Il livore contro il Meridione di Vittorio Feltri. Nucera: «Non rappresenta la gente del Nord»

Il livore antimeridionalistico di Vittorio Feltri, direttore editoriale del quotidiano Libero è arcinoto, ma l’editoriale di ieri “Senza fretta, ma il Nord se ne andrà” ha lasciato interdetti non solo i meridionali. Con questo il titolo Feltri attacca nuovamente il Sud e l’epilogo dell’articolo – fa notare Giuseppe Nucera del movimento La Calabria che vogliano  – assomiglia ad un’inquietante minaccia: “Noi senza di voi campiamo alla grande, voi senza di noi andate a ramengo. Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritata”.

Nucera è stato il primo a indignarsi oltre ogni misura. L’ex presidente degli industriali reggini ritiene inaccettabile quanto affermato da Feltri e chiede a tutte le regioni meridionali di intervenire. «Non è purtroppo la prima volta che Vittorio Feltri si fa trasportare da un indecente livore anti-meridionale. Viviamo settimane delicate, alle prese con un’emergenza sanitaria ed economica. L’Italia ha ritrovato senso patriottico e spirito d’unione, decisivi per affrontare questa battaglia. Quanto scritto da Feltri  – sottolinea Nucera – è una gravissima offesa verso tutti i cittadini del Meridione».

Nel settembre del 2019 il giornalista di Libero è stato denunciato all’Ordine dei giornalisti per aver scritto “Lasciamo a Conte il suo zoo pieno di terroni e ostile al Nord che li mantiene tutti” in un suo articolo. Ieri il nuovo affondo contro il Meridione.

«Il pensiero espresso in diverse circostanze da Feltri – dice Giuseppe Nucera – non rappresenta assolutamente i cittadini del Nord. Tutti gli italiani sono più che mai uniti nella battaglia contro un nemico invisibile. Quelle di Feltri sono considerazioni che sporcano la dignità del Meridione e che devono essere combattuta con forza e determinazione. Il Movimento La Calabria che vogliamo metterà in campo una serie di iniziative per rafforzare il sentimento di solidarietà e legame tra il nord e sud dell’Italia, in forte contrasto al revanscismo nordista di Feltri.

L’Italia e il mondo intero stanno conducendo una complicata battaglia contro il Covid-19, non abbiamo bisogno di questo vergognoso virus anti-meridionalista: per questa ragione Nucera invita Feltri a visitare il Museo delle reali ferriere Borboniche di Mongiana (in provincia di Vibo Valentia) e al contempo il Governo nazionale a non dimenticare le promesse fatte per il rilancio del Sud. «In quella sede circa 1000 operai producevano il miglior acciaio d’Europa, Feltri potrà ammirare un esempio concreto di operosità e impegno di noi meridionali, in questo modo forse potrebbe rivedere le sue strampalate idee».

Nucera – a nome del suo movimento –  inoltre, ricorda «Al premier Conte l’impegno preso a Gioia Tauro per assicurare il rilancio del Sud, con il ripristino dei fondi destinati al Meridione e invece sottratti dal Nord. Adesso più che mai servono investimenti e risorse per ripartire, il Sud non può più essere abbandonato a se stesso. Negli ultimi dieci anni il Nord ha beneficiato di circa 40 miliardi di euro di investimenti destinati al Sud, è arrivato il momento di poter contare su queste fondamentali risorse per il nostro territorio. Da 20 anni il sistema Italia è fermo, il nostro paese può ripartire investendo al Sud. Adesso o mai più». (rrm)