CICALA (CZ) – La Ra.Gi. lancia crowfunding per realizzare una CasaPaese residenziale per persone affette da demenza

Realizzare, a Cicala, la prima CasaPaese residenziale, per persone con malattia di Alzheimer o altre Demenze. È questo l’obiettivo dell’Associazione Ra.Gi. Onlus, che ha lanciato un crowdfunding per sostenere la costruzione di questa struttura nel ‘Borgo amico delle Demenze’.

Qui, abitanti e commercianti accolgono per le strade e nelle botteghe le persone con demenza accompagnati dagli operatori dell’Associazione Ra.Gi. di Catanzaro che, dal 2008, opera in Calabria con l’obiettivo di normalizzare e Umanizzare la vita delle persone con demenze. In piena libertà e senza giudizio alcuno, queste persone acquistano il pane per il pranzo, la carne dal macellaio, il giornale dall’edicolante, le piante per il giardino o passano a farsi una piega dal parrucchiere. Gesti semplici, banali, ma che da soli non sono più in grado di svolgere.

Quello della Ra.Gi, è un progetto ambizioso: trasformare una Comunità Alloggio in una CasaPaese residenziale per persone con malattia di Alzheimer o altre Demenze. Una Casa, ambiente di vita per eccellenza, all’interno della quale sarà costruito un Paese, nucleo di convivenza e condivisione pubblica.

Si tratta di uno spazio fisico sicuro e protetto che nascerà all’interno del Borgo Amico delle Demenze di Cicala, trasformando l’ambiente in uno spazio di cura accogliente in cui le persone con fragilità cognitiva possano esprimere in tutta sicurezza e senza giudizio alcuno, la propria identità nella concreta relazione con gli altri.

La CasaPaese sarà uno spazio atto ad accogliere 16 ospiti, composto e ricreato con la forma di un vero e proprio paese. Un ambiente semplice, domestico, arricchito con oggetti familiari e personali, e in cui verranno ricreate, all’interno di appositi armadi, le vere attività del paese, dall’edicola al bar, passando per la piazza, la stazione del treno, l’ortofrutta e il negozio di fiori, che potranno essere facilmente fruite dalle persone con demenza. Un habitat naturale che abbatterà quella sensazione di smarrimento e di confusione che vivono le persone con demenza a causa della malattia. Una condizione insidiosa che le rende spesso incapaci di svolgere anche le più semplici azioni quotidiane e che deriva molto spesso, da un errato contesto ambientale.

La CasaPaese di Cicala sarà un luogo in cui i pazienti potranno esprimere il loro universo comunicativo ed espressivo. Grazie alla presenza di operatori formati, le persone con demenza saranno accompagnate nella prosecuzione del loro progetto di vita favorendo relazioni umane, gesti e aspirazioni, pensieri, emozioni ed abitudini. Gli ospiti saranno liberi di vivere una vita all’insegna della normalità e dell’inclusione all’interno di un territorio sociale che diverrà per loro il primo dispositivo terapeutico, senza sentire addosso a loro il peso dell’ignoranza o dello stigma terapeutico.

«Le persone con demenze sono come diamanti dalla mille sfaccettature, hanno l’anima segnata dai colori dell’esperienze della loro vita ed è di questo che occorre tener conto per rispettare primariamente la loro identità – ha sottolineato Elena Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi –. La CasaPaese per Demenze di Cicala rappresenta una cultura innovativa della pratica di cura che tenterà, per quanto possibile, di non fare percepire le persone con demenza nelle fasi intermedie e finali della malattia, come degli intrusi, creando intorno a loro una quotidianità libera, che terrà conto di ogni bisogno, abitudine e pensiero garantendo alla famiglia un distacco psicologico ma anche un ambiente protetto e sicuro per i loro cari».

Gianvito Casadonte, fondatore e direttore artistico del Magna Graecia Film Festival e sovraintendente del Teatro Politeama di Catanzaro ha abbracciato immediatamente l’iniziativa, «che è anche una sfida – ha dichiarato – perché possiamo abbattere il muro dell’indifferenza e far comprendere che da soli siamo nulla ma uniti possiamo raggiungere grandi risultati e, in questo caso, trasformare un bellissimo sogno in una straordinaria realtà». 

Il logo della CasaPaese è stato realizzato dall’artista Fabio Mazzitelli in arte Signor Black.

È possibile sostenere la campagna tramite il link: bit.ly/casapaese-cicala-crowdfunding(rcz)

CATANZARO – L’appello di Elena Sodano, presidente Ra.Gi.

Anche Elena Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi. di Catanzaro, ha fatto un appello: «restiamo a casa anche a tutela delle persone con demenze».

