PALLAGORIO (KR) – Inaugurata la Postazione di Emergenza Territoriale

È stata inaugurata, a Pallagorio, nella precedente sede Com di Via Amendola, la Postazione di Emergenza Territoriale, destinata a coprire le esigenze del comprensorio circostante.

Con l’operatività della Pet l’Asp di Crotone porta a compimento quanto previsto dal piano di riorganizzazione, avendo realizzato sette postazioni in tutto il territorio provinciale. La Pet di Pallagorio, infatti, va ad aggiungersi a quella di Rocca di Neto, inaugurata lo scorso mese di ottobre, a quelle di Cirò Marina, Mesoraca e Isola Capo Rizzuto ed alle due postazioni di Crotone.

La Postazione di emergenza territoriale di Pallagorio è dotata di un MSA1, un mezzo di soccorso avanzato con autista soccorritore ed infermiere specializzato, con un’equipe composta da sei autisti soccorritori e sei infermieri ed ha la finalità di garantire assistenza tempestiva agli abitanti dell’Alto Marchesato.

Presenti per l’occasione, il Commissario straordinario dell’Asp di Crotone Antonio Brambilla e, tra i tanti rappresentati degli enti locali, il sindaco di Pallagorio Umberto Lorecchio, il Presidente della Provincia, Sergio Ferrari, ed il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.

«Fondamentale l’inaugurazione della PET di Pallagorio – ha detto il Commissario Brambillain quanto abbraccia cinque diversi Comuni, particolarmente distanti dal capoluogo. L’Asp di Crotone prosegue nell’azione di presidio e di rafforzamento delle postazioni sanitarie territoriali, con l’obiettivo di garantire al meglio i livelli di cura e di assistenza anche alle comunità delle aree più svantaggiate».

Il Commissario ha evidenziato inoltre, che come da programma, a breve prenderanno il via i lavori di ristrutturazione del Poliambulatorio di Pallagorio, nonché quelli relativi alle Case della comunità ed all’Ospedale di comunità di Mesoraca, per l’ulteriore sviluppo dei servizi territoriali di prossimità. 

«Una giornata importante per Pallagorio e per i Comuni limitrofi – ha affermato il sindaco Lorecchio –. Abbiamo lavorato in sinergia per migliorare l’assistenza sanitaria nelle nostre aree interne ed oggi abbiamo ottenuto un grande risultato». (rkr)

CROTONE – Mercoledì l’evento sulla Gestione del dolore in età pediatrica

Mercoledì 20 novembre – e l’11 dicembre –, a Crotone, nella Sala Formazione di Via Botteghelle, si terrà il concorso di formazione sulla Gestione del dolore in età pediatrica, promosso dall’Asp di Cosenza attraverso la Società Italiana di Pediatria e l’Ufficio Formazione dell’Ospedale S. Giovanni di Dio.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli operatori del nosocomio sulla corretta valutazione e sull’opportuno trattamento del sintomo dolore, a vantaggio dei piccoli pazienti, attraverso la realizzazione di procedure efficaci e condivise. 

Il responsabile scientifico del corso Stefania Zampogna, direttore della Soc di Pediatria, sottolinea che da dati di letteratura si evince come il dolore nei bambini che accedono ai Pronto Soccorsi sia spesso sottovalutato e di conseguenza non adeguatamente trattato, nonostante le ripercussioni che determina sullo sviluppo della corteccia sensitiva risultino ampiamente dimostrati dalla letteratura.  Si stima infatti che più del 50% dei bambini che giungono nei Pronto Soccorsi Pediatrici presenti dolore e che il 96% di questi non riceva alcuna terapia antalgica nella fase di triage. 

Le due giornate di formazione mirano dunque, grazie al confronto diretto con esperti nella gestione del dolore acuto, cronico e procedurale, a trasmettere ai pediatri, agli infermieri e agli anestetisti, un metodo efficace per valutare, misurare e trattare adeguatamente il dolore nei diversi contesti. Il tutto attraverso il consolidamento del lavoro di equipe e approfondendo il tema dell’analgosedazione per le procedure diagnostiche, che spesso determinano notevole ansia e preoccupazione alle famiglie, agitazione nei bambini, oltre alla possibile percezione di una scarsa qualità del servizio ricevuto. Un altro tassello che sottolinea la valenza scientifica della Pediatria nel territorio pitagorico. (rkr)

Monte ore veterinari, Brambilla (Asp KR): Avviata interlocuzione con Regione, ma accordo va rispettato

Il commissario straordinario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, è intervenuto in merito alla proposta annunciata dai veterinari dell’Asp afferenti alla sigla sindacale Fespa, dicendosi «sorpreso in quanto nelle settimane passate ho ricevuto la delegazione dei veterinari e abbiamo concordato un percorso che non stanno rispettando».

Brambilla ha confermato, innanzitutto, di essere favorevole all’aumento del monte ore lavorativo, sottolineando che la provincia di Crotone è la più importante della Regione per consistenza ovina e per razza podolica e che il territorio è interessato da una serie di gravi problematiche, prime fra tutte l’epidemia di Blue tongue e quella di TBC Bovina. 

«Oggettiva è la carenza di personale – ha detto il Commissario – e il personale in servizio dovrebbe avere un monte ore completo. Per questa ragione, mi sono impegnato a trovare una soluzione con la Regione ed ho da tempo avviato un’interlocuzione, al fine di trovare una soluzione concreta in tempi brevi. Per questo  ho chiesto ai veterinari una relazione tecnico-organizzativa, a sostegno delle mie richieste del prolungamento orario alla Regione Calabria»

Invece della relazione, però, alla direzione ad oggi sono pervenute solo lettere sindacali, certamente non utili ai fini della discussione con la Regione. 

Nei mesi passati, per fronteggiare principalmente la criticità della TBC Bovina la direzione strategica dell’Asp di Crotone aveva autorizzato un prolungamento orario di tre mesi. Pochi giorni fa, alla luce anche dell’emergenza Blue Tongue, il Commissario Brambilla ha deliberato ulteriori tre mesi di prolungamento orario, incomprensibilmente rifiutati dai veterinari, ad eccezione di uno specialista, che non fa parte di Fespa. 

«Si tratta di un atteggiamento non responsabile – ha sottolineato Brambilla – di un evidente rifiuto di collaborare con l’azienda, per giunta dopo aver trovato da poco un accordo sul percorso da intraprendere. La richiesta dei veterinari, dato anche il carico di lavoro degli ultimi periodi, è comprensibile, ma in un momento difficile come quello che sta attraversando la zootecnia crotonese, ci aspettiamo la collaborazione da parte di tutti, in un’ottica costruttiva. Oggi c’è la ferma volontà di rimettere ordine nel settore, e di far fronte all’oggettiva carenza di veterinari, non è certo il momento di fare strumentalizzazioni». 

I veterinari assunti anni fa con una legge regionale speciale, hanno ricevuto incarichi a tempo indeterminato con un monte ore ridotto. La stessa legge regionale, ancora vigente, prevede un tetto massimo di 600 ore per tutti gli specialisti, che sono state già assegnate. Il Commissario afferma che la richiesta alla Regione di un prolungamento orario, benché legittima, deve essere ben motivata, comportando un notevole incremento della spesa per l’Asp che, essendo in piano di rientro, deve necessariamente essere autorizzata dalla Regione.(rkr)