Sanità, Conia e Caruso convocano un’assemblea con la direttrice Di Furia

Il Presidente dell’Assemblea dell’Associazione Città degli Ulivi dei Comuni della Piana e sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, e il Presidente del Comitato, sindaco di Molochio, Marco Caruso, hanno convocato per il 27 gennaio, alle 15, al Convento di San Giorgio Morgeto, un’assemblea con la direttrice dell’Asp di Reggio, Lucia Di Furia, per affrontare concretamente le gravi problematiche sanitarie che affliggono il territorio.

«Non potendo più permetterci di rimandare o di limitare la discussione a semplici confronti o a pubbliche manifestazioni senza riscontri effettivi, è giunto il momento di passare dalle parole agli atti concreti», hanno detto Conia e Caruso, sottolineando come « le difficoltà che viviamo quotidianamente sono evidenti: i turni scoperti nelle postazioni di Guardia Medica, la carenza di medici, la situazione critica e il disagio in cui versano gli ospedali di Polistena, Gioia Tauro e Oppido, l’abbandono di strutture sanitarie in tutto il territorio della Piana».

«A queste – hanno proseguito – si aggiungono le opportunità di realizzazione o miglioramento di nuove strutture sanitarie che potrebbero rappresentare una risposta concreta ai bisogni della comunità accelerando l’iter necessario all’inizio dei lavori per renderli al più presto fruibili ai cittadini dell’intero territorio. Questi solo alcuni dei temi che verranno affrontati».

«È ora di fare passi concreti per garantire un sistema sanitario all’altezza delle esigenze dei cittadini della Piana. La sanità è un diritto fondamentale che non può più essere ignorato», hanno concluso.

I Presidenti insieme all’Associazione vogliono la risoluzione di tutti quei problemi di cui i Sindaci sono quotidianamente testimoni e “front office” dei cittadini del territorio. (rrc)

Muraca (PD) chiede accesso agli atti su convenzione Asp RC-Università delle Marche

Il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria per ottenere totale chiarezza sulla procedura che ha portato alla stipula dell’accordo con l’Università Politecnica delle Marche.

Contemporaneamente all’accesso agli atti, Muraca provvederà a presentare un’interrogazione all’Ufficio del Commissario per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, al fine di verificare la regolarità della deliberazione dell’Asp reggina.

«L’accordo – ha spiegato – deliberato nel luglio 2023 dalla direttrice generale Lucia Di Furia, prevede la collaborazione dell’ateneo marchigiano per supportare il Comitato valutazione sinistri dell’Asp reggina tramite consulenze di medicina legale, con un costo complessivo di 100.000 euro distribuito su tre anni».

«Tuttavia – ha proseguito Muraca – restano molteplici interrogativi che necessitano di risposte chiare e tempestive. Come mai sono stati bypassati i medici legali già presenti all’interno dell’Asp di Reggio Calabria e quelli dell’Università di Catanzaro, una struttura di eccellenza che annovera figure altamente qualificate nel settore? È davvero possibile che in tutta la Calabria e nell’intero Mezzogiorno non esistessero professionalità adeguate a soddisfare le esigenze del Comitato valutazione sinistri?».

«Inoltre – ha aggiunto Muraca, rafforzando i dubbi già espressi dal Pd Calabria – appare singolare che la scelta sia ricaduta proprio sull’Università Politecnica delle Marche, l’ateneo presso cui la Dg Di Furia ha conseguito la laurea e che si trova nella regione in cui risiede. Questo fatto pone più che ragionevoli dubbi sul piano dell’opportunità e dell’assenza di conflitti di interesse».

«Va, poi – ha proseguito – tenuto in considerazione che non sono state fornite motivazioni ufficiali e oggettive per giustificare una decisione che ha comportato il ricorso a consulenze da un ateneo distante quasi 900 chilometri da Reggio Calabria».

