Martedì s’inaugura il nuovo pronto soccorso dell’Ospedale di Crotone

Martedì 22 ottobre, a Crotone, sarà inaugurato il nuovo pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio.

Ad ufficializzare la notizia della consegna dei locali è l’Azienda sanitaria provinciale pitagorica, guidata dal Commissario straordinario Antonio Brambilla.

Il costo complessivo dei lavori, affidati all’impresa Sami di Catanzaro, è pari a 2 milioni e 60mila euro.

All’inaugurazione prenderanno parte anche il sub commissario della Sanità calabrese Ernesto Esposito, in rappresentanza del Governatore e Commissario ad acta Roberto Occhiuto ed il Dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Tommaso Calabrò

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, verrà esposta un’opera del Maestro Gerardo Sacco creata in ricordo delle vittime del naufragio di Cutro, realizzata con alcuni resti di legno dell’imbarcazione, per la quale la direzione strategica dell’Asp ringrazia sentitamente l’artista crotonese. 

Dopo un iter complicato e ricco di imprevisti, Crotone e la sua provincia potranno usufruire di una struttura moderna, funzionale ed accogliente, posizionata nell’ala dell’ospedale che già in passato aveva ospitato il Pronto soccorso (lato stadio), negli ultimi anni diventata “area Covid”. Pronto soccorso, Medicina d’urgenza e Obi, Osservazione breve intensiva, torneranno quindi finalmente vicine. 

«Siamo pronti a mettere a disposizione della comunità la nuova struttura del Pronto soccorso – ha detto il Commissario Brambilla –. Ci aspettiamo un importante potenziamento delle capacità ricettive del presidio, con l’offerta di un servizio tempestivo e di qualità, evitando condizioni di sovraffollamento».

Il Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, punto di riferimento di tutto il comprensorio provinciale, fa registrare un numero di accessi importante. Basti pensare che nel 2023 i triage effettuati sono stati complessivamente 43.461. Il nuovo reparto, diretto dal primario Francesco Zaccaria, ha una superficie di circa mille metri quadrati ed è dotato di strumentazioni moderne ed adeguate. 

È composto da stanze per il pronto intervento, altre dedicate ai pazienti sotto osservazione e da una grande sala d’attesa destinata ad accogliere i pazienti con i codici meno gravi. All’esterno un’ampia “camera calda”, il luogo deputato all’arrivo delle ambulanze e che precede la fase del triage. (rkr)

 

Tubercolosi bovina, giovedì Asp Kr e Regione incontrano i rappresentanti dell’Ara

Giovedì 4 luglio, a Crotone, alle 17, nella Sala Consigliare del Comune, si terrà un incontro per discutere dei danni derivanti dal diffondersi di tubercolosi bovina ed alle soluzioni da adottare.

Un incontro organizzato dall’Asp di Crotone e che vedrà la partecipazione di una delegazione dei Dipartimenti Tutela della Salute ed Agricoltura della Regione Calabria, dei rappresentanti di Ara Calabria e degli allevatori della provincia di Crotone.

L’Asp pitagorica, guidata dal Commissario straordinario Antonio Brambilla, data l’importanza dei temi da affrontare, ha invitato a prendere parte all’incontro anche i Sindaci dell’intera provincia crotonese. Un incontro che va ad inserirsi nel quadro delle azioni annunciate dalla Regione Calabria a sostegno degli allevatori calabresi, non solo a tutela delle razze identitarie del territorio in pericolo di estinzione, ma anche attraverso il supporto agli allevatori danneggiati dal diffondersi dell’epizoozia. Nello specifico, l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha predisposto, di concerto con i dipartimenti regionali Agricoltura e Salute, un piano straordinario per il 2024 e il 2025 finalizzato a contrastare la diffusione della tubercolosi bovina ed a contenere i danni recati al comparto zootecnico ed alla produzione di carni, latte e derivati. Attraverso l’ausilio di professionisti del settore e l’adozione di misure specifiche, si lavorerà per garantire agli allevatori i giusti indennizzi per i capi abbattuti e le perdite economiche subite. (rkr)

A Crotone il seminario sull’impatto dell’ambiente e del clime sulle migrazioni e sulla salute

Domani mattina, a Crotone, alle 9, all’Hotel San Giorgio in località Poggio Pudano, si terrò il seminario L’impatto dell’ambiente e del clima sulle migrazioni e sulla salute della popolazione organizzato dall’Asp di Crotone, dal Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, dall’Inmp, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, con il patrocinio di Omceo, l’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Crotone.

