Ance Calabria incontra il soggetto attuatore per situazione del dissesto idrogeologico

Inquadrare, complessivamente, la situazione e lo stato dell’arte circa l’attuazione degli interventi, quanto per conoscere ed approfondire le azioni che il Presidente della Regione Calabria, Commissario Straordinario per il dissesto idrogeologico, ha inteso porre in essere per accelerare e riqualificare gli interventi. È su questo che si è incentrato l’incontro tra il presidente di Ance CalabriaGiovan Battista Perciaccante e il Soggetto Attuatore per il Commissario Straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria, ingegner Pasquale Gidaro. Presente, anche, il presidente di Ance Catanzaro, Luigi Alfieri.

Le risorse destinate al territorio calabrese ammontano ad oltre 534 milioni di euro per 427 interventi, con circa 400 milioni da spendere nell’immediato futuro. L’obiettivo è quello di accelerarne la cantierizzazione, potendo contare su una elevata qualità progettuale in grado di garantire realizzazioni tecnicamente adeguate ed efficienti. Sono queste le cifre e gli intenti prospettati dall’ingegner Gidaro ai rappresentanti di Ance Calabria, unitamente al piano organizzativo e strutturale dell’ufficio regionale del Soggetto Attuatore preposto alla realizzazione delle azioni previste, approvato con Decreto del Commissario n. 131 del 7/5/2021. I primi atti di questa “rivoluzione organizzativa” si sono concretizzati con l’approvazione del modello funzionale della struttura e con la sottoscrizione di una convenzione con Sogesid SpA lo scorso 8 giugno. Azioni finalizzate a strutturare per aree, funzioni ed attività l’ufficio che oggi può contare su appena 6 unità e che, a regime, dovrebbe occuparne più di 40.

Il Presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, si è dichiarato molto soddisfatto dei contenuti e dell’esito dell’incontro perché si è finalmente deciso di approcciare in maniera organica tutto ciò che attiene agli interventi sul dissesto idrogeologico, tanto importante quanto delicato non solo per le imprese ma anche e soprattutto per la sicurezza dei cittadini.

«Non si può più pensare di attendere 10 anni, come in alcuni casi è successo anche nel recente passato, per vedere realizzati interventi che per la loro particolarità necessitano di tempi immediati di attuazione. È necessario superare la logica passiva, di interventi che seguono le emergenze, per passare a quella proattiva della prevenzione, con progettazioni e lavori qualitativamente adeguati ed in grado di riparare un territorio morfologicamente debole come quello calabrese».

Anche il presidente di Ance Catanzaro, Luigi Alfieri, ha inteso porre l’accento sugli aspetti concreti di questa impostazione che il Commissario Straordinario ha deciso di avviare per dare attuazione agli interventi del dissesto idrogeologico.

«Se, come illustratoci, anche i tempi procedurali ed amministrativi di attuazione saranno compatibili con l’esigenza di tempestività di imprese e famiglie, allora si potranno davvero nel breve cogliere risultati concreti che potrebbero avere, oltre che sul piano della sicurezza, anche un ritorno particolarmente positivo sull’economia regionale».

«Da parte di tutto il sistema territoriale dell’Ance regionale non mancherà – ha concluso Perciaccante – un positivo contributo di idee e collaborazione nell’interesse non solo delle imprese rappresentate ma anche e soprattutto nell’interesse più generale dei cittadini». (rcz)

Ance Calabria: Il Governo intervenga subito su caro materiali

Il presidente di Ance CalabriaGiovan Battista Perciaccante, ha dichiarato che «c’è un rischio concreto del blocco delle attività dei cantieri sia pubblici che privati, proprio ora che dovrebbero partire le opere del Recovery Plan e che, a seguito delle importanti semplificazioni appena introdotte, il Superbonus 110% dovrebbe dispiegare tutto il suo potenziale con le conseguenti enormi ricadute sui livelli economici ed occupazionali dei nostri territori».

Perciaccante, infatti, è preoccupato dal fenomeno del “caro materiali” che si sta concretizzando nell’insostenibile aumento dei costi dei materiali da costruzioni, iniziato oltre sei mesi fa e che sta mettendo in ginocchio le imprese, già gravate da ingenti sofferenze finanziarie e patrimoniali dovute all’evento pandemico ancora in atto.