«“È doveroso –  ha concluso Muraca – che la struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario chiarisca se fosse a conoscenza e se ritiene corretta la procedura seguita dall’Asp d Reggio. È indispensabile fare luce su tutti gli aspetti di questa vicenda, a tutela della trasparenza e della credibilità delle istituzioni sanitarie calabresi. Non possiamo accettare che decisioni così importanti siano prese senza una chiara e documentata giustificazione, soprattutto quando riguardano la gestione di risorse pubbliche e la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini».

Ospedali di Comunità, Giannetta (FI): presentati i progetti esecutivi

Il consigliere regionale Domenico Giannetta ha incontrato il direttore generale dell’Asp di Reggio, Lucia Di Furia, per «conoscere lo stato dell’arte degli Ospedali di Comunità del nostro territorio».

«Ebbene, il DG Lucia di Furia mi ha illustrato e documentato la situazione attuale – ha detto Giannetta – e mi sento particolarmente rassicurato sui tempi di realizzazione dei nostri Ospedali. Sono, infatti, in fase di valutazione tutti i progetti esecutivi. Ad eccezione della Casa di Comunità di Cinquefrondi, che presenta una situazione più complessa e ha bisogno di tempi più lunghi».
«Per tutte le altre strutture, invece, – ha continuato – le procedure sono in uno stato avanzato di valutazione e possiamo ragionevolmente ritenere che la consegna dei lavori possa avvenire nei tempi programmati. Ringrazio la Direzione Generale dell’Asp reggina per l’intenso lavoro portato avanti senza sosta».
«Certamente continuerò a monitorare lo sviluppo di questo percorso – ha assicurato – che sta particolarmente a cuore a me e a tutti i cittadini della nostra città metropolitana e, da Presidente della Commissione Speciale di Vigilanza del Consiglio regionale della Calabria, metterò a disposizione la Commissione, con le proprie strutture, per vigilare su ogni passaggio, qualora ciò si rendesse necessario». (rrc)

Il sindaco di RC Falcomatà: Il direttore Di Furia rassegni le sue dimissioni

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha evidenziato come il direttore dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, dovrebbe «rassegnare le proprie dimissioni, ancora prima che il governo regionale si svegli dal proprio torpore fatato rimuovendola dal delicatissimo incarico che ricopre».

Per il primo cittadino, infatti, «è incredibile quanto sta avvenendo all’Asp di Reggio Calabria. Nel marasma generale, di fronte a centinaia di operatori, associazioni, comitati, che protestano per la mancata erogazione del sacrosanto diritto alla salute, che dovrebbe essere prerogativa di tutti i cittadini, l’illegittima nomina del direttore sanitario, oggi dimessosi, è la più classica delle gocce che ha già fatto traboccare il vaso».

«La vicenda – ha aggiunto – solertemente scoperchiata dall’interrogazione del consigliere regionale Giovanni Muraca e giustamente rimarcata dal senatore Nicola Irto, sulla quale il Direttore Di Furia avrebbe dovuto a suo tempo vigilare, è solo l’ultima in ordine di tempo di una sequela di circostanze che evidenziano tutti i limiti di questa gestione».
«Ci riferiamo all’annunciato taglio orizzontale delle guardie mediche – ha spiegato – che riguarda addirittura la metà dei presidi esistenti, alla chiusura dei poliambulatori e dei laboratori di analisi pubblici, ma anche alla lunga ed intricata vicenda delle strutture psichiatriche o quella, davvero incredibile, dei microinfusori per pazienti diabetici, per lungo tempo assenti e poi magicamente riapparsi dopo le proteste delle famiglie».

«È evidente – ha proseguito – è che si tratti solo della punta di un enorme iceberg che sottende un’organizzazione approssimativa e precaria della sanità sul nostro territorio. L’impressione, peraltro malcelata dalla stessa Dottoressa Di Furia, è che il Direttore Generale dell’Asp sia già con le valigie pronte, nell’imminenza di chiudere la sua esperienza in riva allo Stretto».

