Il reggino Francesco Billari nuovo Rettore della Bocconi

di PINO NANO – Ancora un calabrese ai vertici del sistema universitario italiano. Forse in questo caso però è più corretto dire del “Sistema accademico europeo”, trattandosi della Bocconi di Milano.

Il nuovo Rettore dell’Università italiana più famosa al mondo è infatti uno dei tanti figli di Calabria oggi lontani dalla propria terra di origine. Si chiama Francesco Candeloro Billari, ha 56 anni, è originario di Fossato (Montebello Jonico), ha frequentato il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci a Milano dove si era trasferita la sua famiglia, e oggi su proposta del presidente del Campus milanese Mario Monti, il Consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi all’unanimità lo ha nominato Rettore dell’ateneo per il biennio 2022/24.

Ancora un figlio di Calabria, dunque, ai vertici delle massime istituzioni culturali e accademiche della Repubblica. Credo che per la Calabria questa nomina debba essere motivo di orgoglio generale, così come lo è stata alcuni mesi fa per la nomina di Antonella Polimeni ai vertici dell’Università La Sapienza di Roma, per la nomina a Rettore del Campus biomedico del prof. cosentino Eugenio Guglielmelli e per la nomina di Beniamino Quintieri Presidente della Fondazione dell’Università di Tor Vergata. 

Un medagliere nazionale che conferma quanta qualità esporti la Calabria in giro per il mondo.   

«La sfida che ho l’onore di raccogliere, e per la cui opportunità ringrazio il presidente e tutti i membri del Cda, è stimolante e ambiziosa – sottolinea Francesco Billari -. Si tratta di contribuire allo sviluppo di un ateneo globale e inclusivo, sempre alla frontiera nella ricerca di conoscenze originali e rilevanti, e con una forte passione per la didattica e per la crescita delle nuove generazioni che risponderanno alle sfide della nostra società. Ringrazio Gianmario Verona per avermi voluto come suo vicario in questi anni, dandomi così la possibilità di sviluppare attitudini e competenze indispensabili per guidare la Bocconi verso il raggiungimento dei suoi obiettivi».

Francesco Billari era entrato a far parte della squadra di Gianmario Verona appena rientrato da Oxford, come prorettore alle Risorse umane e artefice di un piano per abbattere il “tetto di cristallo“, il CarDev, per la parità di genere in università. Attualmente è prorettore vicario, carica che manterrà fino al passaggio di testimone, il prossimo primo novembre. 

Classe 1970, padre di cinque figli, ha alle spalle riconoscimenti ufficiali e accademici che gli provengono da tutto il mondo. Nel 2012 la Population Association of America gli ha attribuito il “Clifford C. Clogg” Award for Mid-Career Achievement. Ha inoltre ricevuto un dottorato Honoris Causa dalla facoltà di Scienze Economiche Sociali e Politiche e della Comunicazione, Université Catholique de Louvain (2013).

Curriculum da primo della classe, numero uno per eccellenza, “pulcino dalle uova d’oro” dicono qui a Milano, Francesco Billari ha già ricoperto diversi incarichi accademici a livello internazionale, tra i quali Distinguished International Scholar presso il Department of Sociology e il Population Studies Center della University of    Pennsylvania (2008-09) e Visiting Professor presso il Department of Social and Political Sciences della Universitat Pompeu Fabra di Barcellona (2007).

Ma Francesco Billari è stato anche Presidente, Segretario Generale e Tesoriere della European Association for Population Studies e Presidente dell’Associazione Italiana per gli Studi di Popolazione, sezione della Società Italiana di Statistica. Ha inoltre ricoperto ruoli nei consigli scientifici di varie istituzioni, tra cui il Center for Demographic Studies, Institut National d’Études Démographiques, Netherlands Interdisciplinary Demographic Institute, Paris School of Economics, Vienna Institute of Demography. 

