Perciaccante (Ance Calabria): A rischio la filiera economica legata al comparto edile

Il presidente di Ance CalabriaGiovan Battista Perciaccante, ha evidenziato come «c’è allarme in tutta la filiera economica legata al comparto edile».

«Come sistema Ance – ha spiegato – siamo fortemente impegnati perché siano poste in essere azioni mirate che servano, da un lato, ad offrire soluzioni nell’immediato finalizzate a scongiurare la crisi, se non il fallimento, di tantissime imprese impegnate con gli interventi connessi al Superbonus 110% e, dall’altro lato, a garantire, in tema di lavori pubblici, l’attuazione di una reale revisione prezzi in linea con quanto avviene in nei Paesi avanzati».

«Sul fronte del Superbonus, in particolare – ha spiegato ancora – le aziende di costruzioni stanno ricevendo in queste ore delle comunicazioni, da parte delle banche, che comunicano il perdurare del blocco degli acquisti dei crediti fiscali derivanti da interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli immobili. In questo modo diventa concreto il rischio di fallimento di tanti operatori economici che si sono impegnati a realizzare questo tipo di opere, avendo avuto anche nel recente passato ampie rassicurazioni, da parte degli istituti di credito, sulla disponibilità di un sufficiente plafond di crediti».

«Per scongiurare tale pericolo –  ha proseguito Perciaccante – tutto il sistema Ance, con in testa la neo Presidente Federica Brancaccio, sta chiedendo a gran voce al Governo ed all’ABI di assicurare il ritorno al regolare funzionamento della cessione del credito, in modo da superare le forti difficoltà che le imprese si sono bruscamente trovate ad affrontare, anche per contratti già firmati. Ma non basta, l’Associazione dei costruttori si sta battendo affinché, in sede di conversione in legge del cosiddetto Decreto Aiuti, venga confermato per questo tipo di lavori l’obbligo di dover ricorrere ad imprese qualificate che applicano il relativo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Su questo fondamentale principio, al quale è strettamente legato anche il corretto utilizzo e, di conseguenza, la sopravvivenza stessa dei bonus edilizi, intendiamo sensibilizzare i parlamentari del nostro territorio». 

«A questi ultimi – ha aggiunto il presidente dei costruttori calabresi – chiediamo di attivarsi per mettere al centro del dibattito, relativamente al settore edile, l’attuazione di una politica industriale di medio e lungo periodo incentrata sul risparmio energetico e sulla rigenerazione urbana, attraverso l’approvazione di una legge che superi gli standard del 1968, consentendo ai privati di intervenire nelle città, in uno con l’emanazione di una normativa semplificata sui vincoli ambientali e culturali che faciliti l’implementazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili».

«Sul tema del caro materiali – ha concluso il Presidente di Ance Calabria ed Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante – l’Associazione sta lavorando alacremente con tutti gli attori istituzionali coinvolti per assicurare che le misure previste dal Dl Aiuti, un primo seppur timido segnale di attenzione concreta ad una problematica che andiamo denunciando da mesi, si traducano rapidamente in pagamenti alle imprese e in bandi dai valori adeguati ai prezzi di mercato». (rcz)

Unindustria Calabria incontra il viceministro allo Sviluppo Economico, Ferrara: La Calabria pretende provvedimenti

Importante incontro si è svolto tra Unindustria CalabriaAnce Calabria e il viceministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, dove si è discusso dalla sfida del Pnrr  alle conseguenze che il conflitto bellico sta apportando al comparto produttivo.

L’incontro, promosso dalla senatrice di Forza ItaliaSilvia Vono, è stato moderato dal direttore di Unindustria Calabria, Dario Lamanna, ha visto la partecipazione del vicepresidente nazionale di ConfindustriaNatale Mazzuca, del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, del presidente Ance Calabria, Giovan Battista Percacciante.

«Un appuntamento importante – ha affermato la senatrice Vono – per accogliere le istanze delle aziende calabresi e dare voce al tessuto imprenditoriale. Ringrazio Unindustria e Ance Calabria per aver accolto questa iniziativa. Dopo anni di politiche restrittive, soprattutto nel settore dell’edilizia, si è cominciato a registrare una lieve crescita, grazie ai decreti sui quali abbiamo lavorato a livello nazionale. Il PNRR può essere strategico per il territorio, ma dobbiamo mettere a sistema questa possibilità per evitare, ad esempio, le lentezze della burocrazia. Stiamo operando in Parlamento per un intervento urgente sul miglioramento della normativa degli appalti pubblici. Mi auguro per la Calabria che questa possa essere veramente la svolta».