«A questo punto – ha concluso il sindaco – ritengo ragionevole che il Direttore rompa gli indugi e le chiuda quelle valigie. Faccia un favore a se stessa e al territorio, che ha diritto ad una governance stabile e ben organizzata, e rassegni le proprie dimissioni anticipate». (rrc)

Pd Calabria: Occhiuto rimuova dg Asp di RC Di Furia

Il Partito Democratico della Calabria, con una nota ufficiale, ha chiesto «la rimozione dall’incarico del direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, che aveva il preciso obbligo di controllare il possesso dei requisiti da parte del professionista individuato, poi nominato benché non presente in alcuno degli elenchi regionali degli idonei al ruolo questione».

Il caso, infatti, è emerso nel corso di una interrogazione in Consiglio regionale. Tuttavia, il presidente della Regione non ha dato risposta.

«Di Furia – hanno spiegato i dem – è il responsabile principale di questa vicenda, perché, secondo la legge, quale direttore generale era lei e non altri a dover valutare e verificare le domande e i curricula pervenuti, al fine di nominare il direttore sanitario aziendale dopo l’accertamento del possesso effettivo dei requisiti».

«Questa storia – hanno incalzato i dem calabresi – è molto grave per la tenuta della credibilità del Servizio sanitario della Calabria, che negli anni ha sofferto grossi problemi di disorganizzazione, di condizionamento mafioso e anche politico, di violazione delle regole e di incapacità gestionale».

«Il personale sanitario e l’intera comunità della Calabria hanno bisogno di risposte certe, a volte anche immediate e nette. Ora Occhiuto – conclude la nota del Pd calabrese – ha il dovere morale, istituzionale e politico di sostituire Di Furia, altrimenti farà passare un messaggio totalmente sbagliato e inaccettabile». (rrc)

Sanità, il PD Calabria chiede le dimissioni o la rimozione della dg dell’Asp di Reggio Calabria

«La dottoressa Lucia Di Furia deve lasciare oggi stesso il ruolo di direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria e, se non lo fa, deve essere rimossa domani stesso dall’incarico». È quanto ha chiesto il Partito Democratico Calabria, dopo che Di Furia ha nominato direttore sanitario «un professionista che, all’atto della nomina, non aveva l’iscrizione in alcuno degli elenchi regionali degli idonei al ruolo».

«Detta circostanza è stata contestata con propria interrogazione, dal consigliere regionale della Calabria, Giovanni Muraca, del Partito democratico», hanno detto i dem, sottolineando come, se la direttrice Di Furia non dovesse rassegnare le dimissioni, «che sia il commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, a toglierle subito l’incarico in questione, data la gravità dei fatti esposti nell’interrogazione del consigliere regionale Muraca, interamente confermati dalla lettera con cui l’incaricato direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria ha da poco rassegnato le proprie dimissioni a seguito della stessa interrogazione».

«È imperdonabile – hanno sottolineato i dem della Calabria – nominare direttore sanitario chi non figura negli elenchi degli idonei alla carica. Infatti, nello specifico la legge impone al direttore generale di un’azienda sanitaria pubblica di nominare il direttore sanitario attingendo obbligatoriamente agli elenchi regionali degli idonei, anche di altre regioni».

«Ora è chiaro che la direttrice generale Di Furia non ha operato alcun controllo preliminare e a questo punto – conclude la nota del Partito democratico della Calabria – ci auguriamo che la vicenda sia approfondita in tutte le altre sedi». (rrc)

L’OPINIONE / Baldari, Giordano e Bloise: Attuare stabilizzazione dei precari all’Asp di RC

di ALESSANDRA BALDARI, LUCIANA GIORDANO E WALTER BLOISE – Lo scorso 27 settembre è stata pubblicata la delibera n. 765 a firma del direttore generale e della Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, che ha per oggetto il “mantenimento in servizio dal 01.10.2024 al 31.12.2024 rapporti di lavoro a termine”.

