STATALE 106, C’È IL RISCHIO REVOCA FONDI
I PROGETTI SONO CARENTI E INADEGUATI?

Sono numerose le preoccupazioni sul processo di ammodernamento della nuova Strada statale 106. In particolare l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 che ha reso noto di aver inoltrato, all’ufficio competente della Regione Calabria, una osservazione. Proprio al Settore che si occupa della Valutazione di Impatto Ambientale (Via), della Regione Calabria è stato chiesto di vincolare la realizzazione dell’intero progetto al finanziamento complessivo dei progetti definitivi esecutivi dei Lotti 1 e 2.

Pertanto si è chiesto, per ragioni di carattere ambientale e non solo, di vincolare la realizzazione del progetto proposto solo e soltanto quando saranno interamente finanziati i costi determinati dei progetti definitivi esecutivi di tutti i 32 chilometri del tracciato.

All’osservazione, peraltro articolata, indichiamo di seguito il testo – senza aggiungere alcun commento – della controdeduzione ricevuta: “Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Specifichiamo, inoltre, che tale controdeduzione non è stata ricevuta dal Settore preposto della Regione Calabria ma dall’Anas Spa.

Nuova SS 106 tra Sibari e Corigliano Rossano: Un progetto “carente”

Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 1° marzo 2023 si può intuire che seppure il progetto proposto da Anas Spa sulla Catanzaro – Crotone presenta diversi problemi rilevati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non vi sono dubbi sulla realizzabilità dell’Opera.

Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 22 marzo 2023, si comprende banalmente, quanto le prescrizioni (diverse e svariate), sollevate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sulla Corigliano-Rossano – Sibari siano tali da mettere in dubbio persino la fattibilità dell’Opera.

Basta ricordare che nel verbale dell’adunanza sono riportate chiaramente le parole del Presidente Fabio Croccolo il quale osserva che “il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie ecc., che non giustificano né la scelta tecnica operata, che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire dei risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi”.

Non solo ma Croccolo va giù duro nei confronti di Anas Spa precisando che “la Sezione non intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia e comprende la necessità di accelerare i procedimenti, ma non può non sottolineare che i Pfte non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi e, di conseguenza, ad una valida Analisi Benefici Costi a tutela dell’interesse generale dei cittadini”.

E quando il Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture, Claudio Moroni, ha chiesto se il progetto è stato approvato con prescrizioni oppure se non è stato approvato, il presidente Fabio Croccolo ha specificato che il progetto non necessita di un nuovo esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, poiché esso non esprime pareri vincolanti. Si può, quindi, procedere in fretta seguendo l’iter di approvazione del progetto. Tuttavia, ammonisce il Presidente Croccolo, tenendo conto delle prescrizioni riportate nel parere perché, senza di quelle, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza.

Qual è il progetto all’attenzione della Via regionale

A seguito della pubblicazione (dovuta per legge), del progetto sul portale della Regione Calabria a seguito della procedura Via, siamo riusciti, finalmente, a visionare l’incartamento progettuale.

Ciò che stupisce è che il progetto pubblicato è grosso modo lo stesso progetto presentato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In pratica, quasi nessuna delle prescrizioni ricevute in adunanza il 22 marzo scorso sono state rispettate dall’Anas Spa.

La scelta di Anas Spa

Appare, quindi, evidente che l’Anas Spa probabilmente ha colto una opportunità: portare alla Via. regionale il progetto con la consapevolezza che non avrà alcun problema a superare questo passaggio in modo che ad aprile/maggio potrà finalmente essere mandato in gara e, chi si aggiudicherà la progettazione definitiva esecutiva, avrà il compito di realizzare un progetto (in un anno per come stabilito dal cronoprogramma), che però dovrà tenere conto di tutte le gravi e pesanti prescrizioni indicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, senza le quali, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza necessaria alla sua realizzazione. Oppure, molto più probabilmente, non è stata capace di redigere un progetto capace di rispettare tutte le prescrizioni imposte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici…

Il decreto interministeriale: Ecco le modalità di revoca del finanziamento

A tutto questo si aggiunge, il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 avente per oggetto “Individuazione del soggetto attuatore e dei lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica da finanziare con le risorse di cui all’articolo 1, comma 511, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, nonché’ dei criteri e delle modalità di erogazione e di revoca delle medesime risorse” e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.60), il 12 marzo 2024.