«Siamo nel pieno di una tempesta – ha sottolineato il vicepresidente nazionale di Confindustria Mazzuca – come Confindustria ci aspettiamo delle azioni incisive per bloccare l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. In un clima di guerra abbiamo bisogno di azioni straordinarie. Oggi le imprese meridionali stanno dimostrando resilienza. La Calabria, in questa fase, potrebbe essere un motore di rilancio per il Paese, in diversi settori come quello agroalimentare e turistico. Questa regione può dare una risposta importante ma c’è bisogno di una visione strategica».

«Ringrazio – ha dichiarato il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – il viceministro per questo attestato di vicinanza e la senatrice Vono, sempre sensibile alle nostre sollecitazioni. È importante attivare misure non convenzionali in questo momento particolare. I provvedimenti sinora attuati sono stati insufficienti e deludenti. Abbiamo bisogno di maggiore incisività perché dal mondo delle imprese si eleva un grido di dolore».

«Quella che abbiamo presentato al vice ministro – ha spiegato – è una regione che non si lamenta e non chiede a testa bassa, bensì pretende provvedimenti che possano guardare allo sviluppo perché è consapevole delle sue risorse e della carta vincente che può rappresentare per il Bel Paese. Questa è la Calabria che nei momenti più bui reagisce e agisce, con imprenditori capaci che hanno una visione di insieme, e che vuole e può essere il motore dell’Europa».

Per il Presidente regionale Ance, Giovan Battista Percacciante, «il settore che rappresento, quello delle costruzioni, nel 2021, sembrava trainante per la Calabria, grazie alla misura del superbonus 110%. Oggi stiamo subendo forti ritardi, a causa delle difficoltà di approvvigionamento e dell’elevato costo delle materie prime. Il ferro, ad esempio nel primo bimestre 2022 è aumentato del 40%. Tutto ciò rischia di far fallire l’efficacia del PNRR. L’intervento del vice ministro è un bel segnale per la Calabria, ma oltre le parole abbiamo bisogno dei fatti».

Non sono mancate le pronte risposte del Vice Ministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin: «Vi è il forte rischio di assistere ad un blocco del sistema produttivo italiano. Un quadro difficile e non abbiamo contezza di quanto durerà e di come sarà il dopo. È chiaro che debbano esserci delle risposte immediate. Lo sforzo che occorre fare è trovare il punto di equilibrio e mediazione».

«La partita la vinciamo – ha concluso – se utilizziamo i fondi del PNRR in modo efficiente ed efficace. È necessario che realtà come Confindustria e Ance, che rappresentano interessi diffusi, trasmettino segnali chiari che possano far capire al Governo come meglio agire e, se si sta sbagliando, si possa correggere il tiro. Cosa si può fare per la Calabria e in generale per il Paese? Imparare dagli errori del passato, creando un’Italia un po’ meno divisa, per garantire un futuro più luminoso alle nuove generazioni». (rcz)

Lunedì il webinar sull’Economia della Calabria fra crisi e sviluppo

Lunedì 21 marzo, alle 18.30, è in programma un webinar organizzato da Unindustria CalabriaAnce Calabria su L’Economia della Calabria fra crisi e sviluppo.

Partecipa, all’incontro, il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin. Si parte con i saluti di Silvia Vono, vicepresidente Commissione Lavori Pubblici in Senato, Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria. Aprono i lavori Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria e Giovan Battista Perciaccante, presidente Ance Calabria.

Interviene il viceministro Fratin. A seguire, dibattito. (rrm)

Ance Calabria: Peggiorano i dati dell’edilizia, serve calmierare i prezzi e compensare costi sostenuti dalle imprese

Il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, ha chiesto «misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese “altrimenti i cantieri pronti per l’avvio, anche a causa della carenza di materie, resteranno sulla carta».

