Gli allevatori emiliani in tour nelle aziende agricole zootecniche calabresi

Allevatori emiliani in tour nelle aziende agricole zootecniche calabresi. Gli associati Araer, accompagnati dal direttore Claudio Bovo, hanno visitato alcune aziende afferenti ad Ara Calabria. In particolare, Araer ha avuto modo di conoscere la Società agricola Campotenese di Morano Calabro e l’Azienda zootecnica Eredi Gentile di Cirò.

La prima è una realtà cooperativa dove si allevano circa 600 bovine di razza Frisona di cui 260 in lattazione con una produzione media giornaliera di quasi 99 quintali di latte, tutto trasformato nel caseificio aziendale in formaggi tipici come mozzarelle, caciocavallo e ricotta che vengono consegnati ogni giorno in 400 punti vendita della provincia di Cosenza ma anche venduti nello spaccio aziendale. La cooperativa è stata fondata negli anni Settanta e oggi conta una ventina di soci storici, dando lavoro a 40 dipendenti, dispone di 140 ettari di terreno, in parte di proprietà in parte in affitto, dove si coltivano foraggi destinati all’alimentazione del bestiame.

Azienda che si conferma anche per quest’anno prima in Calabria nella classifica pft (indice di selezione della razza Frisona italiana), certifcato da Anafibj (Associazione Nazionale Allevatori della Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana) e, secondo i dati elaborati da Aia (Associazione Italiana Allevatori), tra i primi allevamenti in Italia di frisona per kg di proteine prodotte nel corso dell’anno 2023. A far gli onori di casa il presidente Domenico Maradei e il direttore, oltre che veterinario aziendale, Santo Sola.

Per la seconda azienda, su una proprietà di circa 400 ettari che si estende da Umbriatico a Cirò, vengono allevate circa 100 bovine di razza podolica. Si producono su una parte delle fattrici incroci da carne da destinare all’ingrasso. Mentre sulle migliori vacche si effettua riproduzione in purezza esclusivamente con tori podolici acquistati al centro genetico linea maschile di Laurenzana.

Il lavoro di selezione, iniziato quasi un secolo fa, ha portato i capi podolici dell’azienda Gentile sui gradini più alti dei podi di numerose mostre, nei centri genetici di linea maschile e femminile. Moltissime le manze vendute per riproduzione in tutto il sud Italia e i tori abilitati alla monta nelle aziende podoliche. Ad accogliere i numerosi allevatori emiliano-romagnoli sono stati i proprietari, Salvatore e Antonio Gentile, rispettivamente padre e figlio.

Il tour si è concluso in modo gustoso all’agriturismo Silipetto, assaggiando i prodotti tipici calabresi e la carne podolica, entrambi molto apprezzati.

«È doveroso fare i complimenti alle imprese che abbiamo visitato – ha affermato il direttore Bovo – dove abbiamo appurato passione, ricerca e innovazione, con una grande attenzione verso una zootecnia sostenibile. Abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria che raramente si riscontra e che sancisce un forte legame tra due realtà, quello emiliano-romagnolo e quello calabro, molto diversi tra loro ma accomunate dalla medesima dedizione per una giusta e proficua valorizzazione delle rispettive zootecnie locali».

Gli esponenti Araer sono stati accompagnati dal presidente e direttore di Ara Calabria, rispettivamente, Michele Colucci e Filomena Citraro, che hanno commentato: «E’ stato un onore ospitare questo gruppo di allevatori perché hanno portato nei nostri territori la loro esperienza e favorito un confronto per noi fondamentale, pur nel rispetto delle diversità che ci caratterizzano. Un plauso alle nostre aziende che ci hanno reso fieri ed orgogliosi del lavoro, dell’impegno e dei sacrifici quotidiani». (rcz)

LAMEZIA – Grande partecipazione al primo seminario apistico di Ara Calabria

Ha registrato una grande partecipazione La nutrizione degli alveari e diversificazione dell’azienda apistica: L’idromele, il seminario dedicato al mondo apistico organizzato da Ara Calabria  – Associazione Regionale Allevatori e svoltosi all’Agriturismo Trigna Lamezia Terme.