Un appello a cui si unisce anche Anna Correggia, presidente dell’Associazione PerLe Demenze. Famiglie Unite Calabria.

«A nome mio – ha dichiarato la presidente Sodano – dell’Associazione che presiedo, e a nome della presidente dell’Associazione ‘PerLe Demenze. Famiglie Unite Calabria’, Anna Correggia, sento di rivolgere un appello a tutela della collettività e in particolare delle persone vulnerabili come quelle che vivono sulla propria pelle il dramma dell’Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenze».

«Chiedo alle donne e agli uomini di buona volontà – ha proseguito la presidente Sodano – di restare a casa il più possibile, nel rispetto delle disposizioni governative, secondo le raccomandazioni della comunità scientifica e secondo buon senso, per cercare di uscire il prima possibile dall’emergenza Covid-19».

«Ho molto apprezzato – ha proseguito la presidente Sodano – l’ordinanza numero 12 del 20 marzo scorso a firma della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che obbliga a rimanere nelle nostre abitazioni e consente solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. A tal proposito, sottolineo che le uscite per necessità e per ragioni di salute riguardano anche le persone con demenze».

«Le persone con Alzheimer, ad esempio – ha proseguito la presidente Sodano – hanno una reale esigenza fisiologica di muoversi dettata dalla malattia e non possono uscire da sole, ma, in linea con le previsioni dell’ordinanza, hanno bisogno del supporto di un accompagnatore».

«Per garantire i diritti – ha proseguito la presidente Sodano – le esigenze e la sicurezza di queste persone anche fuori dalle loro abitazioni, è necessario uno sforzo collettivo. I sacrifici di questi giorni sono un atto d’amore e di responsabilità verso noi stessi e verso le tante persone con demenze. Abbiamo quindi il dovere di considerare il loro diritto alla salute e di evitare comportamenti sbagliati che le rendono ancora più vulnerabili, specie quando si trovano a dover uscire per comprovate necessità di salute che non entrano in pausa nemmeno ai tempi del coronavirus».

«Rimanere a casa è il dono che dobbiamo fare anche ai famigliari che vivono giorni difficili senza le tradizionali forme di aiuto dei centri diurni come i nostri. Famiglie chiamate ad affrontare ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, le difficoltà della malattia».

«Questo sacrificio – ha proseguito la presidente Sodano – lo dobbiamo a tutto il personale sanitario, alla Croce Rossa, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, ai giornalisti e a tutte quelle persone coraggiose che in questo momento sono in prima linea per difendere l’Italia intera. Un’Italia che ad oggi piange silenziosa. Lo dobbiamo alle troppe vite spezzate da questo nemico terribile che sembra non dar tregua. A loro e alle loro famiglie dobbiamo mostrare rispetto per mantenere viva la nostra forza di comunità unite, che sanno resistere e andare avanti, che sanno salvare se stesse attraverso la solidarietà».

«Un approccio solidale – ha proseguito la presidente Sodano – che l’Associazione Ra.Gi. di Catanzaro mantiene in vita continuando a esserci mettendosi in ascolto per come può, in modo nuovo, alternativo, ma con la passione e la compassione di sempre. In questi giorni, infatti, è attivo il Numero Verde 800-034443 al quale rispondono a titolo volontario e gratuito le nostre operatrici e i nostri operatori, dal lunedì al venerdì, dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Un servizio pensato per dare parole di aiuto, di conforto, consigli alle famiglie di tutta Italia. Iniziativa inserita nella campagna ‘Distanti oggi, vicini domani’ caratterizzata inoltre da videochiamate Skype e video-guide per come spiegato sul nostro sito, www.associazioneragi.org. Il nostro modo di esserci, nonostante tutto». (rcz)

CATANZARO – Il progetto “Acqua e Farina” del Mulinum e Ra.Gi

Si chiama Acqua e farina il progetto promosso dal Mulinum di San Floro e l’Associazione Ra.Gi., che prevede attività di laboratorio e degustazioni con protagoniste persone con demenze o con altre patologie neurodegenerative.

Le attività si svolgono periodicamente a San Floro, dove ha sede “Mulinum”, con il supporto del personale di “Mulinum” e delle operatrici e gli operatori della “Ra.Gi”, Associazione impegnata nel prendersi cura di persone con demenze e con altre malattie neurodegenerative.

«L’11 dicembre siamo partiti con la prima giornata di laboratorio – ha dichiarato Stefano Caccavari, fondatore di Mulinum – e di degustazione avviando un percorso insieme per tutto il 2020 e anche oltre, per risvegliare ricordi ed emozioni piacevoli nelle persone con demenze».