«I costi sono alle stelle, le produzioni rallentate e i materiali per lo più irreperibili. I cantieri sono a rischio chiusura e la situazione per le opere in corso è nei fatti fuori controllo» ha detto Perciaccante, spiegando che «insieme ai colleghi delle sezioni provinciali di Ance, Luigi Alfieri di Catanzaro, Michele Laganà di Reggio Calabria, Domenico Letizia di Vibo Valentia e Giovanni Mazzei di Crotone, stiamo monitorando la situazione. Riceviamo il grido di allarme delle nostre imprese che denunciano, in Calabria come nel resto del Paese, una situazione ormai fuori controllo, che le misure varate finora non sono state in grado di arginare».

Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione, che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno, sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio, alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne.

I costruttori calabresi sostengono l’azione del presidente di Ance, Gabriele Buia, che ha chiesto un incontro urgente al Presidente Draghi, perché se non si dovesse intervenire al più presto con le contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti, le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri per cause a loro non imputabili. 

«In assenza di misure ad hoc – ha concluso il presidente di Ance Calabria Perciaccante – nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e di questo passo le tanto attese ricadute del Pnrr resteranno sulla carta. Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate». (rcz)

 

Superbonus, Ance Calabria, Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiedono controlli mirati e misure correttive

In una nota congiunta di Ance Calabria e di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, è stata ribadita la necessità di «garantire rigore e certezza agli interventi finanziari messi in campo dal Governo in riferimento al superbonus, ponendo in essere opportune misure correttive».

«Lo chiediamo insieme ed a gran voce – hanno spiegato – in un momento di difficile transizione, tra gli effetti di quella che si spera possa essere la coda della pandemia, il caro energia, il caro materiali e tutti gli aumenti derivanti dai fattori citati. In particolare, soprattutto per quanto attiene al cosiddetto Superbonus, servono controlli puntuali, imprese qualificate e certificate che garantiscano l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e prezzari di riferimento aggiornati per non vanificare gli effetti positivi prodotti a favore del settore con aumento dell’occupazione, ripresa dell’indotto e riqualificazione del patrimonio edilizio». 

«Per prevenire i tentativi di uso distorto delle risorse, come purtroppo fatto registrare dalle attività truffaldine scoperte e sventate dalle forze dell’ordine – hanno aggiunto il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante ed i segretari di Fillea CGIL Simone Celebre, Filca Cisl Pasquale Costabile e Feneal Uil Maria Elena Senese – non servono norme volte a bloccare tutte le iniziative in atto che procurano effetti negativi sui cittadini, sui lavoratori e sulle aziende. Occorre, invece, una regolamentazione chiara ed efficace rispetto a tutti i bonus edilizi, seguita da verifiche mirate per evitare che il settore dell’edilizia sia invaso da operatori improvvisati come le 11.600 imprese iscritte negli ultimi 6 mesi alle Camere di Commercio». 

Il riferimento va a “soluzioni forti” in grado di fermare le frodi, scongiurando l’introduzione di norme capestro, come quella dell’articolo 28 del decreto Sostegni-ter che impedisce la successione di cessione dei crediti connessi ai vari bonus edili, che di fatto bloccano i cantieri avviati con il Superbonus.  

Nel prendere atto che il Governo è già a lavoro per predisporre delle “correzioni mirate” sul Superbonus che dovrebbero essere approvate nelle prossime ore, i vertici di Ance Calabria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, ritengono utile ed urgente il provvedimento in discussione volto a garantire maggiore trasparenza e legalità, ad evitare infortuni, lavoro irregolare, dumping. 

«È fondamentale – è stato evidenziato – subordinare la concessione dei bonus fiscali all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative sul piano nazionale, così cosi come proposto nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro Orlando. Subordinando l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, infatti, oltre a garantire ai lavoratori tutte le tutele previste in riferimento a salario, orario, ferie, malattie, si garantiscono adeguata formazione obbligatoria e maggiore sicurezza. Al contempo si potrebbe anche verificare in tempo reale, collegandosi alle varie banche dati disponibili (Inps, Inail, Casse Edile), l’esistenza dell’azienda, del cantiere e dei lavoratori regolarmente assunti. Si tratta di riscontri che dimostrerebbero di non trovarsi di fronte a aziende truffaldine o a cantieri aperti solo sulla carta». 