«Con aumenti del 150% per l’acciaio tondo per cemento armato, del 129% per il polietilene, del 30% per il rame, solo per fare alcuni esempi – ha proseguito il presidente Perciaccante – i contratti non risultano più economicamente sostenibili. E’ dietro l’angolo il rischio di un progressivo rallentamento dei lavori in corso, nonostante gli sforzi messi in campo dalle imprese per far fronte agli impegni assunti, che potrebbe sfociare in risoluzioni contrattuali che inevitabilmente comporterebbero blocchi generalizzati delle opere pubbliche».

Per scongiurare questa eventualità, tutto il sistema Ance sta chiedendo, con insistenza, al Governo un impegno preciso volto a calmierare i prezzi ed a sostenere le imprese che al momento stanno facendo fronte ai rincari lavorando sotto costo.

«In attesa di questo auspicabile e celere intervento governativo – ha concluso Perciaccante – insieme ai colleghi presidenti di Ance Catanzaro, Luigi Alfieri, Ance Crotone, Giuseppe Sammarco, Ance Reggio Calabria Michele Laganà, ed Ance Vibo Valentia Domenico Letizia, abbiamo inteso scrivere a tutte le stazioni appaltanti presenti in regione per invitarle ad attivare tutti gli opportuni meccanismi consentiti dalla normativa vigente per contemperare tali imprevedibili e straordinari aumenti generalizzati di prezzi, sia nei contratti in corso di esecuzione che in quelli a venire ed a programmare a breve un incontro di approfondimento tecnico alla ricerca di soluzioni urgenti». (rcs)

La denuncia di Rubens Curia: In Calabria non utilizzati più di 1 miliardo di euro per edilizia sanitaria

«La Calabria dispone di oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro  per costruire nuovi ospedali o metterli a norma, per realizzare le case della salute, per il restyling dei poliambulatori o per acquistare tecnologie sanitarie; finanziamenti inutilizzati, anche da oltre 20 anni come si è verificato per l’ammodernamento dell’ospedale di Locri e per le nuove Unità Operative di Malattie Infettive finalizzati dalla legge cosiddetta per la lotta all’Aids». È quanto hanno denunciato Rubens CuriaFrancesco Costantino, rispettivamente portavoce e componente di Comunità Competente, nel corso della conferenza stampa dedicata all’edilizia sanitaria.

Presente anche Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria che, insieme a Curia e Costantino, hanno chiesto al commissario ad acta, Guido Longo, di «sollecitare Invitalia e le Aziende Sanitarie a completare le procedure necessarie per la realizzazione delle opere finanziate, con un cronoprogramma da monitorare con una apposita cabina di regia regionale».

Analoga assunzione di positiva e fattiva responsabilità, da parte dell’ente regionale, «si chiede in direzione della gestione di tutta la fase propedeutica all’avvio dei lavori riconducibili ai finanziamenti di respiro regionale, anche ridando slancio e strutture adeguate alla Stazione Unica Appaltante, in uno con l’istituzione di un Fondo rotativo per la progettazione da destinare agli Enti Locali».

«Parlare di edilizia sanitaria significa ragionare su uno dei diritti negati nella nostra regione, quali garantire standard qualitativi, strutturali, tecnologici, di efficienza e di umanizzazione delle cure nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, come sancito dalla Legge 135/2012, nonostante il forte impegno degli operatori sanitari e il diritto al lavoro in una regione che nel 2020 ha registrato una riduzione dell’8,9% del prodotto interno lordo» hanno detto Curia e Costantino nel corso della conferenza stampa, che ha visto la partecipazione dei direttori di Ance Calabria, Leone e Ance Cosenza, Branda.

«Investimenti – ha sottolineato il presidente Perciaccante – che avrebbero dovuto far uscire dall’emergenza sanitaria la nostra regione, ma la cui mancata realizzazione ha finito col rendere particolarmente acuta una crisi sanitaria lungi ancora dall’essere superata. Ma il rilevante ordine di grandezza delle cifre che riguardano l’edilizia sanitaria, al netto di quanto previsto per le infrastrutture ed i connessi tempi di realizzazione, non può impedire di sottacere quanto avviene in altri settori cruciali per la vita dei cittadini e lo sviluppo delle imprese. Due in particolare: edilizia scolastica e rischio idrogeologico».