Per i suoi contributi di ricerca sulla demografia, lo studio dei corsi di vita, la sociologia e le politiche sociali, Francesco Billari è stato nominato Fellow della British Academy (2014), Foreign Corresponding Member della Austrian Academy of Sciences (2014), Fellow della European Academy of Sociology (2010). È attualmente Prorettore Vicario e Dean of the Faculty, nonché Professore di Demografia nel Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi.

Lo studioso è in realtà figlio della Bocconi sotto tutti gli aspetti, nel senso che si è laureato in Economia Politica presso l’Università Bocconi nel 1994, con specializzazione in Statistica e Ricerca Operativa. Nel 1997 è stato Doctoral Fellow presso il Max Planck Institute for Human Development di Berlino e ha ottenuto un Dottorato di Ricerca in Demografia presso l’Università di Padova (Dipartimento di Scienze Statistiche) nel 1998. Dal 1999 al 2002 è stato leader di un gruppo di ricerca presso il Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock. Un vero e proprio genio del suo mondo e della sua materia, e questo ha fatto di lui in mille occasioni diverse il vero ambasciatore della Bocconi per il mondo.

Professore di Demografia presso l’Università Bocconi dal 2002 al 2012 (fino al 2005 Associato e successivamente Ordinario), Francesco Billari si è successivamente trasferito all’Università di Oxford in qualità di Statutory Professor of Sociology and Demography e di Direttore del Department of Sociology e Professorial Fellow presso il Nuffield College, rientrando presso la propria alma mater nel 2017.

Che dire di più? In bocca al lupo professore. Anzi, meglio: in Bocca al lupo Magnifico. (pn)

Soverato incorona la Rettrice de La Sapienza Polimeni cittadina onoraria

di MARIA CRISTINA GULLÍ – La Rettrice dell’Università la Sapienza di Roma Antonella Polimeni, calabrese originaria della Locride, è diventata cittadina onoraria di Soverato. Il sindaco di Soverato Daniele Vacca e il vice sindaco Emanuele Amoruso le hanno conferito l’onorificenza nel corso di una semplice ma partecipata cerimonia, a conclusione dell’affollato convegno su “Donne e Scienza” al quale era stata invitata come relatrice dalla prof.ssa Paola Nucciarelli Coluccio, presidente dell’Associazione Biblioteca di Soverato. La stessa Associazione, è curioso ricordarlo, aveva proposto il nome della Rettrice Polimeni come presidente della Repubblica prima che fosse riconfermato Sergio Mattarella.

L’aula del consiglio comunale di Soverato era strapiena non solo di membri dell’Associazione ma di tanti cittadini venuti anche da lontano. 

Il sindaco e il suo vice hanno elencato le numerose motivazioni che sono alla base della cittadinanza onoraria concessa e si sono augurati di avere ospite nel comune la Rettrice almeno una volta all’anno, per poter programmare con lei una serie di iniziative culturali e scientifiche che renderanno la città di Soverato un punto di riferimento della costa jonica.  

La Polimeni, di padre calabrese di Locri-Gerace e di mamma romagnola, porta nel suo DNA i geni dell’antica splendida civiltà della Magna Grecia. Ospite della cerimonia, tra gli altri, il prof Salvatore Mongiardo, considerato uno dei filosofi migliori al mondo sul periodo della Magna Grecia.

La Polimeni è stata eletta Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma il 1° dicembre 2020. Nata a Roma nel 1962, si è laureata in Medicina a Roma nel 1987, ordinario di odontoiatria a Roma, è stata preside della Facoltà di Odontoiatria, nonché presidente della conferenza nazionale dei corsi di laurea in Odontoiatria. Ha fatto parte del CdA della Sapienza e quindi molto è esperta non solo di problematiche scientifiche innovative, ma anche di managerialità della vita amministrativa dell’Ateneo. 

Il prof. Giuseppe Nisticò, commissario della Fondazione Renato Dulbecco, anch’egli di origine di Soverato, ha introdotto e portato il saluto di benvenuto alla Rettrice, con la quale esistono antichi rapporti di amicizia e stima.