Il seminario nasce con lo scopo di introdurre in modo comprensibile e concreto le criticità della situazione sanitaria, economica ed ambientale locale, nella provincia di Crotone e per favorire il rafforzamento delle reti strutturate per l’offerta clinica integrata, anche nel campo dell’osservazione delle patologie di origine ambientale.

Al centro dell’attenzione i cambiamenti climatici ed ambientali, che contribuiscono ad alimentare il sempre più massiccio fenomeno della migrazione che si stima, entro la fine del secolo, potrebbe coinvolgere addirittura un miliardo di persone. In quest’ottica ed al fine di mettere in atto una strategia integrata di prevenzione, che promuova al tempo stesso l’integrazione sociale, risulta fondamentale il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che, in qualità di “mediatori” tra le istituzioni e i migranti, consentirebbe di raccogliere informazioni in modo tempestivo e preciso su modificazioni “inattese” dello stato di salute della popolazione e dell’ambiente e permetterebbe al Servizio Sanitario di trasmettere un senso di rassicurazione ai cittadini.  

Il focus sarà incentrato in maniera particolare sulla Calabria, seconda porta di entrata dei migranti in Italia e sulla provincia di Crotone, terra di continui sbarchi. 

Il programma dei lavori si pone come obiettivo quello di fornire un quadro puntuale ed aggiornato dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria, in relazione alla distribuzione in Italia e in Europa; di offrire spunti di riflessione sul ruolo della medicina di prossimità, in una prospettiva di collaborazione ed integrazione, anche e soprattutto in considerazione delle situazioni di emergenza infettiva, ambientale e climatica; di formare dei professionisti medici delle cure primarie, che rispondano al profilo professionale di Medici sentinella per l’ambiente (Msa). Il corso, rivolto a cento medici chirurghi, prevede 7,6 crediti formativi ECM. 

I lavori inizieranno con l’introduzione ed i saluti di Antonio Brambilla, Commissario straordinario Asp di Crotone e Maria Giuseppina Lecce, direttore Uoc f.f. Uoc Integrazione sanitaria e socio-sanitaria per l’Equità nella salute dell’Inmp, seguiti dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Seguono, poi, gli interventi di Enrico Ciliberto, presidente Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatra della Provincia di Crotone, Carla Cortese, dirigente medico dell’Uoc di Oncologia dell’Asp di Crotone, Emilio Errigo, commissario straordinario per la Bonifica Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, Domenico Flotta, dirigente medico dell’Uo di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Crotone, Michelangelo Iannone, commissario straordinario Arpacal, Ferdinando Laghi, vicepresidente nazionale Associazione Medici per l’Ambiente Isde – Italia, Paolo Lauriola, responsabile scientifico Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente, Francesco Lucia, dirigente del Settore Prevenzione e Sanità Pubblica” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria e Carmelo Nobile,prof. ordinario d’Igiene all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Diversi gli argomenti che saranno trattati da autorevoli relatori: dall’impegno della Regione Calabria su Salute e Ambiente; alle migrazioni in relazione all’ambiente, al clima ed alla salute; agli strumenti di rilevazione dei cambiamenti climatici sul territorio regionale; alle ricadute sulla salute dei fenomeni migratori; all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei rifugiati in Calabria ed alla gestione dell’emergenza dei flussi migratori. E ancora, si discuterà del Sin, il Sito d’interesse nazionale, “Crotone – Cassano – Cerchiara”, del contesto epidemiologico della provincia di Crotone e delle opportunità e delle prospettive relative ai medici sentinella. (rkr)

Spirlì risponde al virologo Burioni: Non c’è spreco di vaccini all’Asp di Crotone

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha dichiarato che la polemica del virologo Roberto Burioni, sullo spreco dei vaccini all’Asp di Crotone, è infondata.

«La Calabria – ha detto Spirlì – non è terra di conquista, né terreno fertile per polemiche pre-elettorali. L’emergenza che colpisce non solo questa regione, ma tutta l’Italia, l’Europa e il mondo, dovrebbe insegnare ai polemici a pagamento che questo è il momento della solidarietà e dell’aiuto reciproco. E non delle pagelle né, tanto meno, delle bocciature a settembre».