Obiettivo degli incontri, offrire un supporto mirato e qualificato per affrontare le sfide quotidiane del settore apistico, discutendo, con esperti del settore, argomenti di vitale importanza, come sanità degli alveari, piani di lotta alla Varroa, normative di riferimento.

A relazionare sono stati l’apicoltore-erborista, specializzato in Scienze e Tecnologie Alimentari, Rosario Sica e la docente, tecnica apistica, Alessandra Giacomelli.

Nella sessione inaugurale è intervenuta il direttore di Ara Calabria, Filomena Citraro, che ha annunciato l’apertura imminente di uno sportello dedicato all’assistenza tecnica per gli apicoltori in ogni provincia della regione, in ottemperanza Reg. Ue 2021/2115 – Scheda Azione A.2. Assistenza Tecnica e Consulenza alle aziende, interventi e dimostrazioni pratiche.

Le prossime date in programma sono l’8 e il 29 marzo, il 12 e il 23 aprile, il 10 maggio e il 7 giugno, nella sala conferenze dell’Agriturismo Trigna. (rcz)

Ara Calabria a Roma per festeggiare Sant’Antonio Abate

C’era anche una delegazione di Ara Calabria – Associazione Regionale Allevatori, guidata dal presidente Michele Colucci e dal direttore Filomena Citraro, a Roma per festeggiare, assieme agli allevatori, San Francesco Abate.

Sguardi curiosi e ammirati da parte dei cittadini romani e dei numerosi turisti, dinanzi la “Stalla sotto il cielo” allestita in Piazza Pio XII, con animali della fattoria che popolano le campagne nazionali, dall’Associazione Italiana Allevatori – A.I.A., in collaborazione con le associate territoriali e a fianco della Coldiretti.

Sguardi curiosi e ammirati da parte dei cittadini romani e dei numerosi turisti, dinanzi la “Stalla sotto il cielo” allestita in Piazza Pio XII, con animali della fattoria che popolano le campagne nazionali, dall’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A., in collaborazione con le associate territoriali e a fianco della Coldiretti.

Momento centrale ed intenso è stata la celebrazione della Santa Messa all’interno della Basilica vaticana presieduta dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro, il quale ha impartito la benedizione agli allevatori, alle loro famiglie e agli animali radunati intorno alla “Stalla sotto il cielo”, ricordando che «l’uomo deve continuare ad essere custode e non ‘padrone e tiranno’ nei confronti della Natura; tutti dobbiamo imparare e condividere i frutti che essa ci fornisce, e prendere esempio gli uni dagli altri. Come gli allevatori si prendono cura dei loro animali, tutti noi dobbiamo prenderci cura degli uomini. La preparazione al prossimo Giubileo del 2025 deve essere uno stimolo alla preghiera e a rivolgere un maggior rispetto verso il Creato».

Nel corso della Santa Messa, all’inizio della Liturgia eucaristica, Ara Calabria ha portato in dono all’altare un cesto di prodotti calabresi costituito da formaggi e salumi, pane e vino offerti dagli associati calabresi.

Gli allevatori hanno voluto, ancora una volta, testimoniare il forte attaccamento al loro lavoro e lanciare un messaggio alle Istituzioni ed ai cittadini riguardo l’importante ruolo ricoperto dalla zootecnia al servizio della collettività e dell’economia del Paese, in quanto promuove l’economia circolare, il risparmio energetico, la valorizzazione e la manutenzione dei pascoli e delle aree interne, la salvaguardia della biodiversità animale. (rrm)

Successo per Buca – Il Buono di Calabria, Gallo: Puntare in alto e mirare alla qualità

Valorizzare il latte e la carne di Calabria. È stato questo l’obiettivo della prima edizione di Buca – Il Buono di Calabria, promosso da Ara Calabria, Associazione regionale allevatori e dalle Organizzazioni di Produttori in collaborazione l’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Emanuele II” e la Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro e svoltosi al Parco della Biodiversità di Catanzaro.