«Sono attività molto importanti – ha dichiarato Elena Sodano, presidente di Ra.Gi. – perché si lavora sulla memoria, facendo leva sulla dimensione emozionale delle persone, sulle loro esperienze, sull’acqua e la farina intese come elementi della tradizione calabrese e delle nostre radici».

«L’obiettivo della Ra.Gi. – ha proseguito la presidente Sodano – è quello di creare una rete di imprenditori che possa supportarci nella nostra opera di umanizzazione e normalizzazione della vita delle persone con demenze, una rete che sappia guardare al di là di una diagnosi considerando le persone di cui ci prendiamo cura soltanto come esseri umani capaci di permettersi momenti in cui dimostrare tutto il loro esistere. Avere al nostro fianco imprenditori come Stefano Caccavari, rappresenta pertanto una conquista di umanità e di civiltà».

Acqua e farina fa parte dei percorsi di inclusione sociale che la “Ra.Gi.” promuove con il coinvolgimento delle cittadinanze, dei territori e delle comunità locali. Percorsi avviati con attività rappresentate ad esempio dai progetti Catanzaro centro storico amico delle persone con demenze e Cicala borgo amico delle persone con demenze. (rcz)

 

 

CATANZARO – La Ra.Gi. attiva uno sportello d’ascolto per le famiglie

Da giovedì 31 ottobre, infatti, al piano terra dell’Umberto I di Catanzaro, sarà attivo uno sportello d’ascolto per i famigliari delle persone con demenze, attivo ogni giovedì dalle 14.00 alle 16.00 fino al 21 novembre.

Più sosteniamo le famiglie, meno temiamo le demenze, è questo il nome dello sportello. Il servizio è a cura della psicologa “Ra.Gi.” Amanda Gigliotti, che accoglierà i famigliari riuniti in gruppo.

«Si tratterà di dare – ha spiegato la psicologa Gigliotti – supporto psicologico e consigli pratici riguardanti ad esempio gli aspetti comportamentali delle persone con demenze al fine di individuare le risposte da attivare. L’iniziativa nasce dalle esigenze quotidiane che osserviamo stando a contatto con le famiglie».

«Inoltre, attraverso le dinamiche di gruppo – ha concluso la psicologga Gigliotti – i famigliari potranno confrontarsi tra loro e alleggerire il peso della sofferenza e della solitudine».

«Si lavorerà  – ha spiegato Elena Sodano, presidente Ra.Gi. – sulla formazione, sull’informazione, sulla consapevolezza, ma anche sul senso di vergogna spesso avvertito dalla famiglie che tante volte, dopo la diagnosi di demenza, si trovano ad affrontare il percorso della malattia da sole».

«Ringrazio l’Assessore comunale alle Politiche Sociali, Lea Concolino – ha proseguito Elena Sodano – per la messa a disposizione dei locali, gli stessi spazi dove qualche giorno fa è stato presentato sempre dalla “Ra.Gi.” il treno della memoria, approccio terapeutico non farmacologico per favorire il più possibile il benessere delle persone con demenze».

Lo sportello d’ascolto è un’iniziativa che va ad aggiungersi ai Dementia Cafè, gli incontri periodici rivolti ai famigliari degli ospiti dei centri diurni della Ra.Gi.

Un servizio, quello che partirà giovedì, destinato più in generale a tutti i famigliari che si prendono cura di persone con Alzheimer, Parkinson o con altre patologie neurodegenerative. (rcz)

 

CATANZARO – Ecco la Terapia del treno, un’esperienza unica per la Calabria

 Ieri pomeriggio, a Catanzaro, è stata presentata la terapia del treno, ideata da Ivo Cilesi. Si tratta di un progetto promosso dall’Associazione “Ra.Gi.” rivolto, innanzitutto, a persone con demenze. La terapia sarà disponibile a titolo gratuito in appositi spazi dell’ex Umberto I concessi in via provvisoria e gratuita dall’amministrazione comunale.

Un’iniziativa finanziata con l’8 per mille della Chiesa valdese con allestimenti messi a disposizione da Trenitalia per un’ambientazione che rievoca un’antica stazione e che dà centralità a uno scompartimento concepito come elemento scenico di un viaggio immaginario per rivivere ricordi ed emozioni.

Oltre a Cilesi, presenti all’inaugurazione l’Assessore alle PoliticheSociali del Comune di Catanzaro, Lea Concolino, la presidente della “Ra.Gi.”, Elena Sodano, il pastore della Chiesa valdese di Catanzaro e di Vincolise, Jens Hansen, il direttore regionale di Trenitalia, Domenico Scida Giuseppe Apostoliti, presidente del Forum del terzo settore per Catanzaro e Soverato.