Nisticò ha ricordato che, purtroppo, la Calabria, dopo lo splendore del periodo magnogreco, dello straordinario periodo bizantino-normanno e l’intensa attività culturale del Vivarium di Cassiodoro, era rimasta per secoli priva di Università. «Finalmente – ha detto il prof. Nisticò –, grazie al grande statista Riccardo Misasi, dopo che era stato ministro della Pubblica Istruzione, fu fondata negli anni 70 l’Università di Arcavacata in Calabria e successivamente, grazie a lui, e al sottosegretario al Tesoro Carmelo Pujia ed ad altri qualificati politici calabresi, fu creata l’Università di Catanzaro con la nuova Facoltà di Farmacia istituita agli inizi degli anni 90. Così ci fu l’opportunità per i nostri studenti di non essere più costretti ad andare in Università lontane ma frequentare in Calabria corsi di laurea in cui erano stati chiamati a insegnare professori di alto profilo come Beniamino Andreatta a Cosenza e diversi premi Nobel presso la Facoltà di Medicina a Catanzaro. 

«Oggi – ha detto Nisticò – le nostre Università dispongono di un patrimonio umano di docenti e ricercatori veramente eccellente, che svolgono ricerche di avanguardia competitive in tutto il mondo.  Se riusciamo a richiamare, con incentivi, nella nostra Calabria giovani ricercatori calabresi che lavorano successo e dirigono prestigiosi istituti di ricerca nel mondo, saremo in grado di attuare una vera rivoluzione culturale e scientifica. E per la Calabria sarebbe sicuramente un significativo salto culturale, economico e sociale. 

«Ho avuto il piacere –  ha continuato Nisticò – di constatare l’amore della prof.ssa Polimeni per la Calabria quando da Presidente della Regione le avevo chiesto – ricevendolo immediatamente – un aiuto nella sua qualità di Preside della Conferenza italiana di Odontostomatologia la sua collaborazione per realizzare in Calabria una libera Facoltà privata di Odontoiatria in lingua inglese a Crotone. Qui infatti, già esisteva, grazie alla grande managerialità di un mio ex allievo, il dott. Massimo Marrelli, una struttura di eccellenza attraverso l’utilizzazione dei fondi dell’Unione Europea. 

«Anche di recente la Rettrice Polimeni ha espresso grande disponibilità di collaborazione con la Calabria: il suo Ateneo è diventato uno dei partner più qualificati che contribuisce a potenziare il nascente Renato Dulbecco Institute di Lamezia Terme che sarà diretto dal prof. Roberto Crea, lo scienziato di origine calabrese che da oltre 40 anni vive in California e che è considerato, per le sue scoperte, uno dei padri delle biotecnologie.

«Avere convinto Roberto Crea a rientrare in Calabria per dirigere scientificamente il Renato Dulbecco Institute è stata un’operazione straordinaria, come dimostrato dal fatto – ha dichiarato Nisticò – che proprio ieri è stato approvato dal Ministero del Sud il progetto dell’Istituto finanziato con circa 14 milioni di euro. È un vero trionfo per la Calabria e per questo desidero ancora ringraziare la Rettrice Polimeni per la sua rapida e intelligente decisione di partecipare alla realizzazione di questa straordinaria piattaforma di ricerca scientifica».

Infine, il prof. Nisticò ha invitato la Rettrice Polimeni a dare «il suo contributo scientifico e culturale alla task force che insieme con il prof. Giuseppe Profiti, supermanager dell’Azienda Zero della regione Calabria, stiamo organizzando per rilanciare la sanità nella nostra Regione e realizzare quell’ambizioso progetto, condiviso pienamente dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, che abbiamo voluto chiamare “Calabria Silicon Valley. Una rete, cioè, di centri di eccellenza che ancora mancano in Calabria e di cui i cittadini hanno enorme bisogno per evitare di ricorrere a cure specialistiche fuori della regione. Ringrazio il prof. Profiti – ha concluso Nisticò – per la sua qualificata presenza a questa cerimonia e sono sicuro, ben conoscendo il curriculum professionale di economista della sanità di fama internazionale (è stato direttore generale dell’Istituto Tumori di Genova, dell’Istituto Gaslini della Liguria, nonché direttore generale dell’Azienda regionale della sanità in questa regione e ha assolto con grande competenza al ruolo di direttore generale dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma), e sono sicuro che egli offrirà le garanzie più ampie, insieme con la task force di docenti e specialisti calabresi nel settore della Medicina e della Sanità. Si capirà così che finalmente siamo in una nuova era della vita politica della Calabria».