In Calabria si registra la maggiore concentrazione di scuole a rischio sismico. Per questo motivo, attraverso il programma 2018/2020 la Regione ha predisposto un ampio programma di interventi per la sicurezza scolastica. Si tratta di interventi significativi che incidono sulla quotidianità di 280mila alunni, 32mila docenti e 10mila addetti.

Identico ragionamento, può essere svolto intorno agli interventi individuati con il progetto di respiro strategico denominato Calabria Sicura, destinato a mettere in sicurezza un territorio particolarmente fragile come quello calabrese. Ad oggi è stato realizzato appena il 30% dei quasi 500 milioni di euro di investimenti previsti.

COSENZA – Stamattina l’incontro stampa su edilizia sanitaria in Calabria

Si svolge stamattina a Cosenza un incontro stampa sullo stato dell’edilizia sanitaria in Calabria. L’iniziativa, promossa da Ance Calabria e da Comunità Competente, è finalizzata a  presentare lo stato dell’arte sull’edilizia sanitaria calabrese “Un diritto dei calabresi, un’opportunità per la Calabria”.

Partecipano Giovambattista Perciaccante, presidente Ance Calabria, Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente, e Francesco Costantino del coordinamento di Comunità Competente. La conferenza stampa si terrà alla sede dell’Ance Confindustria Cosenza, via Tocci 27c; oggi martedì 18 maggio alle ore 11 e sarà trasmessa in streaming. (rcs)

COSENZA – Il 18 maggio Ance Calabria e Comunità Competente su edilizia sanitaria

Si incentrerà sull’Edilizia sanitaria: un diritto dei calabresi, un’opportunità per la Calabria, la conferenza stampa in programma per martedì 18 maggio, alle 11, nella sede di Ance Confindustria Cosenza organizzata da Ance CalabriaComunità Competente.

Gli aspetti che emergeranno dall’incontro riguardano tanto l’impatto sociale quanto le possibili ricadute economiche ed occupazionali. Relativamente al primo tema, reso drammaticamente attuale dall’emergenza covid ancora in atto, si evidenzierà la necessità di ammodernare, attrezzare e manutenere le strutture esistenti e realizzare i nuovi ospedali finanziati e ancora non realizzati. Per quanto concerne gli aspetti economici si porrà l’accento sulle occasioni di lavoro che l’avvio dei tanti cantieri potrebbero offrire al territorio, contribuendo in maniera importante alla crescita dell’economia regionale.

Insieme al Presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, interverranno per Comunità Competente, il portavoce Rubens Curia e Francesco Costantino(rcs)

Ance Calabria: Al via programma pluriennale per la rigenerazione urbana

Al via il programma pluriennale per la rigenerazione urbana, che prevede lo stanziamento di 8,5 miliardi di euro – dal 2021 al 2034 – destinati al sostegno degli investimenti dei comuni per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale delle città.

«Sarà possibile eliminare – ha dichiarato Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria e Ance Cosenza – il degrado e ridare bellezza e vivibilità alle nostre città grazie all’avvio del programma pluriennale per la rigenerazione urbana previsto dalla Legge di bilancio 2020. Questa è una importante sfida che le nostre amministrazioni locali devono porsi, attivando le politiche più opportune grazie all’utilizzo di questi fondi».

I comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana, e quelli con popolazione superiore a 15.000 abitanti, potranno richiedere i contributi al Ministero degli Interni, entro il prossimo 4 giugno, sapendo di poter contare su una dotazione finanziaria di 150 milioni di euro per il 2021.

Lo stanziamento, per quest’anno, è relativamente contenuto se raffrontato ai 250 milioni di euro previsti dal programma per il 2022, ai 550 milioni di euro per il 2023 ed il 2024 e, soprattutto, ai 700 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.

«È bene che ci si attivi sin da subito – ha proseguito il presidente Perciaccante – perché dalle decisioni assunte oggi dagli enti locali dipende la capacità di poter usufruire di queste opportunità, che non saranno le uniche, perché, come sistema associativo Ance, abbiamo chiesto con forza al Governo di inserire nel Recovery Plan un vero e proprio ‘Progetto per le città’, incentrato appunto sulla rigenerazione urbana, tema strategico per il futuro del Paese».