Qui, all’articolo 4, “Modalità di erogazione e di revoca delle risorse” viene specificato chiaramente che nell’ipotesi in cui dovessero registrarsi dei ritardi sui tempi stabiliti dal cronoprogramma oppure se non vi è la copertura finanziaria l’intervento previsto viene revocato e, ovviamente, con esso il finanziamento che sarà inserito nel Contratto di Programma sottoscritto con Anas Spa e – citiamo testualmente – dell’avvenuta revoca si dà adeguata informativa al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.

Finanziamento a rischio

I problemi che mettono a rischio il finanziamento riguardano il progetto di ammodernamento del tratto Corigliano-Rossano – Sibari. Qui c’è il rischio concreto che, delle tre, possa certamente accaderne una:

1) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, supererà la verifica di ottemperanza ma costerà almeno 2 miliardi (quindi il doppio), rispetto a quanto previsto da Anas Spa che stiva l’intervento in un miliardo;

2)  chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che non rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, quindi, non supererà la verifica di ottemperanza: in questo caso non saranno rispettati i tempi stabiliti dal cronoprogramma;

3) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva, dopo aver svolto per la prima volta le valutazioni approfondite in fase progettuale evidenziate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, non riuscirà a realizzare il progetto.

La revoca del finanziamento interesserà la Crotone-Catanzaro?

Leggendo e rileggendo il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 il finanziamento di 3 miliardi previsto nella legge di Bilancio del 2022 destinato alla Statale 106 non vi è alcuna precisazione circa i due interventi prescelti dal “Commissario Straordinario per la Statale 106” Ing. Massimo Simonini. Per questa ragione è difficile ipotizzare quale sarà il possibile scenario.

Se verranno – come è auspicabile – revocati solo i 1.000 milioni di euro previsti per la Sibari – Corigliano-Rossano oppure se, invece, sarà revocato l’intero finanziamento di 3.000 milioni di euro. Anche perché sarà molto difficile che il progetto definitivo-esecutivo del solo tratto ammodernato della Statale 106 compreso tra Catanzaro e Crotone potrà costare meno di 3,5 miliardi di euro.

Una cosa è certa: restando a ciò che è stato scritto nel Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 la revoca riguarderebbe tutto ma c’è da sperare che prevalga il buonsenso e, magari, le risorse revocate sulla Sibari – Corigliano-Rossano possano essere utilizzare per il completamento della Catanzaro – Crotone.

L’ultimo Cipess parla chiaro

L’altro elemento che lascia senza alcun dubbio è fornito dall’esito dell’ultimo Cipess dello scorso 21 marzo. In pratica mentre si approvano direttamente con una Delibera Cipess 4,6 miliardi di euro per la realizzazione di una tratta di 8,9Km di pedemontana lombarda si sceglie di finanziare indirettamente la Statale 106 utilizzando il Contratto di Programma 2021 – 2025 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa.

In questo modo, semmai dovessero nascere dei problemi tali da portare ad una revoca del finanziamento della Statale 106, le risorse revocate sarebbero comunque riutilizzate nell’ambito del Contratto di Programma 2021 – 2025 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa. (Basta Vittime sulla Strada Statale 106)

Oggi a Caulonia incontro dei sindaci area jonica sulla SS 106

Oggi, mercoledì 12 Aprile 2023, alle ore 14,30 si terrà un incontro tra i Sindaci dell’area Jonica, il Commissario della SS. 106 ANAS ed esponenti dell’area tecnica della Regione Calabria per fare il “Punto sulla Nuova Statale 106 jonica”.

L’incontro si svolgerà presso l’Auditorium “Angelo Frammartino” di Caulonia Marina, messo a disposizione del Sindaco del Comune di Caulonia, Francesco Cagliuso, di concerto con i Sindaci Pier Paolo Zavettieri (Associazione Comuni dell’Area Grecana), Bruno Bartolo (Associazione Comuni della Locride, Francesco Macrì del CORSECOM, Vittorio Zito e di tutti gli altri sindaci che hanno partecipato nei mesi scorsi ad una serie di incontri presso la Direzione generale ANAS a Roma.

L’ANAS sarà presente con il Commissario alla 106 Massimo Simonini e, la Regione Calabria sarà rappresentata dal D,G, del Dipartimento Lavori Pubblici Claudio Moroni e da Mauro Dolce, Consulente della Regione Calabria ed ex Assessore LL.PP.

