Firmano i sindaci: è adesso realtà l’Area integrata dello Stretto

Con la firma dei sindaci delle Città metropolitane di Reggio Giuseppe Falcomatà e di Messina Cateno De Luca è diventata realtà l’Area integrata dello Stretto. L’obiettivo è permettere ai cittadini di muoversi con sempre più facilità tra le due sponde, sfruttando al meglio il triangolo geografico Reggio Calabria – Villa San Giovanni – Messina così da rendere stabile, lineare e soprattutto semplice ogni tipo di spostamento. La continuità fra le due sponde dello Stretto, Reggio Calabria e Villa San Giovanni da una parte e Messina dall’altra avverrà sia attraverso servizi di trasporto marittimo veloce, sia attraverso i servizi aerei di linea effettuati tra l’aeroporto dello Stretto e i principali scali nazionali. L’intesa prevede, inoltre, che venga istituito un Comitato di indirizzo e coordinamento composto da sei membri. Del Comitato faranno parte gli assessori regionali competenti per materia, i sindaci metropolitani, i componenti dell’ufficio di presidenza della Conferenza permanente interregionale.

Il protocollo d’intesa è stato siglato a Palermo a Palazzo d’Orleans alla presenza del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e l’assessore alle infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno.

Grande soddisfazione è stata espressa da Falcomatà: «È un momento storico, – ha dichiarato – una rivoluzione istituzionale che consente di superare le difficoltà che  fino ad oggi si erano avute su problemi della mobilità nell’area dello Stretto» Il Sindaco di Reggio era accompagnato dall’assessore alla mobilità del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Marino e dal Capo di Gabinetto della città metropolitana Francesco Dattola.

«I nostri territori – ha detto ancora Falcomatà – sono uniti da millenni di storia, anche da tragedie immani come il terremoto del 1908 e devono trarre la loro forza da politiche unitarie e condivise di sviluppo economico culturale e sociale. Questa storia comune trova nuovo slancio grazie ad una vera e propria “rivoluzione istituzionale” che cancella i vincoli fino a oggi esistenti tra regioni diverse che consente di creare nuove opportunità di sviluppo. Per anni ci siamo sentiti dire “questo non si può fare perché la Calabria e la Sicilia sono due regioni diverse”, oggi, invece, le città metropolitane di Reggio Calabria e Messina potranno “conurbare” concretamente l’area dello stretto attraverso comuni politiche sulla mobilità. Penso, ad esempio, ad un unico biglietto integrato che consenta a cittadini e turisti di viaggiare tra le due sponde dello stretto a prezzi accessibili ed ad orari coordinati di treni ed aerei – ha sottolineato il sindaco metropolitano –  ma credo che l’accordo favorisca politiche comuni su molteplici fattori. Pensate ad un’unica stagione teatrale tra Reggio e Messina, eventi internazionali comuni in ambito culturale e sportivo, sinergie su iniziative che possano portare il nostro territorio in alto con una parola semplice ma efficace: “insieme”. Siamo orgogliosi perché rappresentiamo le prime città metropolitane della storia d’Italia a mettere in atto politiche comuni di sviluppo del territorio».

«La sinergia– ha sottolineato Falcomatà- ci offre due spunti di riflessione:  il Mezzogiorno non è il “figlio povero d’Italia”, oggi, infatti, si può guardare alle istituzioni del Sud come esempio da seguire ed imitare; possiamo affermare a gran voce, infatti, che questa è la più bella risposta a chi parla di regionalismo differenziato, in un momento in cui il governo vuole dividere e separare, le città metropolitane di Reggio Calabria e Messina si uniscono per avere maggiore forza e autorevolezza nello scenario nazionale». (rrc)

Nella foto di copertina: Giuseppe Falcomatà, Roberto Musmanno e Nello Musumeci