Il reggino Antonio Ranieri commissario dell’Autorità Portuale dello Stretto

Prestigioso incarico per Antonio Ranieri, nominato commissario  dell’Autorità Portuale dello Stretto.

Nato a Reggio Calabria, a giugno aveva assunto il comando della Direzione Marittima della Sicilia Orientale. Nel suo curriculum anche esperienze a capo degli uffici Marittimi di Gioia Tauro e di Crotone. Nella sua città d’origine ebbe anche l’incarico di Direttore Marittimo della Calabria e della Lucania.

Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni, ha espresso soddisfazione per la nomina dell’ammiraglio Ranieri, «un eccellente professionista ed un Villese che saprà far tesoro di tutta la sua esperienza in campo umano e, appunto, professionale a servizio dei nostri territori».

«L’ammiraglio Ranieri – ha detto – è un tecnico prestato all’autorità portuale in un momento storico di grande importanza per tutti i porti che si affacciano sull’area dello Stretto, dovendosi affrontare l’approvazione del documento strategico di pianificazione (DPSS) la redazione dei piani regolatori portuali in un’ottica di sistema di tutto il trasporto».

«Villa San Giovanni ha bisogno, come rappresentato al ministro Salvini cui è stata consegnata una delibera consiliare votata all’unanimità – ha ricordato il primo cittadino – di diventare nel prossimo futuro città dei trasporti moderna ed ecosostenibile, garantendo la vivibilità ad una comunità che negli ultimi cinquant’anni ha da sola sopportato il peso dell’attraversamento dal continente verso la Sicilia.
Problematiche queste che ben conosce il neo commissario per aver vissuto e vivere questi luoghi, per essere un ammiraglio attento alle dinamiche del territorio, un professionista sensibile alle esigenze delle comunità che da sempre è stato chiamato a servire.
All’ammiraglio Ranieri vada l’augurio dell’amministrazione comunale di Villa San Giovanni per un sereno e proficuo lavoro per l’area dello Stretto».

Soddisfazione è stata espressa dalla senatrice della Lega, Tilde Minasi: «Sono particolarmente felice che la scelta sia caduta sull’Ammiraglio Ranieri, ringrazio anzi il Ministro Salvini per l’attenzione con cui ha operato. Finalmente un reggino a capo dell’Autorità Portuale dello Stretto, altamente competente, che conosce molto bene il territorio e che vanta un curriculum di primo piano. Torna a Reggio, dove ebbe il primo incarico da Direttore marittimo e della Capitaneria, peraltro la prima volta, anche in quel caso, di un reggino in quel ruolo, e dov’è stato Direttore marittimo della Calabria e della Lucania, e dopo aver ricoperto mansioni di comando in Sicilia e aver prestato servizio al Comando generale delle Capitanerie di Porto di Roma. Sono sicura che renderà onore al suo nuovo incarico e gli rivolgo le mie più vive congratulazioni, oltre che il migliore augurio di buon lavoro».

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, si è detto «felice che sia stato scelto un reggino a ricoprire l’importante ruolo di commissario dell’Autorità portuale dello Stretto e ancor di più che sia l’Ammiraglio Antonio Ranieri, una persona con un eccezionale curriculum alle spalle, un profilo che calza perfettamente con il ruolo delicatissimo che avrà il nostro Stretto da qui ai prossimi anni».

«A Ranieri vadano i miei più sinceri auguri di buon lavoro – ha aggiunto – ed un particolare incoraggiamento, consapevole delle difficoltà che un simile compito dovrà affrontare».

«La sua carriera, costellata di incarichi di rilievo all’interno del Corpo delle Capitanerie di Porto – ha proseguito – lo riporta a casa, dove avrà certamente ulteriori motivazioni per far bene. Fu il primo reggino a ricoprire il ruolo di Direttore Marittimo sullo Stretto ed ora è il primo reggino a ricoprire il ruolo di Commissario dell’Autorità. Sono certo che saprà dare una marcia in più a tutti i processi che vedono coinvolto questo prezioso organismo, che acquisirà ancora maggiore rilevanza con la costruzione del Ponte e di tutte le infrastrutture annesse».

«Nel porgere un affettuoso bentornato ‘a casa’ all’Ammiraglio Ranieri – ha concluso – ci tengo a ringraziare chi lo ha preceduto, vale a dire Mario Mega, con il quale abbiamo collaborato per mettere materialmente a frutto quanto ottenuto grazie all’emendamento Cannizzaro per il Porto di Reggio Calabria. Sono certo che questa fondamentale sinergia istituzionale si riproporrà con Antonio Ranieri, accomunati dal costante obiettivo di realizzare cose importanti per il miglioramento del nostro territorio».