Parteciperanno a questo incontro altri autorevoli esponenti delle Istituzioni come Carmelo Versace, Sindaco ff. della Città Metropolitana di Reggio Calabria e da autorevoli esponenti della giunta e del Consiglio della Regione Calabria come Giovanni Calabrese, Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò. Partecipa, inoltre, al dibattito il prof. Alberto Prestininzi, già docente ordinario di Rischi geologici all’Università La Sapienza.

Obiettivo primario di questo incontro è quello di condividere il percorso che dovrà portare al completamento di questa fondamentale opera strategica, non solo per la Calabria, ma per l’Italia e l’Europa (Frontiera Sud dell’Europa sul Mediterraneo).

Per tali ragioni tutti i partecipanti saranno chiamati a ribadire, con voce unanime e con il consenso del territorio, la necessità di procedere senza indugi al completamento del progetto Tecnico Economico dell’intero tracciato, al finanziamento e al suo completamento.

Per ribadire l’importanza nazionale di questo incontro il Governo, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Matteo Salvini e la Regione Calabria, con il suo Presidente On. Roberto Occhiuto, saluteranno i partecipanti con un messaggio in apertura dei lavori. (rrc)

IL PASTICCIO DELLA SS 106: LE CIFRE DEF
E LE PROMESSE DELL’AMMODERNAMENTO

di FABIO PUGLIESE – È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022, che assegna al Ministero delle Infrastrutture 4,6 miliardi di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. È fondamentale ricordare che sul sito web ufficiale del Ministero per il Sud si legge: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

Sui 4,6 miliardi assegnati 4.098 milioni di euro saranno investiti in “interventi bandiera di immediato avvio dei lavori”. Alla Calabria sono stati destinati solo 285 milioni di euro per due “interventi bandiera”: la strada di Collegamento per San Luca e lo stralcio di Nuova Statale 106 da Crotone a Cutro (circa 10 chilometri). 582 milioni di euro sono destinati, invece, per “interventi locali di immediato avvio dei lavori”. Alla Calabria, di questi, non è stato destinato neanche un centesimo di euro.

È bene, altresì, evidenziare che il finanziamento ottenuto dalla Calabria non verrà dilazionato nell’anno corrente ma, il “profilo finanziario” indica chiaramente che verrà erogato nei prossimi otto anni (dal 2022 fino al 2030), secondo una quota già stabilita anno per anno. Inoltre, il riparto del finanziamento complessivo ha previsto l’80% al Sud ed il 20% al Centro-Nord.

Tra i 4.098 milioni di euro per “interventi bandiera” la Calabria ottiene solo 285 milioni di euro contro i 1.059 milioni di euro ottenuti dalla Campania, i 958 milioni di euro ottenuti dalla Puglia ed i 484 milioni di euro ottenuti dalla Sicilia. Tra i 582 milioni di euro per “interventi locali” la Calabria non ottiene neanche un centesimo di euro insieme alla Puglia contro i 223 milioni di euro ottenuti dalla Campania ed i 170 milioni di euro ottenuti dalla Campania.

Complessivamente su 4,6 miliardi di euro alla Calabria ne sono destinati solo 285 milioni di euro mentre 1.378 milioni di euro sono destinati alla Campania dei Ministri Carfagna e Di Maio, 958 milioni di euro alla Puglia e 654 milioni di euro alla Sicilia.

Per la Statale 106, oltre all’investimento ottenuto di 220 milioni di euro previsto per la realizzazione dello stralcio Crotone – Cutro saranno disponibili anche ulteriori risorse dalla legge di bilancio approvato lo scorso mese di dicembre. Per comprendere in modo dettagliato l’importo destinato alla Statale 106 occorrerà attendere la pubblicazione del Contratto di Programma Anas 2021 – 2025 atteso che, ad oggi, sul sito web dell’Anas Spa è disponibile solo il vecchio Contratto di Programma Anas 2016 – 2020.

Tuttavia, è stato ormai chiarito, che le poche decine di milioni di euro che verranno destinate alla Calabria sui 4,6 miliardi di euro della legge di bilancio saranno impiegate per un piano generale di adeguamento e messa in sicurezza dell’arteria che prevede, oltre ai già contrattualizzati interventi di messa in sicurezza, rettifiche locali di tracciato o sistemazione di incroci a raso, manutenzione programmata delle barriere di sicurezza e delle pavimentazioni.

I numeri impietosi riportati nella Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022 confermano la volontà politica del Governo di non investire in modo risolutivo e significativo per l’ammodernamento della Statale 106 in Calabria ma evidenziano anche l’incapacità ed il fallimento, ormai conclamato, della Giunta Regionale, del Governatore Occhiuto e della classe parlamentare calabrese oggi in seno al Governo Draghi.