Le organizzazioni di produttori che hanno partecipato all’iniziativa sono: Agroalimentare Assolac di Castrovillari, Associazione Produttori Ovini-Caprini della Calabria di Crotone, A.Pro.Zoo di Montalto Uffugo, A.P.Z. di Crotone, Associazione Regionale Suini di Figline Vegliaturo, Cereal Latte di Cutro, Fattoria della Piana di Candidoni, Società Cooperativa Agricola L’Ovile di Cirene di Squillace.

È stata una mattinata intensa dedicata alla riscoperta dei sapori dei prodotti zootecnici made in Calabria. All’interno dell’I.I.S. “Vittorio Emanuele II” è stata organizzata una degustazione guidata per gli studenti a cura degli alunni della scuola che per l’occasione hanno ricoperto il ruolo di “ciceroni del gusto” e hanno fatto provare la bontà di una sana merenda con pane, formaggio e salume. Attività svolta nell’ambito delle celebrazioni del centenario della cantina dell’I.I.S. “Vittorio Emanuele II”.

Al museo Musmi si è svolto il convegno dedicato all’importanza della valorizzazione del latte e della carne di Calabria. L’incontro è stato aperto dal presidente e dal direttore di Ara, rispettivamente Michele Colucci Filomena Citraro.

«Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi dell’ottima riuscita dell’evento – hanno dichiarato –. È stato realizzato uno straordinario lavoro di rete, tutti si sono sentiti parte di questo progetto e si sono adoperati per la buona riuscita di un evento che vuole proseguire il suo percorso e crescere sempre più».

Forte eco per le parole espresse dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha sottolineato il valore e l’importanza dell’operato di Ara Calabria e di un settore, quello della zootecnia, custode della tradizione ma che guarda anche al futuro e sta crescendo molto in Calabria e ha spronato ad «alzare gli obiettivi, puntare in alto e mirare alla qualità».

Significativa, quindi, la presenza e la vicinanza della Regione, anche con le relazioni attente e mirate del direttore generale del Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo, e il dirigente del settore Ambiente Zootecnia, Giovanni Pandullo.

Sono intervenuti: la dirigente dell’IIS “Vittorio Emanuele II”, Rita Elia; la direttrice della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, Patrizia Delfino; il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso; il presidente della Provincia, Amedeo Mormile; il professor Domenico Britti del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Magna Graecia di Catanzaro; il direttore regionale di Coldiretti, Pietro Bozzo; il presidente di Confagricoltura Catanzaro, Walter Placida; il vice presidente di Copagri Calabria, Francesco Barretta; il direttore della CIA Calabria, Franco Belmonte.

Hanno inviato i loro saluti, dimostrando interesse e attenzione, anche il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti,

Punto focale è stato la sigla del protocollo d’intesa tra Ara Calabria, Organizzazioni dei Produttori e Associazione Provinciale Cuochi che porterà ad una maggiore valorizzazione dei prodotti zootecnici calabresi da parte degli chef regionali afferenti alla rappresentativa realtà associativa.

«Siamo onorati di questa collaborazione – ha affermato Domenico Origlia, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi – e siamo pronti a realizzare tantissime iniziative con l’Ara Calabria e le Organizzazioni di Produttori per far conoscere il buono della Calabria».

L’evento è terminato con l’assaggio dei piatti preparati dalla sezione scuola alberghiera della Casa Circondariale “Ugo Caridi” con i prodotti delle Organizzazioni di Produttori. (rcz)

Il presidente Mancuso: Prestare massima attenzione legislativa e amministrativa prodotti zootecnici

«Abbiamo un patrimonio inestimabile che gli allevatori in particolare tutelano e tramandano di generazione in generazione e a cui occorre prestare la massima attenzione legislativa e amministrativa. Anche per proteggere le metodologie tradizionali di produzione, promuovere la biodiversità e contrastare  fenomeni come la contraffazione e la standardizzazione». È quanto dichiarato dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, intervenendo all’iniziativa: Buca – Il Buono di Calabria – Valorizzazione Latte e Carni, promossa da Ara Calabria e dalle Organizzazioni dei produttori, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Emanuele II” e la Casa circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro.