«Serve, infatti – ha sottolineato – una strategia ben articolata per ridurre progressivamente il consumo di suolo e per favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio in generale, non solo di quello degradato o dismesso, per assicurare la compatibilità ambientale, l’efficientamento energetico, il miglioramento, l’adeguamento sismico e nel complessivo la vivibilità in rapporto alle nuove esigenze sociali determinatesi con la pandemia». (rcs)

L’Anas stanzia 420 milioni di euro per gli investimenti in Calabria

Dal vertice tra il responsabile della struttura territoriale Anas per la Calabria, Francesco Caporaso, il presidente di Ance CalabriaGiovan Battista Perciaccante, e Silvio Canalella, responsabile area nuove opere della struttura territoriale Anas per la Calabria, è emerso che sono circa 420 milioni di euro la somma che l’Anas si appresta a rendere operativi nel territorio calabrese per l’anno in corso.

In particolare, 300 milioni sono quelli destinati per i lavori di manutenzione delle infrastrutture esistenti, 30 i milioni per le nuove opere da realizzare e 90 quelli relativi a lavori affidati ed in corso di cantierizzazione.

Relativamente all’impegno dell’azienda in Calabria, i responsabili di Anas hanno evidenziato che gli investimenti messi in atto sull’intero territorio calabrese, nel corso dell’anno appena trascorso, ammontano a circa 260 milioni di euro, di cui circa 100 per interventi di manutenzione ed i restanti 160 per nuove opere avviate.

Per quanto riguarda le progettazioni in corso sulla SS106, durante l’incontro si è discusso sullo stato dell’arte della tratta tra Sibari e Catanzaro.

Nell’ambito dell’attività progettuale, Anas ha evidenziato che lo stralcio che ha lo stadio di progettazione più avanzato è quello relativo al tratto tra Sibari e la città di Corigliano Rossano. Nel prendere atto dei programmi in essere ed in itinere di Anas in Calabria volti a garantire efficienza alle infrastrutture esistenti, grazie ad una intensa ed efficace opera di manutenzioni programmate, così come dei progetti per nuove realizzazioni tendenti a colmare i divari infrastrutturali esistenti, il presidente di Ance Calabria e di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante ha avuto modo di esprimere la propria soddisfazione «perché grazie ai miglioramenti in termini di mobilità e di collegamento con i principali mercati, sarà possibile aumentare la competitività delle imprese produttrici di beni, in uno con la possibile maggiore attrattività del territorio anche dal punto di vista turistico».

«Quello che chiediamo come Associazione – ha aggiunto il presidente Perciaccante – è massima trasparenza nei sistemi di aggiudicazione, rispetto assoluto della legalità, massimo coinvolgimento possibile per le imprese locali, tanto ai fini della ricaduta economica ed occupazionale sul territorio, quanto in termini di efficienza e di capacità realizzativa più volte dimostrata nel tempo». (rcs)

Ance Calabria: Per rilanciare il settore edilizio servono investimenti e semplificazione

Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, ha indicato ciò che serve per rilanciare il settore edilizio: «rilancio degli investimenti pubblici, semplificazione, rivisitazione del Codice degli Appalti e un nuovo grande piano infrastrutturale per la modernizzazione del Paese».

Perciaccante, infatti, ha inviato una nota al presidente nazionale, Gabriele Buia, perché se ne possa fare interprete nei prossimi incontri con il presidente del Consiglio Mario Draghi, con i componenti il Governo e soprattutto con i ministri dei lavori pubblici e dell’ambiente.

«Contenuti condivisi – ha aggiunto il presidente dei costruttori edili calabresi – obiettivi reali ed efficacia del Recovery Plan, in uno con la rigorosa aggiuntività di queste risorse rispetto alle politiche economiche ordinarie verso il Mezzogiorno non possono che costituire il filo conduttore degli interventi che il Governo si appresta a predisporre per tentare di proiettare il Paese oltre l’emergenza indotta dalla crisi pandemica. L’orizzonte temporale del 2030 indicato dal presidente Draghi nel suo discorso programmatico, unito agli obiettivi di semplificazione delle procedure per rendere più rapida la realizzazione delle opere e della spesa, sono la cornice all’interno della quale declinare politiche ed attività che davvero possono cambiare l’Italia e rilanciare il nostro settore».