«L’auspicio – hanno concluso Giovan Battista Perciaccante, Simone Celebre, Pasquale Costabile e Maria Elena Senese – è che il Governo non perda ulteriore tempo e convochi, con urgenza, un tavolo con i soggetti interessati, per arrivare a un decreto correttivo il migliore possibile». (rcs)

Perciaccante (Ance Calabria): Rendere obbligatorio l’adeguamento prezzi per aumento costo materie prime per i lavori pubblici

Il presidente di Ance Calabria e Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, ha ribadito la necessità di «un immediato e straordinario provvedimento di legge che renda obbligatorio per la Pubblica Amministrazione e per tutte le stazioni appaltanti l’adeguamento dei prezzi dei contratti di appalto in misura proporzionale all’incremento del costo delle materie prime. Stessa misura, a maggior ragione, per i lavori pronti per essere mandati in gara».

Perciaccante, infatti, è preoccupato per il futuro delle imprese sane, così come della possibilità stessa di veder realizzate le opere in corso di appalto o pronte per essere realizzate, come pure per quelle in esecuzione e sospese per varianti o aggiornamenti resisi necessari in corso d’opera.

«Occorre fare in fretta – ha aggiunto il presidente Perciaccante – per non correre il rischio di interrompere in maniera brusca la ripresa in atto che ci sta traghettando, almeno dal punto di vista economico, verso il superamento dello shock pandemico. Ma ancora di più per non vanificare quanto sotteso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con i suoi investimenti rilevanti e straordinari, per entità ed intensità, in infrastrutture strategiche per il Paese ed indispensabili per il Sud e la Calabria in particolare».

Per quanto attiene alle opere individuate dal Pnrr il presidente di Ance Calabria ed Ance Cosenza aggiunge l’allarme relativo ai ritardi nella predisposizione dei progetti esecutivi che in molti casi non sono ancora nemmeno allo stadio del cosiddetto livello “definitivo” con il rischio reale di dover restituire le relative risorse all’Europa. 

«Un rischio che non possiamo in alcun modo correre – ha aggiunto il presidente Giovan Battista Perciaccante – un lusso che non possiamo assolutamente permetterci, un vero e proprio delitto nei confronti dei cittadini e del futuro delle giovani generazioni».

«Conoscendo impegno e sensibilità sin qui dimostrata – ha concluso il presidente dei costruttori – chiediamo al Presidente della Giunta regionale onorevole Roberto Occhiuto di fare propria la proposta dandone immediato corso a livello regionale e ponendo con forza al Governo la necessità di rivedere e rimodulare in maniera adeguata i fondi assegnati per le opere in corso, per quelle appena appaltate e per quelle in fase di definizione progettuale». (rcs)

Perciaccante (Ance Calabria): Alzare il livello competenze e efficienza degli uffici per sfruttare occasioni

Il presidente di Ance Calabria e CosenzaGiovan Battista Perciaccante, ha evidenziato come «le aspettative per la ripartenza del Paese e del territorio calabrese sono alte, occorre fare in fretta tanto a livello politico che tecnico, innalzando il livello delle competenze e di efficienza degli uffici preposti a tradurre il tutto in azioni concrete e bandi di gara».

Perciaccante, che ha partecipato all?Assemblea pubblica dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili tornata a riunirsi in presenza a Roma, ha evidenziato come «dati, analisi e previsioni possono concordare in senso positivo, a patto di saper sfruttare al meglio le occasioni e le opportunità offerte dalle tante misure e provvidenze messe in campo tanto dall’Europa che dal governo nazionale».

Al completo la rappresentanza calabrese all’importante appuntamento nazionale con i presidenti Luigi Alfieri di Catanzaro e Michele Laganà di Reggio Calabria, il vice presidente di Ance Calabria Giuseppe Chisari, i consiglieri Roberto Rugna Maurizio Scutieri ed il direttore Luigi Leone.

Molto positivi i commenti sulla relazione svolta dal presidente di Ance, Gabriele Buia che ha snocciolato i temi che maggiormente stanno a cuore alle imprese edili senza tralasciare gli aspetti di interesse più generale per l’intero Paese soprattutto per quanto attiene alle possibili ricadute economiche e sociali.

Le emergenze a cui far fronte sono tante secondo gli imprenditori edili e rischiano di rallentare il Pnrr, a cominciare dall’aumento eccessivo delle materie prime con la connessa difficoltà a reperirle: l’acciaio è aumentato del 243%, l’energia del 225%, le plastiche del 10%.