Dopo la conferenza precisa e dettagliata con cui la prof.ssa Polimeni ha svolto la sua relazione su  Donne e Scienza, in cui in maniera dettagliata ha riportato le statistiche della presenza e del ruolo femminile in seno all’Università di Roma La Sapienza, la Rettrice si è augurata che in futuro ci sia una maggiore valorizzazione delle giovani e brillanti donne laureate presso il suo Ateneo.

Dopo il conferimento del diploma della cittadinanza onoraria, la Rettrice Polimeni ha espresso vivissimo compiacimento e commozione e ha annunciato che sta già pensando di inserire la Calabria, in collaborazione con le Università regionali, in progetti di ricerca di livello nazionale. Una premessa importante per offrire ampie prospettive di futuro ai giovani calabresi che hanno talento e capacità e cercano opportunità di crescita e valorizzazione delle proprie competenze.

Locri premia la calabrese Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza

Locri premia ‘le sue radici’, conferendo ad Antonella Polimeni, locrese e Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, il Premio Radici Calabresi, «visto il suo prestigioso incarico, la sua professionalità, l’amore verso questa terra e per la sua importante professione in campo scientifico, accademico e culturale».

Istituito dal Comune di Locri, per «esaltare la nostra terra e dimostrare che la calabresità è un valore», il Premio vuole conferire il giusto riconoscimento alle donne e agli uomini di origini calabresi che, con impegno e professionalità, hanno dato lustro alla Calabria consentendo di divenire fucina di personalità socialmente e culturalmente rilevanti in ambito internazionale.

La serata, svoltasi nel giardino della Fondazione Zappia, e impreziosita dall’intermezzo musicale della cantante Michelangela Trichilo, dell’Associazione Musicale Santa Cecilia, ha visto il giornalista Pietro Melia, direttore della rivista Riviera, intervistare la Rettrice e discutere di Cittadini illustri nel mondo scientifico e accademico.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese: «la nostra prestigiosa Rettrice, dalle solide origini locresi, mi ha colpito per essere una persona semplice, competente e molto determinata. Oggi, la professoressa Polimeni rappresenta per tutti il simbolo dell’Altra Locride, la Locride importante, la Locride accademica, la Locride che si è affermata ai vertici del mondo accademico scientifico, sindacale, culturale, della burocrazia pubblica, del giornalismo, della magistratura, dell’avvocatura, delle professioni e dell’imprenditoria. Personalità che rappresentano l’orgoglio della Locride e della Calabria».

«Alla Rettrice – ha aggiunto – e a tutto questo affermato mondo, in gran parte presente ad onorare Antonella Polimeni, ho rivolto un appello a dare un contributo alla propria terra, a contribuire alla rinascita della Locride che gli ha dato le origini.
Noi che viviamo la Locride quotidianamente con impegno, sacrificio e amore abbiamo bisogno di quest’Altra Locride che sono certo risponderà presente alla nostra richiesta di aiuto e, tutti insieme, costruiremo un futuro bellissimo e per il nostro meraviglioso territorio».
«Qualcuno dirà che sono un passionale visionario – ha concluso – ma sono convinto che con l’amore e con una visione, lunga e strategica, si può cambiare anche un destino segnato da tante negatività. Io amo la mia terra e continuerò a lottare per darle un futuro sempre più bello».

