Nasce Lab@vvocaturaGiovane, il coordinatore è il calabrese Antonello Talerico

Nasce Lab@vvocaturaGiovane – Progetti per l’avvocatura coordinato dal calabrese Antonello Talerico. Il progetto del Consiglio nazionale forense, l’organismo che rappresenta tutti gli avvocati d’Italia, è stato presentato il 20 febbraio alla Pontificia università di Roma. I lavori romani hanno visto la convocazione di tutti i 140 Consigli dell’ordine degli avvocati d’Italia con la partecipazione dei referenti nominati dai singoli Coa.

Il Cnf aveva già istituito anche la commissione Giovane avvocatura di cui fanno parte i consiglieri Cnf, Antonello Talerico (coordinatore), Aniello Cosimato, Ettore Atzori, Francesco Pizzuto ed i componenti esterni avv.ti Alessia Capretti (Coa Fermo), Maria Elena Ciani (Coa Torino), Elisa Micchichè (Coa Siracusa), Giuseppe Marino (Coa Reggio Calabria), Federico Bocchini (Coa Roma), Paolo Rossi (Coa Bologna), Giulio Magliano (Coa Cuneo), Luigi Bonacchi (Coa Livorno) e Marco De Bonis.

Nell’ambito del progetto Cnf Lab@vvocaturaGiovane – Progetti per l’avvocatura sono stati previsti i seguenti Gruppi di Lavoro : 1) Progetto Erasmus e Fondi europei; 2) Deontologia e Storia dell’Avvocatura; 3) Diritto Penale e Ordinamento penitenziario; 4) Diritto Civile (che comprende Famiglia, Lavoro, Minorile, Esecuzioni, Procedure concorsuali); 5) Processo e Procedimento amministrativo; 6) Statistica, Dati, Monitoraggio e Rapporti istituzionali; 7) Patrocinio a spese dello Stato, Difese d’ufficio, Parametri e compensi; 8) Specializzazioni, Accesso alla professione, Orientamento professionale, Formazione; 9) ADR e Arbitrato; 10) Intelligenza artificiale e Processo telematico; 11) Legislativo, Riforme, Politica forense e Politica giudiziaria; 12) Pari Opportunità e Diritti umani; 13) Diritto Tributario.

Gli oltre 200 avvocati coinvolti da tutta Italia verranno divisi nei gruppi di lavoro che dovranno raggiungere obiettivi specifici, prevedendosi anche l’organizzazione di convegni a tema, pubblicazioni, stesura di protocolli, raccolta di dati e statistica su talune attività giudiziarie, elaborazione di proposte di legge e/o di regolamento, confronto sui temi centrali di politica forense e politica giudiziaria.

Nei lavori del Progetto Lab@vvocaturaGiovane verranno coinvolti anche le istituzioni dell’avvocatura e gli Uffici Giudiziari, esperti nelle varie discipline e attivati corsi di europrogettazione e, più in generale corsi di formazione tra cui quelli di psicologia forense e di strategia difensiva.

Il coordinatore di Lab@vvocaturaGiovane, Antonello Talerico, ha voluto sottolineare che «tutte le attività dei gruppi di lavoro saranno utili per tutta l’avvocatura e non solo per quella “giovane” e, che verranno coinvolti anche tutti quegli stakeholder funzionali alla partecipazione a bandi e fondi pubblici per finanziare alcuni progetti o per la istituzione di borse di studio».

«Altra finalità del progetto Lab@ – prosegue Talerico – sarà quello di avvicinare sempre più la base degli iscritti alle istituzioni forensi. Altro obiettivo è anche quello dell’accesso al progetto erasmus per l’Avvocatura e, quindi consentire tirocini e percorsi formativi all’estero presso studi legali e/o organismi giudiziari, ovvero percorsi formativi in Italia presso aziende o enti».

Tra i temi affrontati e che verranno trattati sicuramente quello delle criticità connesse all’esercizio della professione, all’orientamento professionale, ai compensi e liquidazioni, al patrocinio a spese dello stato, all’intelligenza artificiale alla deontologia e storia dell’avvocatura.

Verranno aggiornate le pagine internet che riguardano il progetto, anche per consentire una maggiore pubblicità di tutti quegli eventi ed iniziative a cui potranno partecipare tutti gli iscritti degli ordini forensi.
Verranno aperti anche i canali per la discussione ed il confronto sui vari temi forensi e giudiziari.

Per ogni comunicazione ed info sarà possibile scrivere al seguente indirizzo lab@consiglionazionaleforense.it. (rrm)

Il Coordinamento Forense regionale chiede di inserire gli avvocati nel piano vaccinazione

Il Coordinamento regionale del Movimento Forense ha lanciato un appello al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, affinché gli avvocati vengano inseriti nel piano vaccinale.

Un appello che segue da quello lanciato dal giudice del Tribunale Civile di Roma, Giacomo Ebner in cui ha dichiarato che «sono tre  motivi per i quali gli avvocati devono essere vaccinati: perché il comparto Giustizia è quello tra i più esposti al virus, perché rappresentano una delle categorie più segnate dalla crisi e perché la funzione dell’avvocato è insostituibile».

«La categoria degli avvocati, per ovvi motivi e per la propria funzione anche sociale – si legge in una nota – è tra quelle più sovraesposte al rischio contagio, proprio come quella dei magistrati: stiamo parlando delle parti necessarie del sistema Giustizia, che non può fermarsi o essere pensato in modalità smart working. Non a caso, regioni come Sicilia e Toscana hanno previsto nel proprio piano vaccinale anche la categoria forense».

«Pur comprendendo tutte le difficoltà che la situazione emergenziale sta creando – il coordinamento regionale di Movimento Forense, composto dagli avv.ti Vittorio Ranieri (Coordinatore), Domenico Callea, Rocco Lombardo, Salvatore Rocca ed Eleonora di Buono, ritiene di dover avanzare al presidente f.f. della Regione Calabria, Spirì, formale richiesta di estensione del piano vaccinazioni anche alla categoria degli avvocati, interessando all’uopo, anche il delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid». (rrm)