«Ho partecipato con piacere a un’iniziativa tesa a valorizzare i prodotti zootecnici e che molto opportunamente – mettendo assieme i protagonisti del settore con studenti, chef regionali e le competenze maturate nella  Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’  – dà valore alla collaborazione – ha aggiunto – per contribuire alla crescita del settore enogastronomico di una regione crocevia di culture e sapori unici».

«Dalle montagne e colline dei pascoli verdi alle coste del Tirreno e dello Ionio – ha proseguito – i nostri prodotti agroalimentari sono la sintesi di un territorio variegato e ricco di risorse che ne svela la marcata identità culturale. La valorizzazione dei salumi e dei formaggi calabresi non è solo un atto di giustizia verso i produttori locali, che con grandi sacrifici affrontano molteplici difficoltà per stare sul mercato,  ma anche un mezzo per promuovere il turismo enogastronomico (il 74% dei turisti italiani ha visitato infatti luoghi di produzione nel corso dei viaggi degli ultimi tre anni con i caseifici e le aziende agricole che hanno raggiunto livelli di interesse come quello per le cantine) e incentivare lo sviluppo economico e la crescita della regione».

Ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale: «Investire nella promozione di queste eccellenze – ha sottolineato – equivale a un investimento nel nostro futuro collettivo. Lo dimostrano anche i dati relativi a quello che è stato un 2022 da record. Sia per i salumi Dop di Calabria, con una produzione che è aumentata del 60% (dati del Consorzio di tutela salumi di Calabria Dop), che per la produzione di latte, settore in cui il nostro Paese è il terzo produttore europeo, a fronte di una costante crescita della domanda (+4.4%), per quanto riguarda i formaggi italiani che volano nei mercati di tutto il mondo in cui i nostri produttori sono un tassello fondamentale per garantire unicità, qualità e gusto». (rcz)

 

L’Ara Calabria fa il punto su emergenza tubercolosi bovina: Serve piano di eradicazione

C’è una grave situazione epidemica di tubercolosi bovina in Calabria. È quanto emerso dalla giornata di studi organizzata da Ara Calabria, che ha rilevato come la nostra regione è al terzo posto per il numeri di Focolai, e di come Crotone è la provincia più colpita, con oltre 50 casi.

«I casi – si legge – sono concentrati prevalentemente nell’area nord della provincia, interessando i comuni ricadenti nel distretto di Cirò Marina con una preoccupante e crescente espansione nei comuni limitrofi. Preoccupa molto il progressivo interessamento anche del territorio della provincia di Cosenza».

Il prof. Giuseppe Iovane, prof. ordinario di Malattie Infettive di Medicina Veterinaria all’Università Federico II di Napoli, ha evidenziato come una precoce diagnosi e l’allontanamento immediato degli animali infetti possano limitare il diffondersi dell’infezione. Esaminando le vigenti normative si evince che le prove ufficiali per la diagnosi di Tubercolosi sono il test dell’Intradermoreazione (IDT) e il test del Gamma-Interferone (γ-IFN), quest’ultimo risulta essere più celere ed efficace.

Da qui la necessità di un piano straordinario di eradicazione, il quale non può prescindere dall’utilizzo di tali test, con l’istituzione di una cabina centrale di regia che veda tutti i soggetti coinvolti (Regione Calabria, IZS, ARA Calabria, Università). Quanto proposto deve attivarsi tramite l’istituzione sul territorio di una Task Force di Veterinari dedicati esclusivamente a tale attività e il coordinamento e potenziamento della rete di laboratori dell’Istituto Zooprofilattico in quanto, ad oggi, solo il laboratorio della sezione di Catanzaro è attrezzato per processare i campioni e solo in alcuni giorni della settimana.