La prof.ssa Polimeni, che ha accettato di far parte del comitato scientifico di Locride capitale della cultura, ha ringraziato i presenti e apprezzato il premio, affermando che si tratta di un riconoscimento da condividere con tutte le forze positive della Calabria, e ha lanciato un appello ai giovani: «studiate e lavorate per questa terra». (rrc)

Nel toto-ministri la Calabria sogna in rosa: la Rettrice Polimeni e Luisa Torchia

Se la Calabria politica non riesce da anni ad esprimere un ministro (l’ultimo è stato Marco Minniti, in precedenza c’erano stati Loiero, Casalinuovo, Mancini e Misasi), la Calabria del merito rischia di entrare prepotentemente nel Governo dei Migliori presieduto da Mario Draghi. I nomi di due donne calabresi, affermatesi ai vertici del mondo universitario italiano, sono entrati nell’intricato puzzle che MrBCE dovrà risolvere entro la fine della settimana per dare vita al suo Gabinetto di Salvezza Nazionale. Ma chi sono Luisa Torchia e Antonella Polimeni, date come possibili ministre dell’Esecutivo Draghi? La prima potrebbe diventare il potente Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, la seconda ministra dell’Università.

Luisa Torchia è catanzarese, compirà 64 anni il prossimo 15 aprile, dal 1994 è professore ordinario di diritto amministrativo. Ha insegnato nelle Università di Catanzaro e di Urbino e presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Roma, tenendo corsi di Diritto amministrativo, Diritto pubblico, Diritto pubblico dell’economia, Amministrazione comparata. Dal 2003 insegna presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di RomaTre, tenendo i corsi di Diritto amministrativo I e II e di Diritto amministrativo europeo. Conosce molto bene non solo il mondo universitario, ma anche i palazzi del potere, essendo stata consulente di Palazzo Chigi e di altri ministeri. Ha fatto una bella esperienza con Sabino Cassese ed è considerata una delle maggiori esperte di diritto amministrativo.

Antonella Polimeni, la prima Rettrice nella storia dell’Università La Sapienza di Roma, è nata nella Capitale 58 anni fa, ma nelle sue vene scorre sangue amaranto perché la sua famiglia è rigorosamente reggina. Già preside della facoltà di medicina e odontoiatria, oggi guida la più grande Università europea, fondata nel 1303, con undici facoltà, 120 mila studenti e quasi 5mila professori e ricercatori.

II governo Draghi diverrebbe in questo caso l’Esecutivo “più calabrese” degli anni recenti, non per merito di una politica debole e quasi inesistente, ma solo per i veri meriti di due donne straordinarie. Che ci auguriamo non dimentichino le loro radici ed indirizzino le risorse del Recovery Fund anche verso la regione più periferica e dimenticata del Paese. (drs)

Gli auguri della Uil Calabria alla neo Rettrice de La Sapienza Polimeni

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo e la coordinatrice regionale Pari Opportunità Uil Calabria, Anna Comi, hanno dichiarato che «in una fase in cui è ancora assai difficile ottenere la parità retributiva, di mansioni e di accesso alle cariche elettive e di guida istituzionale, la nomina di Antonella Polimeni alla guida dell’Università La Sapienza di Roma è «una notizia che ci rinfranca e ci fa guardare al futuro con meno disillusione».

«Il fatto, poi – hanno aggiunto – che la stimata professoressa di Odotontostomatologia, chiamata alla guida della più importante casa della cultura nazionale dopo settecento anni di guida al maschile, abbia natali reggini ci riempie d’orgoglio. Sentimento questo rinfrancato dal fatto che Antonella Polimeni riceve il testimone da un altro luminare universitario di origini calabresi: il professore Eugenio Gaudio che, in questi anni, ha guidato con lungimiranza una delle fucine più importanti della classe dirigente italiana del presente e del futuro».