Il presidente di Ance Gabriele Buia ha auspicato che in relazione all’aumento dei prezzi si preveda a livello strutturale «da subito nel nuovo Codice una norma per l’adeguamento automatico dei prezzi, come avviene in Europa».

«Nella Legge di Bilancio che il Governo si appresta a varare in queste ore ci auguriamo – ha detto il presidente Buia – che venga prevista un’estensione della misura per i lavori pubblici e spazio per il mercato privato consentendo, comunque e in ogni caso, alle imprese di poter rinegoziare tempi e condizioni per le esecuzioni dei lavori». (rrm)

Ance Calabria: Via libera per rifinanziamento e proroga del Superbonus 110% al 2023

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, che prevede il rifinanziamento e la proroga al 2023 del Superbonus al 110%, in scadenza nel 2022.

Si tratta di un’ottima notizia, « che tiene conto in maniera operativa delle proposte portate avanti da tutto il sistema dei costruttori edili aderenti ad Ance nel richiedere un’estensione temporale della misura in modo da consentire alla stessa di poter dispiegare tutto il suo enorme potenziale» ha dichiarato, con soddisfazione, Giovambattista Perciaccante, presidente di Ance Calabria.

«Si tratta – ha spiegato ancora – di un’ottima iniziativa per tutti: per lo Stato, perché il prolungamento di questa agevolazione fiscale, che ha già contribuito ad innalzare il Pil di quest’anno, servirà a trainare la ripresa economica anche nei prossimi due anni; per i cittadini e le imprese, perché avranno più tempo per programmare gli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli immobili».

La misura, che costituisce uno dei principali capisaldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, piace molto anche in Calabria. Lo testimonia l’ultima rilevazione dell’Enea – Mise, che registra al 31 agosto scorso l’avvio, nella nostra regione, di ben 1638 interventi per un ammontare di quasi 174 milioni di euro, con un 40% in più in termini di cantieri ed un 8% in più in termini di importo complessivo rispetto alla fotografia dello scorso 1 luglio.

«Questo trend di crescita nei mesi di luglio ed agosto – ha aggiunto il presidente Perciaccante – porta, quantomeno, a confermare la stima di circa 300 milioni di euro di spesa complessiva a fine 2021 in regione. Tale maggior ammontare prodotto nelle costruzioni, in virtù delle molteplici e importanti connessioni del settore con tutta la sua lunga filiera, potrà generare un effetto totale sull’economia calabrese di 1 miliardo di euro circa. Senza dimenticare le importanti ricadute sull’occupazione, con un incremento considerevole dei posti di lavoro sia nelle costruzioni sia nei settori ad esso collegati».

L’auspicio dell’Ance è che possano essere confermate tutte le altre agevolazioni in ambito edilizio, quali il bonus ristrutturazioni, il bonus facciate, l’ecobonus ed il sismabonus ordinari, il bonus mobili, utili a sostenere l’economia dei territori. (rcz)

Perciaccante (Ance Calabria): Approvazione prezziario regionale avrà ricadute positive

Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del prezziario regionale dei lavori pubblici, che «rappresenta un traguardo importante che finalmente, dopo oltre sei anni, pone la Calabria in linea con le altre regioni d’Italia e ristabilisce condizioni di mercato e di congruità dei costi per lavori, al netto della problematica legata al caro materiali di quest’ultimo periodo».

«Un risultato determinante – ha aggiunto – che non mancherà di far registrare importanti ricadute positive a vantaggio dell’intera filiera delle costruzioni, che è stato possibile conseguire grazie all’impegno determinato dell’assessore Domenica Catalfamo che nel giro di pochi mesi è riuscita a porre in essere e coordinare una serie di tavoli tecnici di confronto ed approfondimento tra esperti, in uno con una visione condivisa di trasparenza e rispetto dei ruoli».

«Si tratta di analisi e procedure necessarie e fondamentali – ha proseguito – per garantire i principi di legalità, correttezza delle procedure di affidamento dei lavori e libera concorrenza sul mercato degli appalti, temi che da sempre, assumono enorme rilevanza sociale ed a cui le aziende sane che rappresentiamo sono da sempre particolarmente sensibili».

Si tratta di una tappa fondamentale per intraprendere un percorso virtuoso finalizzato, non soltanto a dare risposta agli specifici interrogativi posti recentemente dall’Anac, ma anche a sostenere la ripresa e la ripartenza di tutto il settore dell’edilizia.