L”incontro, che ha visto la partecipazione di una delegazione di Confagricoltura e di Coldiretti, è stato coordinato dal presidente e dal direttore di Ara Calabria, rispettivamente Michele ColucciFilomena Citraro.

In tale occasione è stata esposta la grave situazione epidemica di Tubercolosi bovina. Tale patologia, sostenuta dal Mycobacterium Bovis, da anni sta colpendo gli allevamenti di bovini allo stato brado della Calabria, causando molteplici focolai sul territorio che vedono coinvolte diverse aziende di bovini, mettendo a rischio anni di duro lavoro da parte degli allevatori i quali hanno investito tempo e risorse per la selezione genetica ed il miglioramento del benessere animale, fornendo al consumatore prodotti tipici e di alta qualità.

Dall’analisi dei dati la razza maggiormente colpita al momento risulta essere quella Podolica. E’ inoltre emerso che tale problematica si sta diffondendo anche agli allevamenti intensivi di vacche da latte di alta selezione, con il rischio di travolgere una filiera che è pilastro portante dell’economia zootecnica della regione.

È da evidenziare che la TBC appartiene a quelle patologie definite zoonosi, malattie infettive trasmissibile dall’animale all’uomo e viceversa, per cui il rischio, oltre che interessare il comparto zootecnico, interessa la salute pubblica dei cittadini.

Considerato che si sta assistendo ad una preoccupante recrudescenza della patologia, con un significativo aumento di casi, significa che le misure fino ad ora adottate non sono sufficienti e che bisogna intervenire urgentemente e celermente, mettendo in campo uomini e mezzi in maniera straordinaria.

Quanto emerso dall’incontro sarà condiviso con le istituzioni regionali, per rappresentare la grave situazione sanitaria in cui versano numerosi allevamenti bovini della regione e il rischio che corrono tutti i cittadini. (rcz)

Ara Calabria: No al cibo sintetico, vogliamo carne di qualità

Ara Calabria ha espresso soddisfazione per il divieto di produrre e commercializzare carne sintetica in Italia. Per l’Associazione Regionale Allevatori, infatti, «è fondamentale essere informati. È importante sapere che le carni prodotte artificialmente sono, al termine del ciclo di produzione, alimenti altamente processati, contenenti moltissimi additivi e conservanti e sottoposti a una lunga lavorazione industriale per poter conseguire l’aspetto e il gusto con cui vengono presentati».

«Inoltre, il cosiddetto “cibo in provetta” produce emissioni tra le 4 e le 25 volte più elevate rispetto a quelle prodotte dalla carne allevata– viene sottolineato –. La carne proveniente da allevamenti di qualità, come quelli calabresi, con un sistema di controlli e rintracciabilità lungo tutta la filiera, è quindi oggi ancora la migliore carne possibile. Esprimiamo, inoltre, solidarietà nei confronti della Coldiretti per le spiacevoli offese rivolte da alcuni parlamentari durante la manifestazione pacifica organizzata dall’associazione a Roma».

«Sosteniamo gli allevatori, i produttori e il loro lavoro e, ancor di più – ha concluso – tuteliamo i cittadini e il loro diritto a nutrirsi con cibi di qualità».

Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale Pietro Molinaro, che ha parlato di «un grande risultato per l’Italia e anche per la Calabria, a difesa della nostra zootecnia  che può contare su un patrimonio di grande rilevanza e che è presidio essenziale nelle aree interne».

«Una legge che è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea – ha spiegato – che è nata proprio in Calabria. Mettiamo in sicurezza l’agricoltura di qualità contro qualcosa che non può essere messo sullo stesso piano del nostro cibo tradizionale, autentico, prodotto nelle nostre campagne e nei nostri allevamenti e che ha molte incognite su salubrità e sicurezza per le persone».