«La sua capacità di fare sintesi – hanno proseguito – fra le varie anime accademiche, di progettare il futuro delle giovani generazioni ragionando insieme a loro, senza steccati pregiudiziali, è la plastica dimostrazione del valore umano e professionale della neo Rettrice. In questo momento così difficile e delicato per la nostra regione alla neo rettrice dell’Università “La Sapienza” vanno un augurio per l’incarico ricevuto, la  sincera vicinanza per il gravoso impegno che sarà chiamata ad assumersi nei prossimi anni e il convinto invito a non dimenticare la Calabria, la sua terra, stretta fra un’emergenza Coronavirus spietata dal punto di vista economico e sociale e l’incapacità della sua classe dirigente di reagire al virus e trovare soluzioni concrete alle sue pesanti ricadute, ma di adoperarsi dal suo nuovo ed eccellente osservatorio, per quanto di sua competenza, per il bene di quella che è la sua regione». (rrm)

L’orgoglio della Calabria per l’elezione di Antonella Polimeni a Rettore de La Sapienza

È una notizia che riempie il cuore di orgoglio di tutti i calabresi, quella della reggina Antonella Polimeni, che è la prima donna a essere stata eletta Rettore dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

Uno dei primi a congratularsi con la neo Rettrice è stato l’ex presidente della Regione Calabria, nonché illustre farmacologo di fama internazionale Pino Nisticò: «Una scelta che premia e riconosce il merito, in una scienziata, una ricercatrice e una manager che saprà gestire al meglio, in questo grave momento di pandemia, le tante criticità e alzerà il livello degli standard della sanità, nonché darà un qualificato contributo alla lotta contro il Covid. Un impegno che, tra l’altro – come ha dichiarato la stessa Polimeni –, servirà a ricomporre la frattura tra scienza e società, nel quadro della grave diffidenza che si registra nei confronti della ricerca».

«Un orgoglio che sento il dovere di esprimere a nome dell’intero Consiglio Regionale della Calabria» ha dichiarato Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria, aggiungendo che «la prof.ssa Polimeni ha origini orgogliosamente reggine e racchiude nella sua straordinaria storia tutte le caratteristiche di noi calabresi: testardaggine, impegno, passione».

«Un particolare di non poco conto – ha aggiunto – è la prima donna chiamata a governare La Sapienza, un ateneo con una popolazione di 120mila studenti e quasi 5mila tra docenti e ricercatori. Rivolgo, ovviamente, anche un saluto al Rettore uscente, il prof. Eugenio Gaudio, anch’egli orgogliosamente calabrese, che ha guidato l’Università della Capitale per sei anni. Una telegrafica considerazione».

«Mentre il Governo continua a cercare fuori dalla Calabria i manager che dovrebbero salvare la nostra sanità – ha concluso il presidente Tallini – sono sempre di più i calabresi che raggiungono – come la professoressa Polimeni – i più alti traguardi in Italia e all’estero nel campo della sanità e della formazione universitaria».

«È la prima magnifica Rettrice, in 700 anni di storia, per uno dei più grandi atenei d’Europa: La Sapienza. Cos’altro da aggiungere? Alla prof.ssa Antonella Polimeni un grande augurio» ha scritto su twitter il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.

L’assessore regionale alle Pari Opportunità, Domenica Catalfamo, ha dichiarato che «con la professoressa Antonella Polimeni, diventano 7 le donne rettore degli 84 atenei del nostro Paese. Ancora un numero esiguo ma un ulteriore segnale di incoraggiamento per le donne che si impegnano nel proprio lavoro e per le donne che, con grandi rinunce personali, dedicano la propria vita alla ricerca scientifica».

«Uno studio dell’organismo internazionale – ha proseguito Catalfamo – che ogni anno misura in 144 Paesi il divario di genere, il World Economic Forum, evidenzia che se si colmasse il gap uomo/donna nel settore direzionale, il Pil aumenterebbe di 6 miliardi di dollari. Ciò conferma l’importanza di ogni ulteriore passo avanti nella direzione del riconoscimento obiettivo dei valori professionali. E parlo di riconoscimento obiettivo nella certezza che, per il particolare ruolo anche gestionale che la docente si accinge a ricoprire, il percorso che ha condotto alla nomina sarà stato fondato principalmente sulle valutazioni delle capacità manageriali e della valenza scientifica del medico e della ricercatrice».