«Una delibera – ha detto ancora Perciaccante – che si aggiunge ad un altro importante provvedimento licenziato dal Consiglio regionale nei giorni scorsi riguardante la proroga del Piano Casa Calabria, che consentirà di poter proseguire negli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio fino a tutto il 2022».

L’Ance Calabria esprime viva soddisfazione perché si va a consolidare e qualificare un importante strumento operativo e un significativo punto di riferimento non solo per gli operatori ed i professionisti del settore ma anche per i cittadini che vogliono accedere alle opportunità offerte dal superbonus del 110%.

«Da quest’anno, infatti – ha concluso il presidente di Ance Calabria Perciaccante – il prezzario diventa anche per i soggetti privati uno degli strumenti per asseverare la congruità dei costi massimi per gli interventi previsti». (rcz)

La Calabria è decima nell’utilizzo del Superbonus 110%

La Calabria è decima, in Italia, nell’utilizzo del Superbonus 110%, con un «aumento significativo nell’ultimo mese, sia quantitativo (+27%) che di importo (+32%) degli interventi agevolati, che fa ben sperare in una ripresa del settore». Lo ha reso noto Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, nel commentare le analisi elaborate dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili Ance su dati Enea – Ministero dello Sviluppo Economico.

Sul territorio calabrese, al 1° luglio son partiti 1165 interventi certificati (con almeno un’asseverazione protocollata) per un ammontare di 161 milioni di euro, superiore quindi ai 916 interventi per un ammontare di 122 milioni di euro emersi con la precedente rilevazione dello scorso 3 giugno. Una performance questa, che colloca la Calabria al decimo posto nella classifica delle regioni italiane, guidata dalla Lombardia con 3293 interventi per un ammontare complessivo di 507 milioni di euro. La crescita dell’importo complessivo testimonia come, dopo mesi di preparazione stanno aumentando soprattutto, gli interventi riguardanti i condomini, che sono arrivati a rappresentare, in termini di importo, oltre il 40% circa del totale.

«La forte accelerazione osservata nell’ultimo mese nell’utilizzo della misura fiscale – ha sottolineato il presidente Perciaccante – porta a confermare la stima di circa 300 milioni di euro di spesa complessiva a fine 2021 in regione. In virtù delle molteplici e importanti connessioni del settore con tutta la sua lunga filiera, tale maggior ammontare prodotto nelle costruzioni potrà generare un effetto sull’economia calabrese di circa 1 miliardi di euro. A ciò si aggiungano anche le importanti ricadute sull’occupazione, con un incremento considerevole dei posti di lavoro nelle costruzioni nel 2021 e nei settori ad esso collegati».

«In considerazione del fatto – ha aggiunto – che il settore edile rappresenta un volano strategico in questa fase di ripartenza, continueremo a batterci con forza per ottenere la proroga del Superbonus almeno fino al 2023, anche per permettere alla misura di dispiegare tutto il suo potenziale dopo una partenza frenata da tante farraginosità procedurali e ostacoli burocratici».

Un’altra buona notizia, per il settore, arriva dall’introduzione da parte di Governo e Parlamento di un emendamento al decreto Sostegni-bis che prevede una misura di compensazione per le imprese in tema di caro materiali.

«Si tratta di un intervento – ha proseguito il presidente di Ance Calabria – che va nella direzione indicata da Ance, di istituire un fondo ad hoc per ristorare le imprese, al quale si potrà attingere per rincari superiori all’8%, riscontrati dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile nel primo semestre del 2021. È un successo del nostro sistema associativo che nelle scorse settimane si è mosso compatto con un forte pressing su tutti i decisori pubblici e un’efficace campagna di comunicazione per evidenziare con forza il problema e sollecitare una pronta risposta. Continueremo a seguire con attenzione il tema ed a monitorare l’andamento della misura, che ora passa al vaglio del Senato, finché non sarà realmente operativa e capace di erogare alle imprese i ristori che spettano loro».

«Così come si insisterà con il Governo – ha concluso – affinché preveda analoghe misure di compensazione e meccanismi di revisione dei prezzi nel settore dell’edilizia privata, anche al fine di consentire la prosecuzione degli interventi legati al Superbonus 110 per cento». (rcs)