Nella stessa Delibera viene specificato in premessa: “che l’Azienda con deliberazione n° 276 del 28 marzo 2024 ha preso atto degli esiti dell’avviso di ricognizione indetto con la citata deliberazione n.1131 del 21.12.2023, stabilendo che, considerato il numero elevato delle domande pervenute, nel rispetto delle risorse complessivamente programmate per l’assunzione in conformità al piano dei fabbisogni, le assunzioni potranno essere realizzate, in via prioritaria, nei confronti del personale che ha prestato servizio nell’Azienda titolare della procedura, attenendosi anche alle disposizioni pattizie tra la Regione Calabria e Organizzazioni sindacali di cui all’allegato B del Dca 152/2022” e “stabilita la somma per il personale con contratto di lavoro libero professionale” delibera “la prosecuzione dei rapporti di lavoro in scadenza fino al 30.09.2024 fino al 31.12.2024 per assicurare la continuità dei servizi aziendali”.

Continuano pertanto, in evidente spregio agli accordi sindacali regionali del 20.06.2022, del 20.12.2022 e del 27.3.2024 e alla delibera n. 276 del 28.03.2024 del direttore generale dell’Asp RC, a venire esclusi dai meccanismi occupazionali – pur se precari – professionisti qualificati. Gli stessi professionisti che con il loro lavoro hanno sostenuto l’azione dell’Asp di Reggio Calabria, non solo durante il periodo di contingenza determinato dalla pandemia CoVid-19, ma anche dopo, quando sono stati utilizzati proficuamente in diverse Unità Operative dell’Azienda, soprattutto in quelle afferenti il Dipartimento di Prevenzione, stante la grave carenza di tali figure professionali nella provincia di Reggio Calabria.

Esclusione ancor più contraddittoria visto quanto espresso in premessa nella delibera n.765/ 2024 sulla priorità da attribuire alle assunzioni del personale che ha prestato servizio nell’Azienda, anche in ragione dei patti tra Regione Calabria e Organizzazioni Sindacali (evidentemente non rispettati).

Una manovra vergognosa e irragionevole, pertanto, non giustificata neppure da una presunta carenza di fondi che – come sostenuto nel corso di incontri sindacali – avrebbero reso necessaria l’esclusione del personale con contratto atipico, visto che nella delibera 765 vengono elencati i conti ai quali viene imputata la spesa destinata proprio al personale con contratto di lavoro libero professionale.

Stiamo assistendo ad una nuova rappresentazione teatrale di “Figli di un Dio minore” di Mark Medoff, per porre fine alla quale chiediamo che venga attuato il processo di stabilizzazione di tutto il personale dirigenziale e non dirigenziale sanitario, sociosanitario, amministrativo, tecnico e professionale, in possesso dei requisiti necessari, secondo quanto previsto dall’avviso esplorativo n. 1131 del 21.12.2023 e nel rispetto degli Accordi assunti con L’Ente Regione e con il Commissario alla Salute. (ab, lg, wb)

[Alessandra Baldari,  Luciana Giordano e Walter Bloise sono rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Calabria]

Asp di Reggio: Nessuna chiusura del Poliambulatorio di Gallico

Il direttore dell’Asp di Reggio, Lucia Di Furia, come «nessun documento dispone, ad oggi, la chiusura immediata del Poliambulatorio di Gallico e nessuna nota è stata prediposta in tal senso».

Di Furia, rispondendo ad alcune note stampa a firma del Pd Calabria, in cui si prefigura addirittura che sarebbe in corso una mobilitazione per evitare la chiusura del Poliambulatorio di Gallico, ha evidenziato come «premesso che il poliambulatorio di Gallico è situato presso una struttura privata che l’Asp paga da anni e che i fitti passivi dovrebbero essere ridotti, essendo la Calabria una Regione in Piano di rientro, non si comprende come mai ci siano sollevate queste preoccupazioni da parte dei rappresentanti politici del Pd».

«È mia consuetudine confrontarmi con la Conferenza dei sindaci e, per questo – ha concluso – ho chiesto anche per le vie brevi, di recente, al sindaco della Città di Reggio Calabria, di organizzare un incontro che auspico possa tenersi a settembre, per discutere anche delle tante questioni che riguardano il territorio». (rrc)

Più di 80 medici di famiglia entreranno in servizio nella Provincia Reggina

Sono più di 80 i medici di famiglia che presto prenderanno servizio nel territorio di Reggio e della Provincia reggina.