«Toni, contenuti, indicazioni ed espressa volontà di dare vita ad una nuova stagione di interlocuzione con le parti sociali – ha continuato il presidente di Ance Calabria e di Ance Cosenza, Perciaccante – credo possano rappresentare un ideale viatico per consolidare e rilanciare i temi economici che più da vicino riguardano la filiera dell’edilizia, da troppo tempo delusa e mortificata da atteggiamenti ed iniziative non sempre coerenti con la serietà istituzionale che i ruoli di governo avrebbero richiesto».

«Occorre avere consapevolezza di vivere ancora in una fase emergenziale – ha scritto ancora il leader dei costruttori calabresi Giovan Battista Perciaccante – ma ancora di più, serve mettere in atto in maniera tempestiva tutte le possibili iniziative utili a condurre il Paese, e ancor di più una regione come la Calabria, oltre le secche dell’esercizio della mera quotidianità quando non anche dell’improvvisazione».

«In questo contesto – ha detto ancora il presidente Perciaccante – è necessaria una visione complessiva di rilancio e sviluppo del settore edile così come dell’intera filiera a tutti i livelli, nell’ambito della quale semplificazione normativa, fiscalità, investimenti, risorse, infrastrutture, riqualificazione del patrimonio immobiliare e rigenerazione, possono e devono costituire gli ingredienti principali di un’unica ricetta indispensabile per far ripartire tutte le aree del Paese con risultati immediati e tangibili tanto dal punto di vista dell’occupazione che della ripartenza del sistema economico complessivo».

«La Calabria ed i suoi territori – ha concluso – ne hanno estremo bisogno, soprattutto se consideriamo che nell’ultimo triennio il settore ha fatto registrare un calo del 40% tra occupati ed aziende attive». (rcs)

La denuncia di Ance Calabria: Il Decreto Semplificazioni viene usato in maniera impropria

Il presidente di Ance Cosenza e CalabriaGiovan Battista Perciaccante, ha denunciato a interpretazioni ‘creative’ del Decreto Semplificazioni.

«Piuttosto che per accelerare gli iter necessari per bandire le gare – ha detto Perciaccante –  snellendo, velocizzando e riducendo le farraginosità dei passaggi burocratici, si usa il decreto in maniera impropria per aggirare alcune norme stringenti in materia di selezione, pubblicità ed individuazione del sistema di aggiudicazione».

Il presidente di Ance Cosenza ed Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, nel commentare l’intervento ministeriale sul delicato ed importante tema degli avvisi concernenti le procedure negoziate per importi al di sotto della soglia europea, saluta con favore «l’opportuno e tempestivo chiarimento interpretativo fornito dal Ministero delle Infrastrutture, in termini di pubblicità e trasparenza, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni».

«Con tale provvedimento – ha proseguito il leader dei costruttori –  il Dicastero ha chiarito che, per il corretto svolgimento delle procedure, le previste indagini di mercato devono essere condotte dalle stazioni appaltanti previa pubblicazione di un avviso sul rispettivo sito istituzionale, al fine di stimolare la presentazione delle manifestazioni d’interesse da parte degli operatori».

«Con questa precisazione assolutamente chiara, esplicita e decisiva – ha aggiunto il presidente Perciaccante – il Ministero ha inteso fornire un indirizzo univoco, ribadendo quanto previsto dalle Linee Guida prodotte dall’Anac. In particolare, le stazioni appaltanti dovranno indicare il valore dell’affidamento, gli elementi essenziali del contratto, i requisiti minimi di capacità economica, tecnica e professionale richiesti, i criteri di selezione degli operatori economici e le modalità per comunicare con l’Ente».

«È di questi giorni – ha detto ancora Perciaccante – la segnalazione inviata al Comune di Corigliano Rossano in riferimento ad una gara d’appalto che presenza molte voci di prezzo palesemente sottostimate, non in linea con quanto indicato nel corrente prezzario regionale ed assolutamente fuori mercato. Eppure, relativamente alle opere pubbliche o di interesse pubblico, la normativa regionale fa obbligo di adottare il prezzario regionale delle Opere pubbliche».