«Esprimo poi – ha concluso Molinaro – la mia più sentita solidarietà al presidente di Coldiretti, l’amico Ettore Prandini, che da grande leader degli agricoltori quale è, ha difeso, davanti ad inaccettabili provocazioni, chi ogni giorno con la propria famiglia, lavora duramente per garantire cibo e sviluppo». (rcz)

 

 

Giornata della Podolica Calabrese, Ara a sostegno degli allevatori

Si è conclusa, con successo, a Spezzano della Sila, la 17esima Giornata della Podolica Calabrese, organizzata da Ara – Associazione Regionale Allevatori Calabria.

l Centro Sperimentale Dimostrativo dell’Arsac di Molarotta da 17 anni è sede del “Centro Genetico per la selezione della Linea Femminile delle Bovine di Razza Podolica” ed annualmente ospita nelle proprie strutture il Progetto di Selezione di Manzette Podoliche, a valenza nazionale, fortemente voluto dalla Regione Calabria, realizzato sulla base di una convenzione stipulata tra l’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), l’Ara Calabria e l’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) di Perugia.

Notevole il numero di partecipanti con allevatori provenienti dal Molise, Abruzzo, Puglia, Basilicata, oltre che dalla Calabria. Presente anche una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Camigliatello, San Giovanni in Fiore e Crotone.

La manifestazione è iniziata con l’asta delle manze selezionate. A seguire si è svolto il convegno “La podolica in Calabria”, moderato da Fabio Petrillo, divulgatore Arsac, nel quale sono stati illustrati dall’ARA Calabria e dall’Anabic i risultati del progetto, lo stato dell’allevamento in Calabria, le prospettive future e le opportunità per gli allevatori. Sono intervenuti: il presidente e il direttore di Ara Calabria, rispettivamente, Michele Colucci e Filomena Citraro; il presidente e il direttore Anabic, rispettivamente Luca Panichi e Stefano Pignani.

È stato un momento di confronto tra il mondo imprenditoriale, le associazioni di settore e la componente politico-istituzionale, rappresentata quest’ultima dal Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria con gli interventi dei dirigenti del Settore 1-Coordinamento delle attività Dipartimentali, Usi Civici Biodiversità, Francesca Palumbo, anche presidente Comissione Biodiversità, e del Settore 6-Ambiente e Zootecnia, Giovanni Pandullo e del dirigente generale del Dipartimento, Giacomo Giovinazzo.

Le conclusioni del convegno sono state affidate al commissario dell’Arsac, Fulvia Caligiuri e all’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo.

Molto significativo il confronto aperto dall’assessore che ha voluto ascoltare con attenzione le voci degli allevatori.

Ara Calabria prosegue il suo lavoro al fianco e a sostegno degli allevatori ed esprime apprezzamento per il proficuo dialogo instaurato con l’assessore Gallo.

Al termine dell’evento, a cura delle Organizzazioni dei Produttori (O.P) che afferiscono all’Ara Calabria (Agroalimentare Assolac, Associazione Produttori Ovini-Caprini della Calabria, A.Pro.Zoo e A.P.Z.-Associazione Produttori Zootecnici, A.R.S.-Associazione Regionale Suini, Cereal Latte Kr, Fattoria della Piana, Società Cooperativa Agricola L’Ovile di Cirene) è stato offerto un pranzo rurale a base di latte e carne di Calabria. (rcs)

Siglato tra sindacati e Ara Calabria il primo contratto per il sistema allevatoriale

È stato siglato, tra il Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria e l’Associazione datoriale Ara Calabria il primo contratto regionale per organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici, valido per il triennio 2023-2025.

Presenti all’incontro i segretari generali Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) mentre per l’Ara Calabria il presidente Michele Colucci e il direttore Filomena Citraro.