Si tratta degli «ultimi medici di medicina generale che abbiamo preso nell’anno appena trascorso. Siamo riusciti a recuperare il gap esistente dal 2018 accelerando tutte le procedure e adesso siamo in regola: abbiamo preso tutti i medici che potevamo prendere», ha spiegato la dott.ssa Lucia Di Furia, direttore generale dell’Asp di Reggio, nel corso di un incontro informativo organizzato assieme all’Ordine dei Medici della Provincia di Reggio e svoltosi nell’Auditorium dello stesso Ordine.

«E l’incontro di oggi – ha spiegato – è servito per fare una sorta di patto di buona abilità medica. In particolare – continua la dottoressa Di Furia – si è parlato dell’importanza dell’appropriatezza prescrittiva. Vuol dire che quando un medico prescrive un farmaco deve rispettare certe regole e deve essere capace di dare al paziente il farmaco meno costoso perché questo libera risorse per tutti gli altri pazienti. Anche gli esami del sangue e quindi gli esami di diagnostica, devono essere prescritti quando c’è bisogno ed anche seguendo un percorso preciso che non si può saltare».

Soddisfazione è stata espressa dal dottore Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria.

«Sono medici e degli odontoiatri che assumono un nuovo incarico e questo incontro è importante – ha evidenziato – perché bisogna dare agli stessi delle linee d’indirizzo sulle prescrizioni, oltre a definire il tipo di rapporto tra colleghi. Perché molte disfunzioni nascono, in genere, proprio dal fatto che un paziente viene rinviato da un medico allo specialista, e viceversa, oppure che si facciano delle prescrizioni ritenute poi non necessarie o addirittura richieste dagli stessi pazienti che, peraltro, non possono talvolta essere rilasciate dal medico». 

«Occorre, quindi, una collaborazione continua tra i diversi medici – ha proseguito – proprio per non lasciare al paziente quella sorta di insicurezza che può danneggiarli sotto il profilo psicologico, dovendo gli stessi vagare tra le varie strutture sanitarie con una grave perdita di tempo. Bisogna, quindi, migliorare ulteriormente l’organizzazione della nostra sanità e in questo contesto un ruolo fondamentale lo assume il medico di medicina generale che fin dall’inizio dovrà pianificare assieme al paziente tutto il percorso che lo stesso dovrà seguire nella diagnostica e terapia della sua patologia». 

«Aveva già iniziato questo percorso il dottore Gianluigi Scaffidi e poi portato avanti dalla dottoressa Di Furia, concludendo a tal modo la procedura d’assegnazione di questi incarichi», ha ricorda il dottore Francesco Biasi, consigliere dell’Ordine, nonché responsabile Commissione Ospedale – Territorio dello stesso Ente e neo segretario provinciale della Fimmg.

 «Oggi, per la prima volta – ha detto ancora – possiamo dire che la provincia di Reggio si è allineata con le direttive della Regione Calabria anche se la richiesta di medici di famiglia rimane molto alta per diverse cause. Perché fare il medico massimalista, con circa millecinquecento pazienti, rimane sempre qualcosa di molto pesante e diversi medici dopo un po’ di tempo rinunciano. L’incontro informativo di oggi – continua Biasi – è servito a delineare lo stato dell’arte, la spesa farmaceutica, ciò che si può prescrivere o meno e, la cosa più importante, si è discusso sul fatto di educare il paziente all’utilizzo dei farmaci perché molte volte è lo stesso che richiede medicine spesso inutili».

Per il segretario dell’Ordine, dottore Vincenzo Nociti, è stato un incontro importante anche per i rapporti che si creano tra Medicina e paziente.

«Èfondamentale che i medici, oltre al proprio sapere scientifico ed abilità professionale – ha concluso – si sappiano interfacciare con i propri pazienti per quanto riguarda l’empatia. Oggi gli stessi vogliono essere attenzionati, quasi coccolati, ed i medici oggi devono avere questa sensibilità. È importante avere alla base una certa umanità perché senza di questa diventa una professione come le altre. E i medici hanno qualcosa in più che è importante applicare per una formazione sempre più completa». (rrc)