«La terapia del treno – ha spiegato Ivo Cilesi – è una specificazione della terapia del viaggio che nasce pensando a uno scompartimento di un treno un po’ rétro, inteso come contenitore affettivo in cui si attivano ricordi, emozioni, relazioni, ci si addormenta, ci si rilassa».

Un viaggio simulato con arredi, biglietti e proiezioni di immagini «che può diventare cura e che andando a influire sul comportamento aiuta a diminuire il ricorso ai farmaci di sedazione migliorando la qualità di vita». Una terapia complementare a quella farmacologica «pensata innanzitutto per persone con demenze al fine di stimolare la memoria affettivo-emozionale e per quanto possibile le capacità cognitive e che può essere estesa anche ad altri ambiti. Ad esempio, al centro Ammonis di Salsomaggiore stiamo applicando la terapia del viaggio per bambini con autismo e lo stesso abbiamo fatto con persone che soffrono di depressione».

«La terapia del viaggio – ha proseguito Cilesi – è nata nel 2009 da una mia idea che si è affermata in Italia, soprattutto in Lombardia, ma anche all’estero, come in Svizzera e in Francia. Si tratta di un’esperienza che in Calabria è unica».

L’esperto, inoltre, ha osservato delle similitudini tra la terapia del viaggio e la Terapia espressiva corporea integrata applicata dalla Ra.Gi., la cosiddetta Teci, basata anch’essa sulla stimolazione della dimensione affettivo-emozionale del prendersi cura.

«Tra i due approcci – ha dichiarato Cilesi – ci sono analogie e credo ci possano essere sono spazi di condivisione per questi due percorsi terapeutici. Più si creano sinergie oltre le barriere – conclude – e più opportunità diamo alle persone».

«Esprimo gratitudine – ha dichiarato la presidente Elena Sodano – per chi a vario titolo ha creduto in questo progetto. L’inaugurazione della terapia del treno rappresenta un altro tassello che si aggiunge alle iniziative che la Ra.Gi. porta avanti per affermare un approccio sociale e non farmacologico del prendersi cura rivolto alle persone con demenze».

«Il metodo Teci e poi – ha proseguito la presidente Sodano – i “Dementia Cafè” per incontrare e informare le famiglie, i centri diurni di Catanzaro e Cicala, i progetti di inclusione sociale promossi a Catanzaro e a Cicala, e ancora la terapia della bambola ideata sempre da Cilesi e oggetto di un corso in programma oggi (19 ottobre) presso il nostro centro diurno di Catanzaro, sono l’esempio dell’impegno della Ra.Gi. per creare intorno alle persone con demenza una vita il più possibile normale e nel segno dell’umanità». (rcz)

CATANZARO – La presentazione della “terapia del treno”

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 17.30, nel salone dell’ex Umberto I, la presentazione della terapia del treno del prof. Ivo Cilesi.

L’evento è stato organizzato dalla Ra.Gi. in collaborazione con il Comune di Catanzaro, e si tratta di un’esperienza unica in Calabria.

La trenoterapia, detta più in generale terapia del viaggio, nasce nel 2009 da un’idea di Cilesi per favorire il benessere delle persone con demenza, anche se nel tempo il campo di applicazione è stato esteso ad altri ambiti. Nel caso specifico di Catanzaro, si tratta della simulazione di un viaggio con l’allestimento di un vagone, la proiezione di immagini della città e la ricostruzione di ambienti che rievocano un’antica stazione. Un viaggio immaginario per donare momenti di benessere e socializzazione alle persone malate ma anche ai loro famigliari.

Il progetto, infatti, nasce su impulso dell’Associazione Ra.G. di Elena Sodano e finanziato dalla Chiesa Valedese e approvata dalla Giunta comunale di Catanzaro che, su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, Lea Concolino, ha ha concesso a titolo gratuito e fino al 30 novembre il salone al piano terra dell’ex Umberto I.

Saranno presenti Ivo Cilesi, presidente del centro studi e ricerche “Innovative Elder Research Onlus”, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, Lea Concolino, Jens Hansen, pastore della Chiesa valdese di Catanzaro, Elena Sodano, presidente dell’associazione “Ra.Gi.”. Modera l’incontro il giornalista Francesco Ciampa.

L’iniziativa è in linea con il progetto “Catanzaro centro storico comunità amica delle persone con demenze”, promosso dalla “Ra.Gi.” in collaborazione con il Comune per favorire il più possibile l’inclusione sociale e la normalità di vita delle persone con Alzheimer, Parkinson o con altre patologie neurodegenerative. (rcz)