Non parliamo, poi, dell’occasione storica persa per la Statale 106 da Sibari a Crotone e da Catanzaro a Reggio Calabria, poiché il Pnrr, nonostante non finanzia le Strade, il Governo cosiddetto “dei migliori” ha assunto la geniale idea di finanziarle attraverso l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione. Mentre destina alla legge di Bilancio approvata lo scorso mese di dicembre solo interventi di manutenzione per un importo di 4,5 miliardi di euro a valere su tutte le strade e autostrade italiane. Sul Pnrr e sul Fondo di Sviluppo e Coesione sono stati investiti oltre 73 miliardi di euro in infrastrutture.

Si tratta di investimenti a debito. Anche per questo è stato più volte chiarito dal Governo cosiddetto “dei migliori” che non vi saranno altri investimenti in infrastrutture di questo valore per almeno i prossimi 20/30 anni.

Ciò implica, purtroppo, che sulla Statale 106 non avremo altri interventi di ammodernamento oltre a quello in corso sul Megalotto 3 tra Sibari e Roseto Capo Spulico per diversi anni a venire e, quindi, resterà irrealizzata e sempre più pericolosa la Statale 106 tra Sibari e Crotone, tra Cutro e Catanzaro e tra Catanzaro e Reggio Calabria.

In riferimento alla Statale 106 la Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022 sancisce e certifica il fallimento totale della Giunta Occhiuto. Ciò ha delle evidenti responsabilità. Vado per ordine: il 28 febbraio del 2022 viene convocato un Consiglio Regionale avente come primo punto all’ordine del giorno “Problematiche della Strada statale 106 Jonica – Determinazioni”. Il 24 febbraio 2022 viene convocata una audizione preparatoria in Quarta Commissione in cui sulle problematiche della Statale 106 Jonica sono invitati, appunto per essere auditi, l’Assessore Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Calabria, Ing. Mauro Dolce, il Commissario straordinario per l’opera Strada statale 106 Jonica, Ing. Massimo Simonini e il Responsabile Struttura territoriale Calabria dell’Anas, Ing. Francesco Caporaso.

Non si presenta nessuno! Sarà presente solo il Dirigente generale Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Calabria, Ing. Claudio Moroni il quale illustrerà il fantomatico piano di ammodernamento avanzato dalla Regione Calabria al Governo cosiddetto “dei migliori”. Un piano di oltre 8 miliardi di euro. Infine, il 28 febbraio, in seno al Consiglio Regionale viene approvata una mozione sostanzialmente inutile e che non tiene conto della Delibera CIPESS che il Governo cosiddetto “dei migliori” aveva approvato ben 14 giorni prima e che alla Statale 106 assegna (forse!), solo 220 milioni di euro per l’ammodernamento della Statale 106 tra Crotone e Cutro. Un fallimento totale senza precedenti!

Doverosa è, per tutti i cittadini calabresi, una onesta riflessione su quanto è accaduto. Scevra da condizionamenti politici e/o ideologici. Alla calasse politica dirigente calabrese tutta oggi in seno alle Istituzioni dello Stato, ad iniziare da Occhiuto, un’amichevole invito: dimettetevi. Un gesto forte ma necessario che può restituire dignità alla Calabria.

Questa è una sconfitta per tutti in un anno, il 2022, che dal primo di gennaio fino ad oggi ha visto morire sulla Statale 106 ben 11 persone, una ogni 14 giorni. È una sconfitta per il Sindacato che, in questa fase storica molto importante, avrebbe dovuto incalzare la politica invece di prestarle soccorso nascondendone incapacità ed inefficienze. È anche una sconfitta per l’informazione che diffondendo le veline della politica ha di fatto concorso a creare una opinione nella popolazione basandosi su fatti che oggi possiamo semplicemente definire evidentemente errati. L’elemento più sconfortante è tutto qui: una regione che non vedrà cambiamenti sulla Statale 106 per diversi anni ancora; una regione che tra un decennio si ritroverà con una Statale 106 molto più pericolosa di quella di oggi; una regione che non ha avuto neanche la possibilità di capire cosa è accaduto veramente quanto poteva provare a cambiare qualcosa se solo avesse avuto accesso alle giuste informazioni. Ormai è tardi. Quello che ci aspetta? Ancora tragedie stradali che continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…? (fp)