«In questo momento così difficile per la nostra regione – ha aggiunto – quasi come fosse un casuale segno di riscatto, si plaude anche alle origini reggine divulgate dalla stampa della professoressa Polimeni che si avvicenda con l’uscente Rettore Eugenio Gaudio, anche egli calabrese. I due rettori ricoprono un ruolo importante insieme alle tante eccelse professionalità calabresi nel campo sanitario che si distinguono a livello internazionale e nazionale, oltre che ai valorosi clinici che hanno avuto la forza e l’orgoglio di rimanere in questa terra, continuando ad operare su un campo difficile a servizio dei propri concittadini».

«Auguri allora – ha concluso l’assessore Catalfamo – per il nuovo corso alla Università La Sapienza, antico prestigioso simbolo del nostro Paese nel mondo accademico internazionale. Auguri Magnifico Rettore, medico, ricercatore, donna e manager. La aspettiamo in Calabria!».

«Buon lavoro ad Antonella Polimeni, nuova Rettrice della Sapienza, prima donna nella storia dell’ateneo a riuscirci. Dopo il rettore Gaudio un altro calabrese alla guida della Sapienza. Un motivo di orgoglio per le donne e per tutta la Calabria» ha scritto su twitter il deputato del PD Nicola Carè.

Il senatore di Forza ItaliaMarco Siclari, ha espresso «la mia più viva soddisfazione per l’elezione di Antonella Polimeni a Rettore della Sapienza».

«A parte l’alto valore scientifico del nuovo Rettore – ha aggiunto – come dimostra la sua sterminata produzione scientifica ed accademica, non si può che gioire, con il massimo rispetto per gli altri validissimi pretendenti alla carica, per la prima donna Rettore in 700 anni di storia dell’ateneo capitolino. All’ex Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, oggi Magnifico Rettore giungano le mie congratulazioni ed i più sentiti auguri di buon lavoro, al Rettore uscente, Eugenio Gaudio, pervenga il grazie ed il plauso per l’ottimo lavoro svolto».

Entusiasmo è stato espresso dalla senatrice di Italia Viva, Silvia Vono che si è detta «particolarmente orgogliosa che, proprio una donna calabrese, sia la prima a ricoprire il prestigioso incarico alla guida del più grande Ateneo d’ Europa. Succede ad un altro calabrese, Eugenio Gaudio, che ringrazio per il grande lavoro svolto».

Anche il senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, ha voluto augurare buon lavoro alla neo Rettrice, «una donna di Calabria che ha scritto una pagina di storia d’Italia».

«È un grande motivo di orgoglio per la Calabria intera – ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro –l’elezione della professoressa Antonella Polimeni a Rettore dell’università La Sapienza di Roma, che assume il prestigioso incarico finora ricoperto da un altro illustre calabrese, il prof. Eugenio Gaudio».

«La professoressa Polimeni, già preside della Facoltà di Medicina – ha aggiunto – è la prima donna a guidare il più grande ateneo d’Europa, che ha una popolazione di oltre 113 mila studenti. Un ulteriore esempio della grande capacità e competenza che i calabresi sono capaci di esprimere, e che continua ad essere riconosciuta, purtroppo, soprattutto fuori dai confini regionali».

«È paradossale – ha concluso – che il governo continui a cercare fuori dalla Calabria il deus ex machina a cui affidare il destino della sanità calabrese».

«Un grande orgoglio per Reggio Città Metropolitana e per i suoi cittadini residenti, e quelli che sono andati in ogni angolo del mondo» ha scritto su Facebook il prof. Pasquale Amato.

Anche Federalberghi Calabria ha voluto augurare ‘buon lavoro’ al neo Rettore, ricordando che «per la prima volta, in una storia lunga 700 anni, una donna alla guida dell’Ateneo, tra i più antichi al mondo». (rrm)