«Il momento è tale – ha concluso il presidente di Ance Cosenza e di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante – che a nessuno può essere consentito di abbassare la guardia rispetto al perseguimento del bene comune e del pubblico interesse, così come in direzione del massimo impegno per garantire occasioni di sostegno corretto e trasparente al sistema economico ed all’occupazione messi a dura prova dalla pandemia in atto con forti rischi per la stessa tenuta sociale complessiva». (rcs)

Confindustria Cosenza e Ance Calabria: Usare risorse europee per crescita economia e sviluppo sostenibile delle città

I presidenti di Confindustria CosenzaFortunato Amarelli, e il presidente di Ance CalabriaGiovan Battista Perciaccante, hanno sottolineato che «ci avviamo verso la conclusione di uno degli anni più pesanti e dolorosi che la storia del nostro Paese possa ricordare. Sono stati 12 mesi in cui il mondo che conoscevamo è stato scosso fin dalle fondamenta».

«Ci attendono ancora mesi difficili – hanno continuato i vertici dell’Associazione – e sarebbe da superficiali nascondere le gravi difficoltà e le sincere preoccupazioni ma, da imprenditori, non possiamo che puntare sul futuro alimentandone le aspettative ed attrezzandoci per riuscire a coglierle al meglio».

I prossimi mesi saranno decisivi sul fronte del Next Generation Eu, più noto in Italia come Recovery Fund, che in virtù delle ingenti risorse a disposizione immetterà sul mercato una importante iniezione di liquidità da destinare ad interventi di respiro strategico.

Per Amarelli, «spero che il 2021 sarà per le imprese e per l’intera società l’anno del cambiamento e della rinascita. Dobbiamo farci trovare pronti per provare a recuperare ciò che, in questi mesi, si è perduto su tanti fronti. Molto dipenderà da noi e dalla nostra capacità di reazione ma, soprattutto nel nostro territorio, moltissimo dipenderà da come sapranno riorganizzarsi le pubbliche amministrazioni in termini di efficacia delle politiche ed efficienza degli uffici».

«Come imprenditori – ha aggiunto Amarelli – dobbiamo spingere ancora di più sul grado di innovazione delle nostre aziende, come Associazione siamo impegnati a mettere a punto nuovi sistemi di relazioni, per una più incisiva azione di rappresentanza degli interessi delle imprese in uno con nuovi servizi maggiormente aderenti alle mutate e mutevoli esigenze delle aziende, come cittadini aumentare l’attenzione alla responsabilità sociale ed al valore della formazione per i nostri giovani».

Entra nel merito di quello che ha fatto registrare la filiera dell’edilizia il numero uno di Ance Cosenza. Per il presidente Perciaccante, «la grave crisi dovuta alla pandemia ancora in corso ha azzerato qualunque possibilità di ripresa del settore».

«Come Ance – ha spiegato – abbiamo cercato di affrontare, con efficacia, questa drammatica situazione assicurando qualificata assistenza alle imprese e svolgendo un apprezzato ruolo propositivo ai vari livelli istituzionali. La nuova misura del superbonus al 110% e alcune norme del decreto semplificazioni sono il frutto di questa azione».

«Il risultato non è ancora soddisfacente – ha proseguito Giovan Battista Perciaccante – perché manca un disegno organico di semplificazione delle procedure e delle autorizzazioni. A livello regionale, occorrerà rendere operativa e fruibile la piattaforma digitale per le autorizzazioni previste dalla nuova normativa antisismica. Nella stessa misura, continuerà la nostra opera di stimolo e supporto verso i principali enti appaltanti, dalla Provincia ai Comuni, per velocizzare gli iter necessari a trasformare in cantieri prima ed opere poi i tanti progetti approvati e finanziati».

Confindustria e Ance parlano di una sfida che non si può perdere: le risorse europee devono essere investite nella crescita dell’economia e nello sviluppo in chiave sostenibile delle città, dei territori e delle infrastrutture, dando avvio ad un grande piano di manutenzione dell’esistente e realizzazione di opere strategiche.

«L’anno che sta arrivando ci troverà pronti – hanno concluso i due presidenti –. Dobbiamo nutrire fiducia nella scienza, nel lavoro, nel buonsenso e nell’impegno di tutti, affinché venga restituita fiducia e si torni a credere nella possibilità di costruire un percorso di crescita e benessere». (rcs)