Le creazioni dello stilista Anton Giulio Grande arricchiscono la mostra sui “Sette vizi capitali e contrappassi”

Le creazioni dello stilista calabrese Anton Giulio Grande protagonista alla mostra I sette vizi capitali e contrappassi, dell’artista Amedeo Brogli e organizzata dalla giornalista Elena Permegiani, che è stata inaugurata nella Coffee House di Palazzo Colonna a Roma.

La particolarità di questa inaugurazione è stata che, a ogni opera, è stata abbinata una creazione di uno stilista di alta moda e, tra questi, lo stilista Grande, che ha esposto un long dress di pizzo ricamato a mano bordeaux abbinata ad una cappa/ mantella di ottomano arricchita da ricami glitterati in nuances, il tutto bordato da un’interminabile rouches in duchesse di pura seta bordeaux cardinalizia , con tanto di strascico che evoca atmosfere di grande teatralità, che rappresenta il vizio dell’Ira.

Insieme a lui, ‘esposte’ le creazioni di Renato Balestra, Raffaella Curiel, Regina Schrecker.

Madrina dell’evento la principessa Jeanne Colonna, accompagnata dal marito il principe Prospero Colonna, per primi ad arrivare insieme alle signore Sandra Carraro e Paola Mainetti. Tra gli ospiti il principe Guglielmo Giovannelli e l’attore Edoardo Velo, venuto apposta per ammirare la creazione dell’amico Anton Giulio Grande. La mostra sarà visitabile fino al 6 novembre. (rrm)

Lo stilista calabrese Anton Giulio Grande protagonista al Festival del Cinema di Roma

Nei giorni scorsi, lo stilista calabrese Anton Giulio Grande è stato protagonista del red carpet del Festival di Cinema di Roma, accompagnato dalle due modelle Inna e Denisa che indossavano le creazioni della sua ultima collezione di Alta Monda autunno/inverno 2021/2021.

Lo stilista, infatti, ha mostrato le sue superbe creazioni in occasione della premièr del film Vita da Carlo di Carlo Verdone all’Auditorium della Musica, composte da tute iper ricamate, sexy e trasparenti in pizzo nero, coperte da appariscenti mantelli in ottomano glitterato con strascico, completamente bordati di rouches di duchesse bordeaux e piume di struzzo nero. Il tutto accessoriato da splendidi ed esclusivi gioielli della maison  I Gioielli della corona, tempestati di 50 carati di  diamanti purissimi  e 15 carati di smeraldi colombiani.

Insomma, delle «splendide valchirie», con un look da guerriere amazzoni realizzato, per l’occasione in esclusiva dal maestro dell’hair e del make up Paolo di Pofi, che traevano ispirazione  – come dichiara Grande – «agli anni ’70 provocatori che inneggiavano alla libertà e alla rottura degli schemi; gli anni delle esclusive frequentazioni dello studio 54 di New York , frequentato da Andy Wharol e da star come David Bowie e Amanda Lear. E proprio a queste due trasgressive icone che Grande ispira I looks delle sue ultime creazioni». (rrm)

Lo stilista calabrese Anton Giulio Grande presenta la nuova collezione di Alta Moda digital

Lo stilista internazionale calabrese, Anton Giulio Grande, ha presentato, nella suggestiva cornice di Piazza San Marco a Venezia, la sua nuova collezioni di Alta moda digital.

Con il benestare dell’Amministrazione comunale e della Biennale, lo stilista ha ottienuto i permessi per realizzare un video e un servizio fotografico nella straordinaria Piazza San Marco e presso il prestigioso e storico Hotel Danieli sulla Riva degli Schiavoni, ex dimora dei Dogi.

Anton Giulio Grande, da sempre legato a Venezia, anche lo scorso settembre è stato uno dei protagonisti sul red carpet del Festival del cinema, presentando anche lì una piccola collezione di alta moda, e ha deciso di andare a Venezia proprio nel periodo in cui ci sarebbe dovuto essere il Carnevale internazionale con una tradizione che dura da secoli.

Sei bellissime e giovanissime modelle, tutte volutamente venete, hanno indossato sei outfit di Alta Moda, quasi tutti neri, senza sottostare a regole e tendenze, senza tempo ne stagioni con esaltazione di lusso ed eccentricità allo stato puro. Unica finalità, quella di rendere eterno e per sempre un abito di Alta Moda. L’ispirazione è Venezia, la Venezia dei dogi, delle repubbliche marinare e delle fusioni col mondo orientale fin dai tempi di Marco Polo. È un sabba di abiti con caratteristiche must dello stilista ormai riconoscibilissime, con un tripudio di ricami, pizzi, frangie in jais e seta, abbinati a cappe, mantelle, giacchini, coprispalle e cappotti in matelasse’ trapuntati e ricamati con paillettes fluorescenti, arricchiti da bordi di piume di struzzo e rouches in duchesse.

In una Venezia insolita, senza maschere nè balli opulenti che in passato erano presi d’assalto dai regnanti europei, deserta, solitaria e surreale ma sempre unicamente affascinante, ecco apparire le sei bellissime modelle di Grande sfilare in solitudine tra colli e ponti con il gran finale a Piazza San Marco, sfidando l’acqua alta e le temperature gelide, in mise di pizzo, da sempre leit motiv di Anton Giulio Grande, che spiega e precisa le origini assolutamente italiane e nello specifico veneziano del pizzo.

Anton Giulio, da sempre affascinato dalla storia e dalla cultura di Venezia, trae la sua ispirazione da Burano con la sua tradizione secolare del mondo del merletto. Il finale è nella splendida cornice dell’ Hotel Danieli, capolavoro assoluto in stile gotico ma con influenze moresche e orientaleggianti che ha visto nei secoli prestigiosi soggiorni di artisti del calibro di Goethe, Proust, Wagner ecc…. (rrm)