nazionali. (rcz)