«Qui – ha aggiunto Spirlì – non si sta giocando, si sta lavorando malgrado una sanità indebolita da decenni di ladrocinio e da un commissariamento inutile, che ha ingigantito i problemi. Il lavoro quotidiano e continuo del commissario Longo, dei commissari di Asp e aziende ospedaliere e del sottoscritto non merita questa gogna costante. È venuto il momento di smetterla con questo giornalismo di finto assalto, che segue solo e semplicemente la scia di una finta informazione, priva di contenuto. Sarebbe bene usare telecamere e microfoni anche dove la gente si spacca la schiena per lavorare».

«La grande professionalità dei nostri sanitari, l’attenzione che ci stiamo mettendo come istituzioni, la faccia che ci mettiamo come cittadini calabresi – dichiara ancora il presidente –, non meritano queste sberle continue. Questo è il tempo del silenzio e del lavoro “capa sotto e pancia a terra”».

Domenico Sperlì, commissario straordinario dell’Asp di Crotone, ha dichiarato che «in questo momento di grave emergenza nazionale, l’Asp di Crotone sta profondendo un grandissimo sforzo organizzativo per garantire l’efficace andamento della campagna vaccinale anti Covid-19 sul territorio della provincia».

«Una fase di estrema delicatezza, che vede impegnati quotidianamente decine e decine di operatori sanitari e di amministrativi aziendali in tutti i Comuni del crotonese, in stretto raccordo con la presidenza e gli uffici regionali e con il commissario ad acta Guido Longo. In un simile contesto, sorprende non poco l’approssimazione con la quale l’Asp di Crotone è stata fatta oggetto di critiche, in prima serata Rai, per un asserito spreco di vaccini residuati e non somministrati. Critiche riconducibili a una segnalazione inviata alla mail di un noto immunologo italiano, e proveniente da un profilo privato non identificabile, che, tuttavia, il noto immunologo ha ritenuto di stigmatizzare in diretta televisiva senza minimamente porsi il problema della veridicità, o quantomeno del riscontro, di quanto denunciato».

«E dire – ha puntualizzato ancora il commissario – che la protesta circa il presunto spreco di vaccini appare infondata già nella sua stessa articolazione, nella quale si fa riferimento a due linee vaccinali (over 80 e dializzati) le quali, nella nostra organizzazione, seguono percorsi del tutto differenziati, ovvero vaccinazioni territoriali mediate dal medico di base per gli over 80, e vaccinazioni ospedaliere mediate dal medico competente per quanto riguarda i dializzati. Due mondi che non si incontrano, insomma». (rkr)

Sapia (M5S) chiede al Commissario Sperlì sblocco dei concorsi da primario

Il deputato del Movimento 5 StelleFrancesco Sapia, ha chiesto al commissario dell’Asp di Crotone, Domenico Sperlì, di «attivarsi, al più presto, perché in tempi rapidi si svolgano i concorsi a primario già banditi dall’azienda».

«La legge, infatti – ha aggiunto – non ha bloccato quelli per le professioni sanitarie. Pertanto bisogna imboccare la strada per assegnare gli incarichi in questione attraverso le procedure avviate ma purtroppo ancora ferme».

«Si tratta – ha proseguito il parlamentare del Movimento 5 Stelle – di una strada prioritaria, di un’esigenza non più rinviabile, dato che da mesi vi sono, in alcuni reparti, dei direttori supplenti. Vanno nominate le commissioni e fissate le prove concorsuali, dato che non ha più senso allungare la strada. Infatti non si ravvisano più motivi per temporeggiare, vista anche l’attenzione che nell’ospedale di Crotone è stata data alle misure di contenimento dei contagi. Sono convinto che il commissario Sperlì, che si è appena insediato, condividerà l’importanza di seguire questa strada: nominare i primari mancanti».

«Oltretutto, la sanità locale – ha proseguito il deputato – sta attraversando una fase molto difficile, determinata dai vari avvicendamenti alla guida dell’Asp di Crotone. Mi pare che adesso ci siano le condizioni per andare sulla giusta strada, cioè per riorganizzare le attività assistenziali, malgrado l’emergenza Covid, partendo dalla definizione dei concorsi in itinere».