Michele Marcianò, Componente del comitato provinciale della Lega, ha augurato buon lavoro all’ammiraglio.

«Un professionista reggino, il cui curriculum vitae dimostra la sua spiccata competenza, professionalità e conoscenza del territorio – ha detto – ma anche, un uomo dello Stato che in ogni suo incarico, ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra Autorità marittima ed Istituzioni. L’ammiraglio Ranieri in questo nuovo suo impegno, dimostrerà senso del dovere ed efficienza fornendo servizi al cittadino negli interessi generali dello Stato e rafforzerà in questa Regione, il legame con il mare».

«Nel corso della sua carriera, ha comandato gli uffici Marittimi di Gioia Tauro, Manfredonia, Crotone e la Direzione Marittima della Calabria e Basilicata tirrenica, da ultimo – ha ricordato – ha ricoperto l’incarico di rilievo di Capo Reparto Personale presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto registrando ottimi risultati in un territorio così importante per l’economia della Nazione».

«La stima, la considerazione e la fiducia di cui gode da parte di tutte le Istituzioni e della collettività è massima  – ha concluso – e non posso che augurare al neo Commissario, un buono e produttivo lavoro all’interno di una realtà marittima importante ed articolata quale quella dello Stretto». (rrc)

Il Porto di Saline faccia parte dell’Autorità dello Stretto

Il Porto di Saline ha una grande potenziale e si candida a polo di elevatissimo v altre: per questa ragione, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Domenica Catalfamo, ha deliberato di proporre al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili l’inserimento del porto di Saline Joniche all’interno dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto e il contestuale approfondimento istruttorio per la localizzazione nel retroporto di 32 ettari di aree Zes.

La deliberazione è il frutto di un ampio processo partecipativo avviato dall’assessore Catalfamo con il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto e il sindaco di Montebello Jonico, poi esteso ai vari soggetti pubblici coinvolti: Guardia Costiera, Agenzia del Demanio, Agenzia delle dogane e dei Monopoli, Università Mediterranea di Reggio Calabria.

«La proposta – ha spiegato l’assessorato – nasce da valutazioni sulla complementarità del porto di Saline Joniche rispetto agli altri porti calabresi dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, e in particolare sulla potenzialità data dal retroporto, che presenta una ampia disponibilità di aree, al contrario fattore limitante per gli altri porti inseriti in contesti urbani».«Il valore aggiunto – viene precisato – è quindi dato dall’area industriale del Corap, nella quale sono già insediate alcune attività industriali e vi è disponibilità di lotti di proprietà pubblica e privata in cui è possibile l’insediamento di ulteriori attività produttive, oltre alla presenza delle dismesse Ogr (Officine grandi riparazioni) di proprietà delle Ferrovie dello Stato, e in cui l’Università Mediterranea di Reggio Calabria intende realizzare il Campus Agapi (Area Grecanica Advanced platform for innovation), che fungerà da parco tecnologico e distretto di innovazione».

«La deliberazione della Giunta – si legge in una. nota dell’Assessore – pone l’attenzione sulla necessità di soluzioni che siano sostenibili sia dal punto di vista ambientale, tutelando i rilevanti elementi naturali presenti e preservando la costa dai fenomeni erosivi, sia dal punto di vista sociale, prevedendo una residua funzione peschereccia, turistica e da diporto del porto, a vantaggio soprattutto della comunità locale».

«La proposta deliberata – ha affermato l’assessore Catalfamo – si inserisce in un quadro convergente di più azioni sinergiche, riguardanti il porto e il retroporto, che possono condurre alla rifunzionalizzazione dello scalo e a un rilancio economico dell’area, devastata dagli infruttiferi investimenti industriali del pacchetto Colombo degli anni 70, ripetendo un percorso del tutto analogo a quello che ha interessato l’area di Gioia Tauro negli anni 90. Il tavolo di lavoro istituito è la migliore garanzia di proseguire questo percorso in sintonia fra i vari enti coinvolti, che in questa occasione intendo ringraziare per la fattiva collaborazione e per la condivisione dell’iniziativa. Il momento è peraltro propizio all’individuazione di importanti risorse di investimento, nell’ambito della programmazione 2021-2027 che sta per essere avviata».«Sono certa – conclude l’assessore – che questa iniziativa possa cambiare radicalmente il volto di un’area dimenticata del sud del sud della Calabria. Un’area che, per le sue potenzialità paesaggistiche, si candida a essere un polo di elevatissima valenza culturale, commerciale e turistico». (rcz)