«Il risultato di oggi – hanno commentato in una nota le parti interessate – rappresenta un primo e importante passo a sostegno della contrattazione regionale nel sistema allevatoriale calabrese, che mette al centro il valore del confronto e della partecipazione, a favore del lavoro e delle professionalità. Un contratto che abbiamo fortemente voluto, frutto di un costante e costruttivo confronto tra le Parti, in un settore che è da ritenersi fondamentale in Calabria, in quanto fornisce e garantisce servizi al comparto zootecnico regionale, sicurezza alimentare e qualità delle produzioni».

Tra i punti più salienti del contratto regionale, sono da evidenziare il premio per obiettivi, la valorizzazione della formazione, per perfezionare competenze e servizi, le attività di informazione sui temi della sicurezza sul lavoro e della previdenza complementare, il riconoscimento di ticket restaurant per il personale dipendente che effettua rientro pomeridiano. 

«Siamo convinti – conclude la nota – che l’avvio della contrattazione di secondo livello rappresenti un fattore decisivo per assicurare nuove opportunità ed accrescere welfare e tutele per i lavoratori, incrementare la qualità dei servizi tecnici e di assistenza alle aziende del sistema allevatoriale calabrese, con positive ricadute sulle produzioni alimentari». (rcz)

 

Un successo i seminari sul settore apistico dell’Associazione regionale allevatori

«Dove ci sono le api c’è salute»: lo sosteneva Plinio il vecchio, lo conferma l’Associazione regionale allevatori-Ara Calabria con i suoi numerosi apicoltori presenti in tutta la Calabria che, in oltre 100, hanno preso parte ai seminari organizzati e dedicati alla multifunzionalità del settore apistico, nell’ambito del programma apistico Regolamento europeo 2021/2115 annualità 2023.

L’ultimo appuntamento del ciclo estivo è stato dedicato al tema de “L’apiterapia” con Aristide Colonna, medico e presidente nazionale dell’Associazione italiana apiterapia.

«Sono molto felice di essere in Calabria – ha dichiarato Colonna – Ho trovato un’associazione, l’Ara, molto vicina alle esigenze e bisogni dei suoi associati. Abbiamo trattato le caratteristiche nutraceutiche, proprietà e utilizzo di tutti i prodotti dell’alveare: polline, propoli, pane d’api, cera, pappa reale e veleno. L’apiterapia è una validissima integrazione alla medicina convenzionale e abbiamo dato spunti ai molteplici apicoltori su cose che non conoscevano e che possono dare un ritorno imprenditoriale».

«Mi piacerebbe approfondire in Calabria – ha aggiunto Colonna – la creazione degli apiari del benessere, luoghi emozionali, con importanti risvolti turistici, dove si svolgono attività sociali, didattiche, con valenza salutare».

E’ intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura e risorse agroalimentari e Forestazione, Gianluca Gallo, che ha ricordato come la Calabria sia al quarto posto in Italia per la produzione di miele e al terzo per il numero di alveari.

«Possiamo migliorare sempre più – ha sottolineato – ma senza dimenticare la tutela del territorio e l’attenzione verso lo sviluppo tecnologico e la comunicazione. L’apiterapia si sta facendo strada nella nostra regione, grazie anche all’Ara Calabria che sta lavorando molto bene e mi auguro che continui ad agire in una chiave sempre più moderna, senza dimenticare le tradizioni».

Presenti anche il direttore generale del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo e il dirigente del settore Ambiente e zootecnica della Regione Calabria, Giovanni Pandullo.

Molto soddisfati il presidente e il direttore di Ara Calabria, rispettivamente Michele Colucci e Filomena Citraro: «Abbiamo avuto una risposta eccezionale da parte degli apicoltori. Durante gli appuntamenti si è creato un dibattito aperto e costruttivo, i numerosi partecipanti hanno dimostrato interesse e volontà ad apprendere e migliorare nel proprio settore. Questo è lo spirito con il quale vogliamo proseguire il nostro operato e, per questa ragione, abbiamo già previsto una seconda fase di seminari, con il nuovo bando apistico, a partire da settembre». (rcz)