«Come sempre, resto a disposizione – ha concluso Sapia – degli organi di governo dell’Asp di Crotone per tutte le necessità che richiedano interventi parlamentari e istituzionali nell’interesse pubblico. La strada è comune: migliorare la tutela della salute nell’intero territorio provinciale». (rp)

CROTONE – Il sindaco Voce incontra il neo commissario dell’Asp Kr Domenico Sperlì

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha incontrato il neo commissario dell’Asp di Crotone, Domenico Sperlì.

All’incontro ha partecipato l’assessore alla Tutela della Salute, Carla Cortese.
Uno dei temi centrali del colloquio è stato quello dell’emergenza pandemica. Entrambe le parti hanno concordato sulla necessità di proseguire il proficuo rapporto già in atto, al fine di sostenere gli sforzi che si stanno compiendo per contrastare l’emergenza da Covid – 19.
In particolare, proseguire il percorso virtuoso della campagna vaccinale che già vede l’Azienda Sanitaria di Crotone prima in Calabria per la somministrazione dei vaccini.
Sinergia opportuna anche per intensificare, insieme a tutti i sindaci del distretto socio sanitario di Crotone, l’azione congiunta per dare le giuste risposte in materia di servizi sanitari nel territorio crotonese.
Questo di oggi è solo il primo degli appuntamenti a cui seguiranno ulteriori incontri, al fine di continuare operativamente il rapporto sinergico tra gli Enti avente come finalità la tutela della salute pubblica e l’ottimizzazione dei servizi sanitari. (rkr)

Contagi strutture sanitarie, Cgil Area Vasta: serve protocollo per intervenire in emergenza e in sicurezza

Cgil, Fp Cgil e Spi Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo ha ribadito la necessità di «misure di sorveglianza attiva ma soprattutto un protocollo che consenta agli operatori sanitari pubblici di intervenire in emergenza, e in sicurezza, anche nelle strutture socio-sanitarie private, che registrano drammaticamente un incremento di contagi nelle fasce più fragili e deboli della popolazione».

La richiesta è avvenuta nel corso di un tavolo di confronto all’Asp di Crotone, convocato su sollecitazione del sindacato dell’area centrale della Calabria, a cui hanno partecipato il direttore generale dell’Asp, Francesco Masciari,  il segretario generale dell’Area Vasta, Enzo Scalese, il segretario della Fp Cgil, Francesco Grillo e dello Spi, Gianni Dattilo, Luigi Tallarico in rappresentanza della Cisl e Gaetano Papaleo della Uil.

Da sciogliere in maniera celere e chiara, in sostanza, è l’inquadramento giuridico e quindi contrattuale degli operatori sanitari chiamati ad intervenire in questi contesti delicati: problema che sarà posto all’attenzione del prefetto di Crotone, nell’incontro di ieri mattina e che è stato formalmente inoltrato all’Ufficio territoriale di Governo.

In particolare, la Cgil Area Vasta aveva già espresso la propria preoccupazione sulla situazione in cui versano le strutture socio-assistenziali aggredite dal coronavirus, partendo dalla situazione registrata a Roccabernarda, così come è accaduto in precedenza a Crotonei, ma anche a Botricello ed infine – notizie di ieri – a Fondazione Betania, dove tra pazienti e operatori si registrano 31 contagiati.

«Ancora una volta ad essere maggiormente colpiti sono i soggetti più fragili ed indifesi, come anziani e disabili –affermano i vertici della Cgil –. All’Azienda provinciale di Crotone abbiamo chiesto di predisporre al più presto un piano di intervento e di prevenzione che sia in grado di intervenire in maniera urgente e razionale per contenere il diffondersi del contagio in condizioni precarie e delicate come quelle delle strutture socio-assistenziali».

«Sono state illustrate – hanno aggiunto – le misure già adottate dall’Asp di Crotone nella direzione da noi sollecitata. La stessa richiesta sarà rivolta nel prossimi giorni all’Asp di Catanzaro, mentre abbiamo già inoltrato formale richiesta per incontrare il prefetto di Crotone, e altrettanto faremo per Catanzaro, e portare a conoscenza dei rappresentanti del governo la necessità di intervenire con incisività in questi contesti meritevoli di un supplemento di cura e attenzione». (rkr)